Amicizia A Prima Vista

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Cap. 13

Mia sorella Noemi era tornata a trovarmi, aveva paura che stando da solo mi deprimessi un po' troppo.
Purtroppo il susseguirsi delle partite e la preparazione che ne conseguivano, ci impedì di passare tanto tempo insieme e ad essere sincero, mi dispiaceva lasciarla da sola.
Così un pensiero mi scivoló nella testa e le dita corsero più veloci. In men che non si dica avevo mandato un messaggio a Rossana, chiedendole di fare compagnia a mia sorella. Come sempre, quando si tratta di lei, la risposta non tardó ad arrivare.

Da quando ci eravamo incontrati casualmente in quel bar, i messaggi tra noi si erano fatti più frequenti, a volte ci sentivamo anche a voce e sebbene questo non facesse bene al mio cuore, non potevo farne a meno.
Se non poteva essere altro, sarebbe stata sicuramente una gran bella amicizia.

Dovevo farle conoscere, così proposi un'uscita a quattro, anche con Alessio, in un locale del centro.
Quando ci trovammo, fatte le dovute presentazioni, la serata trascorse serenamente e non potevo non notare che tra le due ragazze era stata simpatia a prima vista, cosa che non faceva che crescere in me la consapevolezza che Ross era speciale. Solitamente mia sorella era restia nel fare amicizia con altre ragazze.
Accompagnando Alessio a prendere da bere, appresi che la sua ragazza gli aveva raccontato tutto di noi. Che poi tutto comprendeva solo ciò che era visibile non i miei sentimenti.

Io cercavo di conoscere altre ragazze, per non pensare a lei, ma nessuna suscitava in me le stesse emozioni.

Partii sereno per la trasferta di Udine, perché sapevo che Noemi non sarebbe rimasta da sola

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Partii sereno per la trasferta di Udine, perché sapevo che Noemi non sarebbe rimasta da sola.
Lungo il percorso che dall'albergo ci portava allo stadio inviai un messaggio con un grazie che ottenne come risposta una foto con le due bellissime ragazze che si stavano divertendo.
Entrai a partita in corso, il risultato non si sbloccava nonostante la squadra stesse dando il massimo alla caccia di un gol. Poi quando le speranze sembravano esaurirsi, ecco al 97simo, proprio Romagnoli centró la porta, portammo a casa una vittoria. La mia gioia venne subito soppiantata da un po' di delusione quando lo vidi esultare .
Forse era il momento giusto per togliermela dalla testa.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora