Tutto Sarebbe Cambiato

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Cap. 97

Ross:

Ci sentimmo quella sera stessa. Lui aveva provato a chiamarmi prima, ma io da stupida non avevo rimesso la suoneria al telefono. Così quando me ne ricordai, cercai subito il suo nome. Mi rispose subito, ed era tutto così strano....

"Ciao, scusa ma avevo scordato la suoneria"

"Come è andato il viaggio?"

"Bene, ma è stato strano... Dove sei?"

"In giardino! Ma perché strano?"

"Mi manchi Samu!"

"Anche tu! Siamo due cretini, vero?"

"Ho paura!"

"Di cosa?"

"Di quello che potrà succedere adesso."

"Cosa vuoi che succeda?"

"Ho paura che tutto possa cambiare."

"Cambierà per forza."

"Ma io non voglio perderti!"

"Non mi perderai mai! Ricordatelo,
M A I!!!"

Salutarci per telefono, dopo esserci scambiati quel bacio era terribile.
Speravo solo quei dieci giorni che ci avrebbero tenuti separati, passassero in fretta. Avevo scatole da riempire e legami da tagliare.

Passai i giorni successivi a riporre tutte le mie cose nelle scatole, ogni oggetto era un ricordo, un ricordo doloroso, tranne quelli che erano in qualche modo legati a Samuel. Quelli mi mettevano gioia e tristezza allo stesso tempo, gioia perché il nostro rapporto stava cambiando e tristezza perché lui non era lì con me.
Ero stata davvero cieca in questi anni; sia non accorgendomi del tradimento di Alessio, sia per non essermi mai resa conto di quanto era diventato importante il rapporto con Samuel.
Aveva ragione lui, ora tutto sarebbe cambiato.

Samuel:

Quando non mi rispose, andai quasi in panico. Non sapevo se le era successo qualcosa e soprattutto non sapevo cosa potesse pensare lei di quel nostro primo vero bacio. Io avevo troppo bisogno di lei.
In casa si accorsero subito del mio nervosismo, ma nessuno osava chiedermi cosa fosse successo, tutti probabilmente lo associavano alla partenza di Ross.
Per fortuna verso sera mi chiamó.
Era così strano, mi sembrava di essere tornato ragazzo, quando nascondevo le prime fidanzatine.
Non avevo voglia di raccontare quello che era successo quella mattina, volevo tenere la cosa tutta per noi.
Era strano doversi parlare quando, il più delle volte, a noi bastava guardarci negli occhi.
Adesso dovevamo imparare a far uscire a parole, quello che ci frullava per la testa, ma soprattutto per il cuore.
Sentendo le sue paure, mi spaventai anch'io, ora sarebbe stato tutto completamente diverso!
Gli altri la facevano facile, ma noi non eravamo ancora pronti a diventare qualcosa di diverso da due amici, ma allo stesso tempo, almeno io, non vedevo l'ora di essere qualcosa di diverso!

Far passare i giorni successivi non fu affatto facile, per fortuna José mi coinvolse molto con la Samuel Accademy.

Con Ross ci sentivamo spesso, da soli anche in videochiamata, ma quando la vedevo, mi mancava ancora di più.

Il 14 giugno mi ritrovai con Theo ad Ibiza, per una due giorni che avevamo organizzato da tempo.
Con lui non riuscii a mantenere il segreto e quando gli raccontai cosa era successo mi abbracciò e volle vedere subito Ross in videochiamata.
Lei fu sorpresa, non lo sapeva nessun altro, e dirlo a qualcuno assumeva un aspetto più importante.
Diventò rossa quando Theo le parlò.

"Grazie Ross, finalmente. Non riuscivo più a sopportarlo, era diventato una lagna!"

Era così bella, con quel rossore, avrei voluto essere lì con lei. La salutai, l'avrei richiamata più tardi senza Theo dietro, che mi prendeva in giro per il sorriso da ebete che mi era comparso sul volto nell'attimo in cui l'immagine della mia ragazza era comparsa sullo schermo.

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MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora