L'uomo Della Mia Vita

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Cap. 109

Ross:

Una notte, ancora una notte lontani. Ormai non ci provavo neanche più ad andare nel mio letto, entravo direttamente in camera sua.
L'indomani Samuel sarebbe tornato e poi?
Come avrei fatto a dormire in un'altra casa? Facevo già fatica nella stanza accanto!
Mi stavo pentendo della scelta, forse avevo affrettato un po' troppo i tempi con l'appartamento.
Forse ero troppo orgogliosa per ammettere che non sarei riuscita a stare senza di lui.
La sua mancanza, mi procurava lo stesso dolore che sentivo ogni volta che pensavo ai miei genitori, mi mancava da morire!
Con Alessio, non era mai successo, anche perché ogni volta c'era Samuel a riempire quei vuoti.
Quanto ero stata stupida ed orgogliosa, cosa dovevo fare con Samuel?
Ogni cellula del mio corpo mi diceva che lui era l'unico, che solo con lui avrei trovato la felicità.

Lo aspettavo facendo avanti e indietro dalla finestra.
Quello che provavo era così forte, che il cuore mi batteva a mille, mi mancava l'aria.
Sentivo che era giunto il momento, che non potevo aspettare ancora, che ero pronta a stare con lui fino in fondo.
Avevo finalmente capito, che Samuel era davvero l'Uomo della mia vita!

Samuel:

Atterrai a Linate, con la consapevolezza che quella sarebbe stata, almeno per il momento, la nostra ultima notte insieme.
Domani si sarebbe trasferita nel suo nuovo appartamento.
Avevo così tanta voglia di stare con lei, di starci fino in fondo, di essere una cosa sola.

Pagai il taxista e feci di corsa gli ultimi metri che mi separavano dalla porta di casa.
Mi saltò in braccio ed iniziò a baciarmi come se fosse passata un'eternità.
Non riuscivamo a staccarci uno dall'altra. La portai in braccio fino alla porta della mia camera, lì mi fermai e staccandomi dalle sue labbra, la guardai.
Volevo essere sicuro, volevo che anche lei volesse quello che volevo io!
La misi giù, con le spalle alla porta, lei abbassò la maniglia ed indietreggió fino al letto.
Era sfatto, segno che anche quella notte, aveva dormito lì.
Si sedette, mi guardò negli occhi, era bellissima! Indossava solo una maglietta, un po' troppo grande per lei.
Le sue mani si posarono sulla cintura dei miei jeans. La stava slacciando!
Ero eccitato, avevo Voglia di lei.
Mi era mancata così tanto, non potevo più resistere!

Ross:

Non riuscivo, non volevo staccarmi da lui.
Mi portò in braccio fino alla porta della sua camera, poi si staccò.

Aprii quella porta perché, lo volevo, lo desideravo più di ogni altra cosa al mondo.
Gli slacciai la cintura, gli sbottonai i jeans. Sentivo la sua eccitazione crescere!
Mi allungai sul letto, si tolse le scarpe e si mise sopra di me.
Le nostre labbra si riunirono, gli sfilai i pantaloni.
Iniziò a baciare ogni parte del mio corpo, a toccare ogni centimetro della mia pelle, mi sentivo viva.
La maglia voló ai piedi del letto accanto alla sua.
Non avevo più bisogno di aspettare, fare l'amore con lui, era ciò che volevo e, lo volevo da così tanto tempo, che solamente ora me ne rendevo conto.
Sentii le sue mani abbassarmi le spalline del reggiseno e le sue labbra avvolgermi di passione.
Un fremito e si fermò.

"Vuoi che mi fermo?"

Disse con il fiato ancora rotto, ma gli risposi...

"No,ti prego Samuel. Ho bisogno di te!"

I suoi occhi erano vivi, lucenti. Sembrava che non desiderasse altro che sentire quelle parole.
Si tolse i boxer, ora l'unica cosa che ci separava erano le mie mutande.
Infiló una mano all'interno, portando il mio piacere alle stelle.
Pian piano riuscì a sfilarle, ora niente poteva essere d'ostacolo.
Ora potevamo essere un unico corpo. Con lui, dentro di me, mi sentivo bene, al sicuro.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora