La Sua Partita

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Cap. 123

Ross:

Il signor Antonio mi sembrava un po'emozionato, le premesse però non erano delle migliori.

A parte la mia strana sensazione, c'erano anche le assenze che il Milan doveva affrontare. Su tutte, il portiere, Maignan costretto all'operazione al polso, Theo e Brahim invece assenti per positività al covid.
E infatti, la partita non incominciò affatto bene. Ventiquattro minuti ed il Milan era già sotto di due gol. Non ci voleva, soprattutto perché il rigore dato dall'arbitro era sembrato, in tribuna, un errore clamoroso.
Poco dopo anche Rebic fu costretto ad uscire per infortunio.

Nell'intervallo chiesi scusa al mio accompagnatore, non avevo scelto la partita migliore!

"Non ti preoccupare, vedrai che adesso la riprendiamo, ne sono sicuro!"

Alla ripresa del gioco, la prima sorpresa; Samuel entra in campo al posto di Alexis che sembrava un po' stanco.
Subito la svolta!
Al 59º gol di Olivier, forza ragazzi!
Sembrava un'altra partita.
Al 74º, dopo una buona discesa sulla fascia, Samu entra in area. C'è contatto, fallo di Faraoni, rigore che Kessie non sbaglia: 2 a 2.
Ma non era finita qui. Passarono pochi minuti, Samuel crossó in area, il difensore avversario svirgoló malamente infilando la sfera alle spalle di Montipó. Vantaggio Milan!
La partita finì con il risultato di 3 a 2. Ero emozionata non la smettevo di abbracciare il signor Antonio e i due amici che erano con noi.
Ero felice, talmente felice da piangere.
Samuel era entrato ed aveva cambiato la partita, se ne erano accorti tutti.
Un tripudio di applausi e cori dagli spalti e abbracci dai suoi compagni sul campo lo stavano sovrastando. Anche lui come me, carico di emozioni, non riuscì a trattenere le lacrime.

Per la prima volta, venne sotto la tribuna dove mi trovavo e con le dita fece quel gesto che, in cuor suo, sognava di dedicarmi da tanto tempo.

Gli abbracci in campo continuavano, tutti volevano dimostrargli il proprio affetto. Un'immagine su tutte mi colpì, Alessio! Tra loro due ci fu un abbraccio forte, sincero, avevano trovato, forse meglio di prima, il loro modo di convivere. Questo meraviglioso momento di Samuel aveva coinvolto tutta la squadra, capitano compreso.

Il signor Antonio, decise di salutarmi, sarebbe tornato a casa in taxi, aveva capito che non potevo andarmene, dovevo aspettare il mio eroe.
Così rimasi con Gian e Vins in attesa del suo arrivo. Nel frattempo si facevano beffe di me.

"E tu che non volevi nemmeno venire!"

"Avete ragione ragazzi, grazie davvero per aver insistito."

Tutti volevano intervistarlo, era su tutte le reti nazionali e spagnole

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Tutti volevano intervistarlo, era su tutte le reti nazionali e spagnole.
Il cuore mi batteva forte.
Quando finalmente uscì, lasciò cadere il borsone e corse da me, baciandomi con tutta la passione che aveva.

" Ma prendetevi una stanza.... "

" Mamma mia, mi sta venendo una carie solo a guardarvi..."

Gli altri due ci prendevano in giro, aspettavano il loro turno per un abbraccio. Gli erano stati molto vicino in questo brutto periodo e mai avevano smesso di credere in lui.

Andammo a casa e dopo aver mangiato qualcosa, passammo la serata ridendo e scherzando con i due amici.
Mi avevano accolto fin da subito e mai mi ero sentita di troppo insieme a loro.
Erano quasi le 3.00 di notte, quando si congedarono da noi, senza evitare un'ultima battuta.

"Fate i bravi, siamo troppo giovani per diventare zii!"

Samuel rise, in effetti, non aveva mai smesso di sorridere da quando era uscito dagli spogliatoi.

Samuel:

Era stata una serata epica, una sorpresa fantastica. Un carico di emozioni paragonabile solo alla prima volta che io e Ross avevamo fatto all'amore.
E infatti, non avevo fatto altro che pensare a questo dall'uscita dallo stadio.
Avevo talmente tanta adrenalina in corpo, che non vedevo l'ora di farla mia.
Non era la prima volta, eppure fare l'amore con lei diventava ogni volta più bello. I nostri corpi si combaciavano perfettamente.
Volevo bene ai miei amici, ma appena se ne andarono, non potei che esserne entusiasta.
Chiusi la porta e con un rapido gesto, spinsi Ross contro la parete per baciarla. La desideravo come non mai.
Feci scorrere le mie labbra sul suo collo e mi appoggiai al suo corpo, mostrando i segni di questa voglia irrefrenabile.
Mi tolsi la maglia e infilando le mani sotto la sua, le slacciai il reggiseno per poi prendere i suoi seni tra le mani.
Le tolsi tutto è baciai ogni centimetro della sua pelle.
Le succhiai i capezzoli fino a quando non sentii i suoi gemiti.
La presi in braccio e la portai sul nostro letto.

"Sei una sorpresa continua Castillejo!"

"Sei la mia vita Annone!"

"Ti amo!"

"Ti amo anch'io Niña, niente di tutto quello che è successo stasera, avrebbe senso se non ci fossi tu a condividerlo con me!"

In effetti, quando ero andato sotto la tribuna, avevo ripensato a tutte le volte che avevo desiderato esultare per lei, e far sapere al mondo intero che l'amavo e che io ero solamente suo.
I movimenti dei nostri corpi ci portarono presto al piacere, ma restammo abbracciati tutta la notte come se, allontanandoci anche di pochi centimetri, tutto questo potesse finire.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora