Cap. 165
Ora la tensione andava davvero alle stelle, mancava meno di una settimana.
Mentre Ilaria mi accompagnó a ritirare il mio vestito che nascosi prontamente in camera di Noemi, la mia amica accompagnó suo fratello a prendere il suo, che lasciò direttamente a casa di Gian, dove avrebbe dormito la notte prima delle nozze. Avevamo deciso di adempiere alle tradizioni e quella notte, dormire separati.
A metà settimana arrivó anche José con Mireia ed Elena, con lei ed i suoi sorrisi, anche l'ansia riusciva ad andarsene. Quella bambina era un toccasana.Venerdì mamma Rosa organizzò una cena speciale a base di pietanze malagueñe ed invitó, oltre alla famiglia, anche i nostri testimoni. Durante quella cena mi resi conto che tutti avevano un ruolo: i genitori il loro; Gian, Vins, Ilaria e Noemi testimoni; naturalmente Elena avrebbe portato le fedi sotto il controllo della mamma, ma José? Subito mi resi conto che a me mancava l'accompagnatore per entrare in chiesa, così provai...
"Scusate, posso parlare un attimo?"
In mezzo a tutta quella allegra confusione era difficile ritagliarsi un po' di spazio, ma miracolosamente si zittirono tutti.
Samu mi squadró con fare interrogatorio."Credo di essermi accorta ora che mi manca una cosa importantissima, senza la quale non posso sposarmi."
Tutti mi guardarono preoccupati.
"Mi manca l'accompagnatore per entrare in chiesa. José vorresti farmi questo regalo?"
I sorrisi si allargarono sui volti di tutti. Elena urlava...
"Si papá, si! "
E Samu mi guardava con due occhi che sembravano a cuoricino per davvero.
Guardai lui che con le labbra mormorò il suo "Ti amo!" e poi mi soffermai su José, che ancora non aveva risposto."Sarebbe davvero un grande onore per me accompagnarti all'altare. Anche perché sono strasicuro di donarti ad una persona che ti ama veramente e non vede l'ora di diventare tuo marito."
Un applauso generale si liberò per tutto il giardino dove stavamo cenando, seguì un brindisi e l'abbraccio sincero tra me ed il mio futuro cognato.
Più tardi quando i ragazzi se ne andarono e la famiglia raggiunse le proprie stanze, io e Samuel restammo ancora un attimo fuori sotto il cielo di Milano."Grazie niña!"
"Grazie a te solcito mio!"
Quella sarebbe stata la nostra ultima notte insieme da fidanzati in questa casa. Un'emozione forte riempiva il mio cuore, finalmente io e Samu saremmo stati una vera famiglia.
Il sabato lo passammo a controllare le ultime cose ed in chiesa da don Luca per le prove della celebrazione, insieme ai testimoni.
Alle 19.00 rientrando a casa pensavo che avremmo cenato e poi Samu avrebbe raggiunto Gian, ma il mio amore aveva in serbo ancora una sorpresa per me. Mi chiese di aspettarlo in macchina mentre lui entrava a prendere delle cose. Se ne uscì con una coperta ed un cestino da pick nick."Eh questi?"
"Aspetta!"
Con la macchina raggiungemmo un parcheggio vicino al parco Sempione. Di lì, passammo accanto alla "nostra" panchina e non molto lontano stendemmo la coperta per cenare. Era tutto così romantico!
Finito di mangiare, mi accoccolai sul suo petto e restammo ancora un po' ad ammirare il cielo che cambiava colore.
Erano passati più di quattro anni dal mio trasferimento in questa città ed ora più che mai sentivo di aver preso la decisione giusta. Era diventata la mia città e anche se a breve ci saremmo salutate per seguire il lavoro di Samuel, ero sicura che era solo un arrivederci. Prima o poi ci saremmo ritrovate.Quando i lampioni iniziarono ad accendersi, decidemmo che era ora di rientrare.
Sulla porta di casa facemmo fatica a staccarci, fu Elena a darci una mano."Dai zio... Ross ha promesso di farmi la treccia, così domani avrò tutti i capelli ricci!"
E ridendo ci scambiammo la buona notte e l'ultimo bacio da fidanzati, poi io rientrai a fare la zia e Samu raggiunse Gian e Vins che lo stavano aspettando.
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...