Cap. 127
Ross:
Arrivai allo stadio verso le 19.00. Dall'agitazione dei tifosi capii che il pullman del Milan non era ancora arrivato.
Pochi minuti e due sagome nere con simboli rossi arrivarono al "Dacia Arena" tra gli applausi.
Entrai giusto in tempo per vedere i ragazzi che facevano il sopraluogo sul campo. Scattai una foto a Samu, che come al solito era insieme a Theo.
Samuel:Finalmente ero stato di nuovo convocato, anche se come al solito ero in panchina!
La trasferta di Udine era insidiosa, lo sapevamo, ci voleva il massimo della concentrazione.
Io volevo lei, non ci eravamo nemmeno sentiti oggi, poi ad un tratto un messaggio."Che succede Samu?"
Un sorriso mi comparve da un orecchio all'altro, era allo stadio! Feci vedere al mio amico lo schermo e scoppiò a ridere anche lui.
Quando uscimmo per il riscaldamento mi avvicinai alle balaustre, volevo vederla incrociare i suoi occhi.
Mi mandò un bacio e sentii l'adrenalina scorrere nelle vene. Tornati nello spogliatoio, trovai un nuovo messaggio, mi chiedeva di tornare a casa con lei. Parlai con i dirigenti ed ottenni il permesso, ma ora basta, bisognava concentrarsi sulla partita.Ross:
Era andato tutto come previsto, Samu sarebbe tornato con me.
La partita iniziò non nel modo migliore, I ragazzi sembravano legati, non era la solita squadra..
In svantaggio di un gol alla fine del primo tempo, ma al 68º qualcosa cambió.
Samu entró in campo e come sempre, sarò di parte ma, cambió la partita.
A tempo scaduto buttò una palla in area, torre di Daniel, incomprensione tra i difensori bianconeri e Ibrahimovich che in acrobazia la butta dentro, salvando la partita.
Saltai felice come una pasqua e mi accorsi che lì vicino stava passando Maldini. Anche Paolo si accorse di me e mi invitó a seguire lui e Frederick nella parte riservata dello stadio.Ricordavo ancora la prima volta che lo vidi a San Siro, fu il giorno in cui conobbi Samuel, che mi evitó un enorme figuraccia tenendomi con le sue braccia per non farmi cadere.
Successivamente fu proprio il mio amico a presentarmelo conoscendo il mio grande amore per il capitano rossonero, durante una partita del Milan giocata in casa.
Ero così emozionata e confusa, ebbi la forza di chiedergli una foto, ma non riuscivo a capire niente. Conservo ancora quella foto, insieme ad altre scattate poi negli anni successivi, anche con Alessio.
Paolo rimase stranito la prima volta che ci vide insieme, lui credeva che fossi la ragazza di Samuel.
Ora tutto questo era vero, anche a lui era giunta la notizia.
Lo spogliatoio di una squadra può essere a volte più pettegolo di un salone del parrucchiere.
Mi fecero aspettare al caldo, finché non arrivó Samuel e poi li salutammo alla volta di Pordenone.
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...