Cap. 17Erano le 19.00 del 24 dicembre quando riemersi finalmente, dai locali della pasticceria. Il signor Antonio era più che soddisfatto, tanto che dopo il brindisi che facemmo nel retrobottega, mi prese da parte e mi consegnò una busta con all'interno un piccolo extra.
"Grazie Rossana, i risultati di quest'anno sono anche merito tuo. Questo è un premio per il tuo lavoro e buon Natale da tutti noi."
Ero quasi a casa che giunse la telefonata di Alessio che mi chiedeva della giornata; ero proprio stanca, ma felice! Mi mancava il mio ragazzo, ma ci saremmo rivisti il 26 e avremmo festeggiato il nostro personalissimo Natale.
A casa non avevo la forza neanche di mangiare e dopo la doccia, mi addormentai di botto sul divano.
A svegliarmi il suono del telefono alle 9.00 del mattino."Hola niña, feliz Navidad! "
Samuel e Noemi mi facevano gli auguri nel loro modo caloroso e quando vennero a sapere che avrei passato la giornata da sola, mi costrinsero ad andare da loro, dove si era riunita tutta la famiglia Castillejo.
Alla fine accettai, anche perché avevo un regalo per entrambi, sarebbe stata l'occasione giusta per consegnarli.Quando finii la conversazione con loro, decisi di chiamare il mio amore e fargli una sorpresa; il telefono era staccato. Il solito dormiglione!
Così iniziai a prepararmi, stavo per uscire quando il telefono suonò."Finalmente! Buon Natale amore mio! "
"Buon Natale anche a te cucciola, come stai? Ti manco? Non vorrei che stessi da sola in un giorno come questo."
E così gli raccontai dell'invito di Samuel e Noemi e, anche se il tono della sua voce mi sembró seccato, mi auguró una buona giornata.
Quando aprii il portoncino trovai il mio amico ad aspettarmi e con due baci sulla guancia ci facemmo gli auguri e partimmo.
Arrivati a casa sua, ci furono subito le presentazioni, la mamma, il papà e il fratello José.
La tavola era imbandita con mille cose che la madre di Samuel aveva preparato, erano una gioia per gli occhi e poi lo furono anche per il palato. Io avevo portato un panettone artigianale della nostra pasticceria e fu molto apprezzato.
Le ore con loro passarono allegramente e, anche se mi offrii di dare una mano a sistemare, non vollero che alzassi un dito.
Mi sentivo in colpa, ma ero felice, felice di non essere da sola, felice di essere con i miei nuovi amici e felice di aver conosciuto questa famiglia carica di amore, che per qualche attimo mi aveva fatto ripensare ai bei momenti della mia infanzia con i miei genitori ed i miei nonni.
Non so se, perché si sia accorto di qualcosa o solo perché era giunto il momento, ma Samuel si alzò annunciando lo scambio dei regali.
Lasciai che la famiglia si divertisse ad aprire i propri pacchetti e restai un po' in disparte.
Quando ebbero finito, vidi Samuel fare l'occhiolino a Noemi che si alzò per andare in un'altra stanza, io ne approfittai per prendere nella mia borsa i regali per i due fratelli.
Noemi rientrò con in mano un grosso pacco."Questo è per te da parte nostra!"
Disse guardando il fratello.
In quel momento sentii le mie guance diventare rosse come il vestito di babbo natale. Appeso al pacco un biglietto:"La cosa più utile per venire a trovarci, quest'estate, durante le tue vacanze.
Auguri di ❤️
Samuel e Noemi"C'erano una valigia e una cartina con le indicazioni dettagliate dall'aeroporto a casa loro.
"Naturalmente l'invito è valido anche per Alessio..."
Annunciò Samuel e, Noemi lo fulminó con lo sguardo.
Così fu la mia volta: per la ragazza avevo preso un paio di orecchini di cui si era innamorata la prima volta che ci ritrovammo da sole a Milano perché i ragazzi erano partiti per la trasferta di Udine.
Per il mio migliore amico, si, in quel momento sentivo che era diventato proprio il mio migliore amico, per lui avevo cercato a lungo qualcosa di speciale, finché un giorno, sfogliando qualche sito, la mia attenzione fu catturata da una pagina dove si vendevano stelle. Optai per quello.❤️Da oggi in cielo c'è una stella che si chiama Castillejo7! ❤️
Potrei giurare di aver visto i suoi occhi diventare lucidi, avevo fatto centro!
Tanto che non esitó ad alzarsi per venire ad abbracciarmi. Un abbraccio sincero, caloroso, un abbraccio che sapeva di amicizia, di famiglia, di...
... no, non era solo un'impressione, io tra quelle braccia mi sentivo bene, mi sentivo a casa.Dell'imbarazzo sembrava scendere nella stanza, ma prontamente mamma Rosa propose il caffè e l'ordine fu ristabilito.
Mi congedai da loro poco dopo e Samuel mi riaccompagnó a casa. In auto la radio riempiva i nostri silenzi, per fortuna il tragitto fu breve, così lo salutai in fretta, raccomandandogli di ringraziare ancora la sua meravigliosa famiglia.
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...