Cap. 172
Iniziavo a sentirmi sola, avevo anche fisicamente, bisogno di Samuel. Anche se le chiamate erano frequenti e la bimba questa volta sembrava accontentarsi della voce del papà, ero io che stavo iniziando a stare male. Avevo bisogno dei suoi abbracci, dei suoi baci, del calore del suo corpo. Era passata una settimana, non eravamo più stati così tanto tempo lontani da un bel po'. É vero, non perdeva occasione per telefonarmi, ogni attimo libero che aveva era per me, ma avevo proprio bisogno di lui.
Ammetto però che era bello vederlo così felice, lunedì sera avevano avuto la prima amichevole e lui, in campo come titolare, aveva fatto l'assist per il primo gol della sua squadra.Prima di partire avevo fissato l'ultima visita con la mia dottoressa, mi avrebbe indirizzato lei stessa da una collega che si era trasferita a Valencia già da qualche anno e con la quale aveva condiviso buona parte del cammino di studi e che ancora sentiva spesso per telefono. In fondo non mi era andata male, anche una dottoressa italiana!
La visita era andata bene, tutto procedeva nella norma sebbene, la dottoressa ritenesse che soprattutto io, ma anche la bimba, avevamo bisogno di acquisire un po' più di peso. Il caldo elevato di questi giorni non invogliava per niente a mangiare, avevo solo voglia di ghiaccioli al limone e frutta, facevo fatica ad assimilare altro anche se mi sforzavo di mangiare almeno un po' di pasta a pranzo.
Le promisi che avrei fatto di meglio, anche grazie al piano nutrizionale che mi diede. Sapevo che una volta in Spagna, con l'aiuto di Samuel sarebbe stato tutto più semplice.Dopo un'altra serie di amichevoli che li videro sempre vincitori, era ora di fare ritorno a casa. A Nottingham poi avevano avuto una bella sorpresa i gemelli Phelps, i gemelli Wesley della saga di Harry Potter erano andati a far loro visita. Samu sapeva della mia passione per loro, soprattutto per l'attore che impersonava Fred, così mi inviò presto una foto di loro.
La domenica mattina seguente ero all'aeroporto, davvero felice di poter stare tra le sue braccia. Trovarlo ad aspettarci mi aveva fatto dimenticare tutte le tristezze degli ultimi giorni. I miei occhi nei suoi, le nostre labbra una sull'altra, eravamo di nuovo insieme, noi!
Quando posó la mano sulla mia pancia, un piccolo calcetto lo fece ridere, il suo sorriso era qualcosa di unico, inspiegabile!
Come era felice, ogni suo desiderio si stava avverando, ma quello più grande di tutti, viveva ancora in me!
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...