Sentirsi È Un Po' Vedersi

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Cap. 9

Erano passati alcuni giorni e tra me e Alessio sembrava che le cose stessero procedendo con calma ma bene.
Iniziavamo sempre la giornata con un buongiorno e quando poteva, lui mi raggiungeva per cenare e guardare un po' di tv insieme. Al momento tutto sembrava  andare per il meglio e le mie paure iniziavano ad allontanarsi.

Ritornó domenica e la partita a San Siro; questa volta Alessio era arrivato a casa mia con una busta contenente il biglietto e il pass per accedere al parcheggio dello stadio. Era riuscito a convincermi ad aspettarlo, anche perché la partita era il posticipo e non voleva sapermi in giro da sola a quell'ora della notte.

San Siro di sera è qualcosa di spettacolare, di magico! La partita facile, il Milan vinse in scioltezza 3-1 con il Chievo.
Io ero giù nel parcheggio vicino all'auto di Alessio ad aspettarlo quando...

"Ciao!"

"Ciao Samuel!"

E iniziammo a parlare un po', lui non si era dimenticato la mia goffaggine e come la volta precedente mi fece ridere. Poi mi sorprese chiedendomi il numero di telefono.

"...cosí magari ci sentiamo!"

Beh! Pensai non ci fosse nulla di male, ci sentiamo mica ci vediamo, così glielo diedi e lui fece subito partire la chiamata.

"Volevo essere sicuro che non avessi sbagliato a darmi il numero."

E rise, così svanì anche la mia finta arrabbiatura e se ne andò stampandomi un bacio sulla guancia.

"Buenas noche, niña! "


Pochi attimi ed Alessio era accanto a me pronto a riportarmi a casa. Lo invitai a salire, anche se stavo crollando dal sonno e la sveglia sarebbe suonata tra circa cinque ore, lui forse lo capì e dopo un po' di baci, mi lasciò andare, con la promessa di vederci l'indomani pomeriggio prima della sua partenza per il ritiro della Nazionale.

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