Provarci

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Cap. 8

Alessio:

Erano le 14.30, avrebbe dovuto aver finito di lavorare a quest'ora, potevo chiamarla. Al secondo squillo mi rispose e sentii che il suo sorriso risplendeva anche senza vederlo. Mezz'ora  e sarei stato sotto casa sua,  sentii il mio cuore battere forte, non sapevo come avesse fatto, ma mi era entrata dentro.
La vidi ed era bellissima, non aveva un filo di trucco e si scusó, ma per me era perfetta.
Quando salì in macchina sembrava imbarazzata e quel lieve rossore la rendeva ancora più bella.
Accesi la radio per evitare il silenzio, ma in realtà fu lei che mi sorprese ancora, non fece altro che parlare, chiedermi cose sulla squadra, il mister, i compagni e poi di colpo si bloccó.

"Cavoli! Sono proprio una svampita!"

"Che succede?"

Le chiesi ridendo.

"Ieri stavo per coronare il mio sogno: conoscere Paolo Maldini! Paolo Maldini, capisci? Poi mi sono fatta distrarre e non ne ho più avuto l'occasione....
...perché ridi?"

"Avrai altre occasioni!"

Le risposi e lei abbassó lo sguardo.

Giunti sulla riva del lago, scendemmo a prendere un gelato e fare una passeggiata. Con lei tutto era così naturale che, quando giunse l'ora di rientrare e le aprii  la portiera, non potei non poggiare le mie labbra sulle sue. Si ritrasse quasi impaurita, speravo di non aver esagerato; non volevo averla persa ancor prima di riuscire a conoscerla davvero.

Ross:

Lui mi aveva baciato, non era possibile, mi aveva baciato! Ci conoscevamo da quanto? 3 giorni? Avrei dovuto rifiutare quando mi aveva chiesto di rivederci, non dovevo venire, non era da me! Io non c'entravo niente con il suo mondo, con la sua vita fatta di lusso e mondanità. Dovevo dirgli addio subito, prima di farmi male.
Ero talmente presa dai miei pensieri che nemmeno mi accorsi di essere arrivata sotto casa. Quando sentii il motore spegnersi, lo guardai e i suoi occhi mi sorrisero.

"Mi dispiace Alessio, ma io non posso...
... devo andare. Apparteniamo a due mondi diversi..."

Ma lui mi bloccó appoggiando ancora le sue labbra sulle mie e per un attimo fu come se tutto si fermasse.

"Dai dammi una possibilità, dacci una possibilità!"

E con un altro bacio, mi sfioró le labbra.

Forse aveva ragione lui, forse non doveva per forza essere uno sbaglio, forse avremmo  potuto provarci. Per ora bastava un altro bacio poi si vedrà.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora