Un Nuovo Inizio

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Cap. 170

Una volta ad Ibiza, ci sistemammo ognuno nella propria camera e subito non persi tempo e la chiamai, erano passate solo poche ore, ma io sentivo già la sua mancanza.
A Malaga le cose stavano andando bene, mamma si stava occupando di lei viziandola all'inverosimile.
Sapevo di averla lasciata in buone mani, mia madre l'amava come una figlia e da quando aveva saputo che era incinta, ancora di più.
Lei si era accorta subito di quello che provavo per Rossana, sesto senso di mamma forse e, nonostante sapesse che stava con un altro, mai e poi mai ha smesso di credere che prima o poi io e lei saremmo diventati una coppia.
Chissà perché le mamme riescono sempre a capirlo per prime!
Dopo un po' di chiacchiere ci salutammo, ora potevo andare a divertirmi con i ragazzi.

In quei quattro giorni ci divertimmo davvero tanto, risate e scherzi a non finire, un po' di sport, musica e si anche un po' di alcol. Ragazze? No, io non ne avevo bisogno, sono felicemente innamorato di mia moglie!

 Ragazze? No, io non ne avevo bisogno, sono felicemente innamorato di mia moglie!

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Il giorno del rientro, sembrerà strano, ma ero contento. Mi immaginavo il suo abbraccio all'aeroporto e poi il ben tornato nel nostro letto.
Una volta atterrato però, mi ritrovai soltanto mio fratello, ero preoccupato, ma José mi disse di stare calmo che era solo stanca e mamma le aveva proibito di prendere la macchina.
Arrivammo a casa e trovai mamma ad aspettarmi.

"Stai tranquillo! Sta bene! La bimba non la fa dormire molto, quindi è stanca."

Non persi più tempo e corsi subito da lei. Era in camera mia, stravolta dalla stanchezza, ma un sorriso le comparve appena varcai la porta.
Finalmente era tra le mie braccia e d'improvviso la bimba si calmó.
La invitai a stendersi sul letto ed appoggiare la testa sul mio petto.
Mentre le accarezzavo la schiena sentii il suo respiro farsi più pesante e poco a poco si addormentó.
Rimasi lì fermo un bel po', poi mia madre bussò ed entrata le vennero gli occhi lucidi, mi chiese dunque di uscire che il pranzo era pronto.

"Lasciala dormire. Da quando te ne sei andato non ha dormito più di due ore di seguito!"

"Perché non me lo avete detto?"

"Ross non voleva che ti preoccupassi e decidessi di tornare a casa...
Dopo tutto non era niente di grave!"

Dopo aver pranzato mi piazzai su una poltrona accanto al letto ad aspettare che aprisse gli occhi.
Era bellissima e il suo volto così rilassato...

Più tardi si svegliò e vedendomi le comparve il suo bellissimo sorriso, invitandomi a stendermi accanto a lei.
Così vicini, le nostre labbra si unirono in baci sempre più appassionati e le mani correvano lungo i nostri corpi alla ricerca del piacere.
Eccolo il mio ben tornato a casa!

Dopo aver cenato insieme ai miei genitori, restammo un po' in giardino a parlare, ma poco dopo la bimba iniziò ad agitarsi come aveva fatto per i giorni che ero lontano. Così mi avvicinai e posai la mano sulla pancia di Rossana, in quell'istante si fermò come rassicurata.
Ricordammo entrambi che la sera la bimba era abituata alle carezze del papà sulla pancia.
Sentiva la mia mancanza! Che gioia, mi sentivo parte di qualcosa di immensamente unico, ero riuscito a creare un legame con mia figlia ancor prima di averla tra le braccia.

Passammo i giorni seguenti con un po' piu di tranquillità. Finalmente Rossana riuscì a riposarsi e ci concedemmo anche un po' di relax in spiaggia.

Io ripresi la preparazione e naturalmente ero spesso al campus della Samuel Accademy, quei bambini sono meravigliosi e vederli giocare mi riportava alla mente quando anch'io ero così piccolo e l'unica cosa che volevo fare, era giocare a calcio

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Io ripresi la preparazione e naturalmente ero spesso al campus della Samuel Accademy, quei bambini sono meravigliosi e vederli giocare mi riportava alla mente quando anch'io ero così piccolo e l'unica cosa che volevo fare, era giocare a calcio.
C'era un piccoletto poi, che era qualcosa di unico, una grinta immensa in meno di un metro di altezza.
Mi divertivo un mondo insieme a loro, pensavo a quando avrei avuto tra le braccia mia figlia.

Il 3 luglio partimmo per tornare a Milano, avrei iniziato il ritiro con il Milan, poi, durante il mercato, avrei optato per la scelta migliore

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Il 3 luglio partimmo per tornare a Milano, avrei iniziato il ritiro con il Milan, poi, durante il mercato, avrei optato per la scelta migliore.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora