Ero Fortunata

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Cap. 76

Ross:

Tornai alla mia camera, mi feci una doccia e mi sdraiai sul letto.
In quel momento mi ricordai del telefono, lo accesi e trovai un sacco di chiamate, la maggior parte erano di Samu.
Stavo scorrendo la lista, quando, proprio in quell'istante arrivò una sua chiamata.

"Finalmente! Dove sei? Come stai? Hai bisogno di me?"

Sorrisi per le sue premure nei miei riguardi, era sempre così dolce.

"Sto bene! Grazie. Sono in un B&B e no, non ho bisogno di te, ma grazie comunque."

Lo sentii finalmente respirare.

"Cosa pensi di fare?"

"Questa è la mia ultima settimana di lavoro, intendo finirla bene e poi cercherò qualcosa e deciderò cosa fare."

"Ma io sono venuto in pasticceria, mi hanno detto che non c'eri."

"Lo so. Lo avevo chiesto io, non avevo voglia di parlare con nessuno."

"Vuoi che riattacco?"

"No! Dimmi dove sei..."

"A Malaga"

Un botto di malinconia mi colpì, ripensando a quelle vacanze a casa Castillejo.

"I prossimi giorni andrò via con Theo, poi rientrerò a casa"

Lo invidiavo, non doveva affrontare un problema come il mio, era libero e spensierato...

"Samu, ora ti lascio, vado a mangiare qualcosa. Ci sentiamo domani"

"No, ci sentiamo stasera. Già non mi perdono di esserti lontano, voglio almeno sapere che sei al sicuro"

Mi voleva bene davvero, ero fortunata ad averlo nella mia vita.

Samuel:

Finalmente mi aveva risposto, mi sembrava tranquilla.
Almeno sapevo che stava bene.
Mentre le parlavo, mi balenó l'idea di invitarla a Malaga, ma al momento non mi sembrava opportuno.
Forse dovevo aspettare ancora un po'.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora