L'istinto

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Cap. 54

Il giorno del mio compleanno mi svegliai un po' più serena. Ale mi accolse in cucina con un bacio e la colazione pronta, un mazzo di rose e due biglietti aerei per Ibiza.
Non avevo voglia di partire, non mi sentivo ancora pronta per affrontare quello che c'era fuori, ma lui mi convinse e, per dare una possibilità al nostro rapporto, accettai.

Pochi giorni dopo eravamo in Spagna. Qui incontrammo anche altri giocatori del Milan in vacanza con le loro compagne; passammo anche qualche giorno insieme.
Dopo tanto tempo, una mattina, decisi di riattivare il telefono. Scorsi via tutte le notifiche, che ormai non avevano più alcun senso.
Quella mattina il mio ragazzo aveva in programma una gita in barca, io rimasi in hotel, non avevo nessuna voglia di sorbirmi il chiasso delle persone.

Aprii Instagram e notai che Samu aveva pubblicato delle foto da qui; anche lui era ad Ibiza.


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D'istinto digitai il suo nome, dopo due squilli mi rispose

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D'istinto digitai il suo nome, dopo due squilli mi rispose.

"Hola Niña!"

Non riuscivo a parlare, riuscii solo a dirgli ciao, sentii in lontananza la voce di Theo che lo chiamava e cercai di salutarlo, ma lui mi trattenne ancora.
Come stavo, dov'ero, cosa stavo facendo, quando risposi a tutto, mi disse che tornata a Milano, avrei trovato una sorpresa, mi aveva spedito un regalo per il mio compleanno.
Poi si congedó perché l'amico lo stava aspettando.
Mi mancava, mi mancava terribilmente!

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora