La Mia Priorità

80 1 0
                                    

Cap. 66

Il lavoro fu un inferno, mi sentivo male. Avevo voglia di scappare.
Quando tornai a casa, di Alessio non c'era traccia, era ancora a Milanello.
Così decisi di farmi una doccia e poi uscire ad aspettarlo.

Ero seduta sullo scalino del portone di casa, quando mi arrivarono un vocale e subito dopo un messaggio da Samu. Erano le sue scuse, ma nascondevano anche altro.
Avevo paura, perché anch'io dopo quel bacio non avevo fatto altro che pensarci; ma in quel momento l'unica cosa che mi interessava era sistemare il rapporto con il mio ragazzo. Non potevo buttare nel cesso tre anni di relazione.
Chiesi a Samu un po' di tempo, Ale era la priorità.
Misi il telefono in tasca e vidi Alessio arrivare.
Scoppiai a piangere.
Lui si avvicinò, lasciò cadere il borsone a terra e mi abbracciò chiedendomi scusa.
Non ci furono altre parole, solo la nostra volontà di risolvere la situazione, ma avevo come l'impressione che qualcosa si fosse definitivamente rotto.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora