Cap. 150
E così era successo! Il primo dubbio dei fans si era insinuato nelle pagine dei social.
Il primo brivido sulla mia schiena, non ero pronta, non ancora!Iniziavano ad insinuare che Samuel volesse restare a Milano, anche per cose che nulla avevano a che fare con il Milan.
E quel motivo ero io!
Avevo bisogno di aiuto e chi meglio di colui che avrebbe celebrato il nostro matrimonio?
E già Don Luca, non poteva che essere lui, il mio confidente, il mio aiuto spirituale.
Andai da lui una mattina, io e Samu avevamo finalmente deciso la data:5 giugno
a praticamente un anno esatto dal nostro primo bacio.
Al parroco avevo già accennato la cosa, raccontandogli gli sviluppi della situazione.
Era rimasto più sorpreso del fatto che fossi incinta, più che per la volontà di sposarci. Lui mi aveva aiutato a riprendermi dopo l'aborto,conosceva tutte le mie difficoltà e le mie paure.
Era felice di essere lui a celebrare le nozze, ora non restava che presentarlo allo sposo.
Ci mettemmo d'accordo per un tardo pomeriggio dopo la messa, Samu ci raggiunse direttamente lì, da Milanello.
Ero emozionata. I due uomini sembravano però a loro agio e si sorrisero subito.
Don Luca ci spiegò cosa era necessario fare per il matrimonio in chiesa.
Inanzitutto i documenti: atto di battesimo e atto di cresima, da richiedere al parroco della chiesa dove erano stati svolti.
Appena ricevuti i documenti, poi lui avrebbe provveduto alle pubblicazioni, che dovevano restare esposte in chiesa per due settimane.
Eccolo lì il problema! In quelle due settimane, il nostro segreto era a rischio.
Don Luca ci tranquillizzó e cercó di aiutarci in tutti i modi possibili.
Poi avremmo dovuto fare il "Corso pre-matrimoniale" , ma il prete, vista la nostra particolare situazione, disse che sarebbe stato sufficiente un piccolo cammino di preparazione con lui. Non era il caso di pubblicizzare troppo la nostra presenza, o meglio quella di Samuel che avrebbe catturato l'attenzione di molti curiosi.Alla fine del colloquio, quando stavamo per salutarci, proprio il prete chiese un favore al mio compagno.
"Se posso Don Luca, volentieri! Mi dica!"
"Ho un gruppo di ragazzi che quest'anno dovrebbe ricevere la prima comunione e mi piacerebbe far loro un regalo speciale. Sono quasi tutti tifosi del Milan, a parte qualche infiltrato dell'altra sponda..."
Ci mettemmo tutti e tre a ridere e da lì, capii che anche lui era un tifoso rossonero e non me lo aveva mai detto!
" Non si preoccupi Don, mi dica il numero dei ragazzi e le farò avere qualche maglia firmata da tutti i miei compagni. "
" Grazie Samuel, non so che dire..."
"Grazie a lei, per tutto quello che ha fatto per Ross e per quello che farà per noi."
Si strinsero la mano e si salutarono, mi piaceva come era andato il colloquio.
Ero felice che tra loro fosse scattato quello strano feeling!Quella stessa sera Samu chiamò sua madre perché si occupasse di richiedere i suoi documenti, io telefonai a Marco e gli chiesi il numero del nuovo parroco del mio vecchio paese. Guarda caso anche lui si chiamava Luca!
L'indomani l'avrei chiamato per farmi preparare quanto necessario.Samuel mi sembrava più felice del solito.
"Che ti succede?"
"Sono felice!"
"E come mai?"
"Perché, finalmente, sembra che tutto stia andando nel modo perfetto. Inizia ad essere davvero tutto VERO!"
"Perfetto? Vero?"
"Si! Io e te, presto, saremo marito e moglie! E più tardi papà e mamma!"
"Già! Chi l'avrebbe mai detto?"
"Io!"
E lo guardai davvero felice anch'io. Ci abbracciammo e restammo qualche istante così, fermi, immobili ad ascoltare il battito dei nostri cuori.
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MAMILHAPINATAPAI
RomansUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...