Cap. 26
Alessio rientró dalla Nazionale qualche giorno dopo, un po' preoccupato e dispiaciuto di non essere stato con me quando stavo male e di avermi lasciato sola.
Non so perché, ma non gli raccontai di Samuel e di tutto quello che aveva fatto per me; sia chiaro, non era successo niente di cui avrei potuto vergognarmi, ma era meglio non dirglielo.Ormai mi ero ripresa completamente e le nostre vite erano ritornate alla solita routine, anche se io e Samu avevamo iniziato a sentirci nuovamente. Appena finivo di lavorare ci chiamavamo e se lui non poteva, un messaggio non tardava ad arrivare appena si liberava.
La convivenza con Alessio andava a gonfie vele ed anche la relazione tra Samuel e Lorenza sembrava fosse su quella strada; tanto che quando lo spagnolo ci invitó a festeggiare il compleanno della sorella, Alessio non esitó a dire di sì, sapeva quanto Noemi era diventata importante per me.
Ci trovammo in un locale di Milano e la festeggiata, bellissima nel nuovo abito che le aveva regalato il fratello, era seduta tra lui e me. All'improvviso se ne uscì con le vacanze estive, ricordandomi della promessa che avevo fatto a Natale.
Mancava più di un mese alla fine del campionato e poi ne sarebbe dovuto passare un altro per avere quei dieci giorni di ferie che con fatica mi ero guadagnata.
Alessio stava organizzando di andare ad Ibiza insieme ad altri compagni di squadra, avremmo potuto anticipare qualche giorno e passare per casa Castillejo.
A quella proposta Noemi mi abbracció con entusiasmo."Mia madre non vede l'ora di rivederti!"
Forse avrei dovuto prima discuterne con Alessio, ma in quel momento non ci avevo pensato, mi sembrava un'ottima soluzione e dopotutto saremmo comunque stati insieme.
Ci fu un breve attimo di imbarazzo, Lorenza cercava lo sguardo di Samuel che invece era fisso su di me e Noemi. Notai una leggera arrabbiatura nell'espressione della ragazza, noi eravamo solo amici, non avrebbe dovuto preoccuparsi.Quando tornammo a casa, quella sera, Alessio era strano. Non mi aveva rivolto la parola per tutto il viaggio. In casa, mi avvicinai a lui, ma mi scansó. Forse avevo sbagliato prendendo quella decisione, ma poi avremmo fatto quello che voleva lui e saremmo andati ad Ibiza.
Entrai in camera che si stava spogliando, gli misi le braccia attorno alla vita, volevo farmi perdonare.
Credo che lo capì perfettamente, perché si giró e prendendomi in braccio, mi posó sul letto e iniziammo a fare l'amore. Non una parola, solo il linguaggio dei nostri corpi.I giorni seguenti, ci chiarimmo, mi scusai per il mio comportamento ma affermai che era una promessa che avevo fatto a tutta la famiglia, il giorno di Natale, loro mi avevano accolto così calorosamente, non potevo deluderli.
Non so se riuscii davvero a convincerlo, o solo se lui accettó semplicemente la cosa; fatto sta che fu deciso e non ne parlammo più.
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...