Una ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...
La mattina della vigilia di Natale, a svegliarmi fu un raggio di sole che riuscì a penetrare attraverso le tende. Volevo alzarmi, avevo un braccio di Samu stretto alla vita; cercai di divincolarmi senza svegliarlo. Mentre mi guardavo allo specchio, vidi una ragazza diversa, forse non ci avevo mai fatto caso, ma assomigliavo davvero tanto a mia madre, tranne gli occhi, quelli erano di papà. Sorrisi, perché quello che stavo vivendo era davvero un bel periodo. La luce che vedevo in quegli occhi, era la luce di una persona che si sentiva felice. Cuore, anima e cervello andavano tutte nella stessa direzione e quella direzione, portava tra le braccia di Samuel. Mi preparai e tornando in camera lo trovai seduto sul letto.
"Sei sveglio?"
"E tu sei qua? Pensavo te ne fossi tornata a casa. So che non è il Natale che vorresti..."
Lo zittii, perché proprio con un Natale come questo si può capirne il vero significato.
"Non importa dove siamo. Quello che importa è che stiamo insieme!
E gli stampai un bacio sulle labbra.
" Ti amo! Lo sai che non potrei stare senza di te! "
" Yo también te quiero. Ma ora alzati che raggiungiamo gli altri. "
Appena uscimmo dall'ascensore e ci trovammo nell'atrio sentii una vocina chiamarmi per nome. Lasciando la borsa per la spiaggia a Samuel, mi abbassai al suo livello.
" Ciao piccola!"
" Ciao. Vieni a giocare con me? "
" Certo! Ma prima andiamo a fare colazione..."
Ricevetti così uno sguardo di approvazione dai suoi genitori.
"... poi ti prometto che andiamo in spiaggia e giochiamo tutto il tempo insieme con la sabbia! "
E prendendola in braccio ci avviammo. Una volta in spiaggia, io ed Elena ci dedicammo alla costruzione di un bellissimo castello di sabbia, mentre José e Mireia si rilassavano un po', i ragazzi invece, trovarono dei bambini con cui giocare a calcio, tanto per cambiare!
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Avevamo praticamente finito la nostra opera architettonica, quando Samu si avvicinò a noi.
"Che bel castello principessa!"
"Ti piace zio?"
"Certo amore, è bellissimo! Sei stata proprio brava."
