La Lieta Novella

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Cap. 124

Neanche il tempo di esultare che si doveva preparare un'altra partita.
Una settimana strana, piena di tensione, di complimenti e di messaggi di orgoglio e stima nei confronti di Samu.
Tutto questo spinse mister Pioli ad un esperimento. Quella domenica Samu sarebbe stato titolare!

Partirono con un freccia rossa, direzione Bologna, nel tardo pomeriggio di sabato.
Quando ci sentimmo al telefono, era carico al punto giusto, un'occasione da non sprecare.

Scese in campo concentrato e per il Milan fu un inizio pazzesco, in breve si ritrovarono avanti di un gol e con un uomo in più a causa di un fallo da espulsione di Soumaoro.
Al 35º poi, raddoppio di Calabria.

Mi stavo gustando la partita sul divano, quando ad un tratto le telecamere inquadrarono Samuel.
C'era qualcosa che non andava, si stava toccando una gamba.
Problemi muscolari, chiedeva il cambio, di fatti nell'intervallo rimase negli spogliatoi.

Problemi muscolari, chiedeva il cambio, di fatti nell'intervallo rimase negli spogliatoi

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Questo non ci voleva proprio.
Lo aspettai sveglia, sapevo che sarebbe stato di pessimo umore.
E infatti, appena mise piede in casa, mi accorsi che era distrutto.
Ora toccava a me, ora dovevo restituire tutto l'aiuto che mi aveva dato lui in questi anni.
Lo abbracciai e lo tenni stretto a me tutta la notte.

Il giorno seguente le visite mediche; problema al flessore sinistro: uno stop lungo!
Quello stesso giorno arrivó la notizia di Theo finalmente risultato negativo al tampone.
Ora avrebbero potuto rivedersi e anche lui l'avrebbe aiutato a riprendersi, insieme a quei due matti di Gian e Vins.

Passarono alcuni giorni ed inaspettatamente giunse un invito da parte di Theo per una cena con lui e Zoe. Era in effetti un po' che non ci vedevamo.

Quella sera, quando arrivammo a casa di Hernández, lui stava già preparando il sugo per la pasta. Era un ottimo cuoco e poi, tenere lontano Zoe dai fornelli era una cosa saggia.
Mentre aspettavamo che l'acqua bollisse, ci spostammo in un'altra stanza per l'aperitivo.
Eravamo tutti col bicchiere in mano, quando con un finto colpo di tosse, Theo cercò la nostra attenzione.

"Sono, siamo felici che siate qua questa sera, perché vorremmo che foste i primi a sapere di una cosa. Una cosa di cui siamo davvero felici..."

"Dai amore, smettila! Dillo e basta!"

Intervenne Zoe.

"OK!... ... ... aspettiamo un bambinooooo!"

Erano strafelici, Theo saltava come un matto. Samuel lo abbracciò e poi fece altrettanto con Zoe.
Dopo un breve lampo che oltrepassó la mia mente, anch'io feci lo stesso.
Ero felice per loro, un grande passo!
Ci lasciarono un attimo per tornare in cucina e Samuel si avvicinò prontamente a me.

"Tutto ok?"

"Si."

Sapeva benissimo che gli stavo mentendo.

"Tu dimentichi che quella sera io ero con te?!"

Già è come dimenticarlo.
Quello che era successo, era rimasto un segreto tra noi e Alessio. Nessun altro aveva saputo del mio aborto spontaneo.

"Sono felice per loro!"

"Lo so che lo sei. Ma non hai potuto non pensare a quello che è successo a te. L'ho fatto io!"

Gli sorrisi e lo baciai, sapeva leggermi dentro come fossi un libro aperto.

"Passerà amore, vedrai."

"Ma quanto sono fortunata io ad avere te!"

Con un bacio, cercai di dimostrargli tutto l'amore che in quel momento provavo per lui.

"Ok, abbiamo capito che ne volete uno anche voi, ma volete almeno aspettare di arrivare a casa vostra, prima di metterlo in cantiere?"

Ci mettemmo tutti a ridere, fu una bella serata, ancora una volta avevo avuto la conferma del grande uomo che avevo affianco.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora