Cap. 51
Quella mattina mi risvegliai con i raggi del sole che penetravano attraverso le tende. Venni preso da una strana sensazione e ricordai di aver staccato il telefono, la sera precedente; infatti appena lo riaccesi, una miriade di notifiche!
Tra queste spiccavano le, non so quante, chiamate della mia ragazza e se non bastasse, altrettante da Castillejo.
Cosa voleva lo spagnolo?
Infilai la maglia che era per terra e me ne andai nel terrazzino, provando a chiamare Ross, ma non rispondeva.
Alla fine mi arresi e chiamai Samuel, che dopo avermi raccontato l'accaduto inizió a sbraitarmi contro."Muovi quel cazzo di culo e vieni qui!"
Furono le sue ultime parole. Non ebbi la forza di rispondergli, ma non avrei nemmeno saputo cosa rispondergli.
Avevo fatto una cazzata, questa volta non sapevo se mi avrebbe perdonato.
Aveva perso il nostro bambino ed io non ero al suo fianco.
Rientrai nella stanza e raccogliendo le poche cose che avevo, le infilai nella borsa e me ne andai, lasciando la stanza con tutto quello che c'era dentro.
Guidai da Roma a Milano fermandomi solo per bere un caffè e mandare un messaggio.
Dovevo arrivare al più presto.
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...