Cap. 93
Era già venerdì, mi restavano ancora da visitare alcuni siti della città, che ne valevano veramente la pena.
Mi ero svegliata presto ed ero già pronta, quando Samu scese le scale, e vedendomi così in ansia mi disse"Ok, andiamo! Faremo colazione fuori."
Così ci avviamo per poi fermarci in un bar per assaggiare i famosi churros, con una cioccolata calda (nonostante il caldo, era favolosa!).
Finalmente il castello di Gibralfaro, dall'alto della sua muraglia era possibile vedere Malaga in tutto il suo splendore. Si vedono anche il teatro romano e l'Alcazabra, la fortezza di epoca musulmana che troneggia la città.
Passammo la mattina a visitare questi luoghi, Samu ricevette una telefonata da sua madre che lo avvisava che la sera successiva erano stati invitati da non so quale parente, e che quindi, questa sarebbe stata l'ultima sera passata tutti insieme.
Più tardi gli proposi di passare per il mercato, così ci fermammo a pranzare lì con i "Campero", specialità della cucina locale; una specie di hamburger, da leccarsi i baffi.
Al mercato comprai gli ingredienti necessari per fare una cheesecake ai frutti di bosco.
Una volta a casa, mi misi all'opera aiutata da Samuel.
A lui il compito di lavare la frutta. Era tutto pronto e sistemato, prima che mamma Rosa mettesse piede in cucina; così non poteva più dirmi che non era necessario.
Quando si accorse di quello che avevamo fatto, sorrise e ci abbracciò, mandandoci poi fuori di corsa."Sei stanca?"
"No."
"Ti va una passeggiata sulla spiaggia?"
"Si"
Ci tenevamo per mano giocando con i piedi nell'acqua. Nessuno dei due parlava, ma era tutto così perfetto, le parole non servivano. Io stavo bene, lui anche. Questo era l'importante!
La cena fu speciale, la mamma di Samu si era superata, la cheesecake fu il finale che ci voleva.
Mentre mangiavamo la torta sorseggiando il caffè, Noemi mi chiese"Devi per forza tornare in Italia, domenica?"
"Si, devo cercarmi un appartamento o almeno un deposito dove mettere tutte le cose che ho lasciato a casa di Alessio. Devo inscatolare di nuovo tutto...."
Mi stavo un po' deprimendo, non era facile pensare a quelle cose.
"Potresti portare tutto a casa mia. Ti lascio le chiavi, anche della macchina, così puoi fare con calma."
Così intervenne Samuel, un fallo a gamba tesa!
La sua famiglia era d'accordo."Se resti un po' da me, non hai bisogno di fare tutto di corsa. Il garage è grande, puoi sistemare gli scatoloni, lì dentro."
Non ero pronta a quelle parole, rimasi a bocca aperta, non sapevo cosa rispondere.
"Non so cosa dirti Samu, sei gentile, ma non voglio disturbare, hai già fatto non molto, moltissimo per me!"
"Siamo amici, se non ci si aiuta tra amici..."
Avevamo gli occhi di tutti puntati addosso.
"OK, grazie! Mi sdebiteró in qualche modo."
Il grosso problema che avrei dovuto affrontare, si era risolto in un soffio, come sempre grazie al mio migliore amico.
La serata voló, tra chiacchiere e racconti di mamma Rosa sull'infanzia dei suoi figli, ridemmo molto; poi la stanchezza si fece spazio e tra gli sbadigli, li salutai e andai a letto, lasciando la famiglia a parlare tra loro.
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...