Il Suo Compleanno

99 2 0
                                    

Cap. 36

Ross:

Ero sola a Milano, come ormai non mi capitava da un po'. Presi quei giorni come una specie di vacanza, volevo liberarmi di tutti i pensieri negativi.
Quando Alessio sarebbe tornato, avrebbe trovato la ragazza di cui si era innamorato e non quella distante degli ultimi mesi.
La data del rientro era prevista per il 04 agosto, giusto in tempo per il mio compleanno.

Quella mattina, la sveglia suonò a mio parere più forte del solito, o forse ero io che non avevo nessuna voglia di festeggiare. Da quando i miei genitori erano morti, non amavo festeggiare il compleanno e non amavo ricevere regali, mia mamma era l'unica che riusciva sempre a farmi il regalo perfetto, non sbagliava un colpo, anche perché mi conosceva benissimo. Gli altri, anche se si mettevano d'impegno non erano mai alla sua altezza.
Comunque, mi alzai e dopo una tazza di caffè veloce, mi preparai. Il signor Antonio come regalo, mi aveva concesso un permesso. A mezzogiorno avrei finito, Alessio mi disse che aveva organizzato una piccola sorpresa.

Samuel:

Misi la sveglia molto presto, volevo essere il primo a farle gli auguri, così alle 04.45, feci partire la chiamata.
Mi rispose sorpresa e con il respiro un po' affannato perché stava correndo al lavoro. Come facevo sempre iniziai a prenderla in giro sull'età, rimarcando il fatto che fosse un anno più vecchia di me, anche se in realtà erano solo cinque mesi.
Mi mise giù il telefono, per poi avviare una videochiamata che quando risposi si tramutó in una sonora pernacchia di benvenuto.

"Sei uno stronzo sai? Eppure io ti voglio bene amico mio. Ora devo andare, ci sentiamo più tardi e grazie per gli auguri!"

È riattaccammo entrambi scambiandoci un bacio.

Alessio:

Mi svegliai che era mattina inoltrata, Ross stava lavorando già da ore. Più volte, le avevo detto di cambiare lavoro, o anche se voleva farne a meno, avrei pensato io a lei. Ma quando iniziavo questo discorso si incupiva, dicendomi che il lavoro le piaceva e che la faceva sentire più indipendente.
Questi suoi strani orari, avvolte mi infastidivano, non potevamo stare fuori fino a tardi (anche se qualche volta, per accontentarmi, lei lo faceva, per poi ritrovarsi distrutta il giorno dopo), organizzare due giorni da qualche parte (non ero riuscito nemmeno a portarla ad Anzio dai miei genitori, che si erano accontentati di conoscerla via telefono), oppure rimanere anche solamente a letto fino a tardi.
Però ad essere sincero, era più lei che si adattava alle mie esigenze, lavorava troppo, ma il lavoro per lei era uno stile di vita. Era nata in una famiglia dove il lavoro era considerato molto importante e quando le facevo notare il suo troppo impegno, mi rispondeva sempre:

"Par un furlan, el lavor al é sant!"

Per il suo compleanno avevo organizzato qualcosa di particolare. L'avrei portata a pranzo nel "nostro" ristorante sul lago, una passeggiata per le vie di Como e poi verso sera, una cena con i miei compagni e le rispettive mogli e fidanzate; quelli con cui lei aveva più legato.
Telefonai anche a Noemi, che fu ben lieta di partecipare. Ero stato lì lì, per non farlo, non invitare ne lei, ne il fratello, ma sapevo che Rossana ne sarebbe rimasta delusa.
Anche se mi dava fastidio, la loro amicizia era un dato di fatto del quale io non potevo farci nulla, altrimenti ne avrei subito le conseguenze.

Fú così che organizzai tutto. Le avevo preso un bracciale, durante la tournée in USA e le avrei fatto trovare un enorme mazzo di rose rosse all'ora di cena. Ero sicuro che ne sarebbe rimasta impressionata.

Samuel:

In macchina con mia sorella, ci dirigemmo verso Como dove Alessio aveva organizzato la sorpresa per Ross.
Quando mi aveva telefonato ne ero rimasto sorpreso, ormai era sicuro del suo ruolo e di me non aveva più alcuna paura.
Pensai a lungo il regalo più giusto, alla fine optai per due biglietti per il concerto di Marco Mengoni al Forum di Assago l'8 novembre. Ripensai a tutte le volte che mi zittiva quando sentiva una sua canzone. Ne sarebbe stata felice ed Alessio l'avrebbe sicuramente accompagnata. Nel biglietto dove le auguravo un felice compleanno, aggiunsi però, che se lui non fosse stato disponibile, mi sarei sacrificato volentieri.
Speravo così che ancora una volta, la battuta mi salvasse da qualsiasi equivoco.

Ross:

Mi stavo godendo la giornata con Alessio. Un pranzo romantico sul nostro lago, la passeggiata mano nella mano, credevo che il tutto si sarebbe concluso con una cena altrettanto romantica, ma mi sbagliavo perché, quando entrammo nel locale predestinato, trovai un sacco di amici pronti a fare festa.
Anche Noemi era arrivata appositamente e quando seppi che era stato tutto organizzato da Alessio, non resistetti e mi lanciai tra le sue braccia riempiendolo di baci.
Cosa potevo desiderare di più, avevo il mio ragazzo a destra che mi aveva fatto trovare un mazzo enorme di rose e alla mia sinistra i miei migliori amici.
La serata fu perfetta, mi riempirono di attenzioni e di regali, e anche se ciò mi metteva molto in imbarazzo, accettai con il più grande dei sorrisi. Tra i regali, non tutti azzeccati, svettava il bracciale di Alessio che forse era un po' troppo prezioso per i miei gusti.
Noemi mi regaló un buono per una spa, dove avremmo dovuto andare insieme alla prima occasione, pensai proprio avesse fatto un'ottima scelta.
L'ultimo regalo era una busta nera con una rosa bianca, era di Samu, lo intuii dal modo in cui abbassò lo sguardo quando la presi fra le mani. Aprii lentamente il lembo di carta e lessi l'augurio che conteneva.

"100 di questi giorni felici o di quelli come l'8 novembre. Ricorda che se Alessio non vorrà accompagnarti, io potrei sacrificarmi volentieri!
Buon compleanno amica mia!"

E infilando le dita nella busta, estrassi due biglietti per il concerto di Mengoni.
Si misero tutti a ridere quando Alessio rispose che avrebbe potuto prenderlo in parola, tutti tranne io che in effetti, avrei voluto proprio andarci con Samu!
Al termine della serata, mentre ci avviavamo alle macchine, non potei non pensare al fatto che, come succedeva per mia madre, anche per Samu, trovare il regalo giusto era facile. Dimostrava ancora una volta di conoscermi più di tutti gli altri.
E non potevo non sentirmi un'ingrata mentre pensavo ad un altro, quando Alessio mi teneva tra le sue braccia, nel nostro letto.


MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora