Insieme

124 5 0
                                    

Cap. 12

Erano quasi passati due mesi da quando io e Alessio ci eravamo conosciuti e quello che c'era tra noi iniziava ad assomigliare ad una storia vera e propria, anche se si limitava quasi esclusivamente a serate in casa e partite allo stadio.
Una sera però, eravamo accoccolati sul divano, quando sentii Alessio che cercava di catturare la mia attenzione; così mi alzai e lo guardai. Lui sembrava essere divertito dal mio modo buffo ed un sorriso gli illuminò il viso.
Pian piano si avvicinò , inizio a baciarmi sempre più intensamente fino a quando i nostri respiri si fusero in un unico respiro. Appoggiò le mani sui miei fianchi portandomi sopra di lui, mi accarezzó la schiena sotto la maglietta, con movimenti lenti e sensuali, fino a che non si ritrovò a slacciare il reggiseno ed un sorriso sornione gli apparve sul volto.
Non riuscivo a credere ad una cosa del genere. Io, una semplice ragazza di provincia, trasferita in una grande città, mi ritrovavo ora tra le braccia di un ragazzo fantastico, un calciatore famoso oltretutto e  se tutto ciò non bastasse, il capitano del mio Milan.
La mia vita si era completamente stravolta nel giro di pochi mesi ed io ero felice.
Avevo un lavoro, faticoso ma nel quale mi sentivo realizzata, un piccolo appartamento tutto mio e soprattutto avevo un ragazzo. Oh mio Dio, no! Non era il mio ragazzo, non era ancora chiaro quello che c'era tra noi. Di colpo mi irrigidii ed Alessio sembrò notare il mio disagio.

"Che succede? Vuoi che mi fermo?"

In realtà non volevo si fermasse, ma avevo bisogno di sapere cosa c'era tra noi. Non sono mai stata una da una botta e via, avevo bisogno di credere che fosse qualcosa di unico, di speciale.
Lui sembrò leggermi nel pensiero perché ...

" Stiamo insieme da quasi due mesi ormai, no?"

Cosa cosa? Stavamo insieme?
A quelle parole mi smossi e ogni barriera che c'era in me si sciolse come neve al sole. Gli presi la mano e lo accompagnai in camera dove faccemmo, finalmente, l'amore.

Quando suonò la sveglia il mattino seguente ero ancora tra le sue braccia e non avrei mai, per nulla al mondo, voluto andarmene da lì.
Una nuova giornata aveva inizio, ma anche una nuova vita: stavamo insieme!

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora