Il Ritorno

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Cap. 99

Samuel:

Era ancora più bella di come la ricordavo, quando si voltò e mi vide, le si illuminarono gli occhi e corse da me.
Questo valeva più di mille parole.
Mi sedetti sul letto, facendola accomodare sulle mie ginocchia e, mentre giocherellavamo con le nostre mani, le dissi:

"Mi sei mancata Niña!"

Diventò rossa, questo mi piaceva di lei, si imbarazzava ogniqualvolta le facevi un complimento, le mostravi dell'affetto, la mettevi al centro dell'attenzione.

"Mi sei mancato anche tu!"

Non riuscivo a resistere, avrei voluto aspettare, tastare il terreno, vedere le sue reazioni, ma era passato troppo tempo, ne avevo bisogno. Volevo baciarla e così appoggiai le mie labbra alle sue e appena capii che il desiderio era reciproco, approfondii il bacio.
La baciai ancora, e poi ancora e ancora.
Ad un tratto però, lei si alzò, prendendomi per mano.

"Beh! Che fai?"

"Non vorrai passare tutto il tempo a letto?"

"In verità ci avevo fatto un pensierino!"

Risposi con sguardo provocatorio...

"Sei scemo!"

"Non dirmi che hai già organizzato tutta la giornata!"

"Non ho programmato niente. Tu cosa vorresti fare?"

"Ora come ora?"

"Non fare lo scemo!"

"Avrei voglia di una doccia..... mi fai compagnia?"

Le dissi attirandola a me. Sapevo già quale sarebbe stata la sua risposta, ma avevo voglia di provocarla, di vedere come avrebbe reagito, mi piaceva il suo modo di fare, di essere.
Non volevo affrettare le cose, avevo già aspettato anni, qualche giorno in più non avrebbe fatto la differenza. E poi ora c'erano comunque i baci e quelli, a quanto pareva, non me li avrebbe negati.

"Devo finire di sistemare la spesa e preparare il pranzo, vai tu, da solo!"

Disse quando si staccò da me.
Poco dopo ero in cucina con addosso solo un asciugamano attorno alla vita, ancora una volta pronto a provocarla chissà cosa mi avrebbe lanciato dietro.....

Ross:

Avevo sistemato la spesa e stavo iniziando a preparare il pesce per il pranzo. Mentre tagliavo i pomodorini, mi sentii osservata.
Appoggiato alla porta con addosso solo un asciugamano, c'era Samuel.

"Serve una mano?"

"Vatti a vestire dai!"

Ero sicura di essere diventata dello stesso colore della verdura che stavo tagliando.
Era così sexy. Quanto avrei resistito?
Fece come un movimento a togliersi anche quell'unico straccio, ma lo fermai.

"Non ci provare Castillejo! Vatti a vestire. Muoviti che è quasi pronto."

Mi accontentó o quasi. Due minuti dopo rientrò in cucina con addosso solo un paio di pantaloncini.

MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora