Cap. 149
Il tempo passava e Samu non giocava mai, non voleva parlare di questo, ma io credo ne soffrisse; ne soffrivo io!
Lui cercava di non dare importanza alla cosa. In allenamento dava il massimo e manteneva alto lo spirito di squadra.Il suo tempo libero era quasi tutto dedicato a me.
Un pomeriggio però, tornò a casa un bel po' più tardi del solito e, quando gli chiesi come mai, lui per tutta risposta alzò una gamba dei pantaloni della tuta, mostrandomi il nuovo tatuaggio.
Gli occhi di quella donna con un copricapo di tigre, avevano qualcosa di veramente familiare e poi erano proprio verdi come i miei.
La tigre poi era il modo in cui, in passato dopo la morte dei miei genitori, mi avevano chiamato alcune persone. Non mi ero persa d'animo e avevo reagito mettendomi subito in gioco.
Quello era l'ennesimo tatuaggio che riguardava me, il terzo per la precisione, il primo da quando stavamo insieme.
Gli altri due erano meno evidenti, eppure apparvero sul suo corpo in occasioni per me particolari.
Il primo dopo il primo compleanno festeggiato insieme, ed è accanto all'orecchio.
Il secondo dopo pochi giorni dal concerto di Mengoni: "LOS OJOS BESAN MUCHO ANTES QUE LA BOCA".
Ed ora questo, se avesse continuato così non ci sarebbe stato più spazio!Era sempre così romantico e, quando io gli facevo notare che non serviva, lui rispondeva che doveva rifarsi dei tre anni in cui non aveva potuto dimostrarmi quanto mi amava.
Io mi sentivo in imbarazzo, lui era davvero un uomo meraviglioso, io non ero abituata a tutte queste attenzioni e non sapevo come ricambiare.
Non era nel mio stile fare queste cose sdolcinate. Eppure una sera finalmente cedetti al mio orgoglio e anch'io tapezzai la nostra camera con petali di rose e palloncini.
Samuel rimase così sorpreso che pensó di aver sbagliato casa.
Filmó la nostra stanza e fu quello il primo indizio ufficiale della nostra storia.
E per un po', sarebbe stato anche l'ultimo.Io non volevo proprio che si sapesse di noi, al di là della cerchia dei nostri amici.
Le sue fans, potevano continuare ad adorarlo e desiderarlo, senza doversi preoccupare di una fidanzata gelosa. Una fidanzata da insultare o colpevolizzare per qualcosa che era o meno successo a Castillejo!
Volevo si sentisse libero di fare foto e parlare con loro e al contempo volevo sentirmi praticamente trasparente.
Non avevo bisogno di continue conferme o foto da pubblicare per sapere quanto mi amasse.
Ormai ne avevamo passate tante e se ora stavamo insieme, era perché doveva essere così, punto e basta!
Finalmente tutti e due (ma specialmente io!), ce ne eravamo resi conto.
Non rinnegavo il passato, perché senza di quello non avrei mai conosciuto Samu, ma era appunto passato!
Presente e futuro, perché io ero fermamente convinta che sarebbe stato per sempre, erano pronti per essere vissuti solo accanto a lui.
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MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...