Cap. 35
Samuel:
Giunsi a Milanello dopo aver passato gli ultimi giorni con la mia famiglia ed aver aiutato mio fratello alla S.C.Academy, la scuola calcio che, grazie anche a qualche sponsor, avevamo creato per i bambini del nostro paese.
Tornare a Milanello, significava tornare a Milano e, prima o poi, rivedere Ross.
Dopo quei tre giorni a Malaga i nostri contatti si erano fatti più radi, mi aveva perfettamente fatto capire che voleva continuare con Alessio.
Quando rividi il capitano, non potei non pensare a quanto fosse fortunato ad avere una ragazza così, troppo fortunato.
A volte pensavo che nemmeno la meritasse, soprattutto quando lo vedevo fare troppo il simpatico con le altre ragazze. Mi chiedevo se fosse davvero capace di renderla felice come meritava.
Con questi pensieri iniziavo il ritiro per la stagione 2019/2020, per fortuna di lì a poco avrei avuto accanto un nuovo grande amico.Alessio:
Stavamo per iniziare il ritiro; queste ultime settimane con Rossana erano state molto belle, ma sentivo il bisogno di ricominciare.
Tornare a Milanello era sempre un piacere, una nuova avventura stava per cominciare: nuovo mister, nuovi compagni e soprattutto, speravo nuove soddisfazioni.Theo:
Essere cercato da un calciatore di così grande fama internazionale come Paolo Maldini, mi riempii di emozioni ed orgoglio. Non potei rifiutare l'offerta del Milan. Il giorno della presentazione ero gasatissimo, quella sarebbe stata sicuramente un'avventura fantastica. Tre giorni dopo iniziavano ritiro e nuova preparazione.
Io sono un tipo allegro e socievole, non fu affatto difficile farsi amici i nuovi compagni.
Legai subito con Castillejo, grazie alla lingua era più facile comunicare, e anche grazie a lui, fin dall'inizio, credo di non aver avuto problemi anche con gli altri ragazzi.Ross:
La preparazione proseguiva, in vista della tournée americana, il mister concesse ai giocatori un paio di giorni di riposo. Io e Alessio cercammo, lavoro permettendo, di stare insieme il più possibile. Lo accompagnai a Milanello la mattina del 17 luglio, quando sarebbero partiti per Washington.
Lungo il tragitto avevo paura che il cuore mi scoppiasse, non riuscivo a pensare ad altro se non alla possibilità di rivedere Samuel.
Non so come fui in grado di arrivare al centro sportivo, Alessio era su di giri e per fortuna non si accorse di nulla. Una volta varcato il cancello, parcheggiai la macchina facendo già manovra per poter sgattaiolare via velocemente. Appena scesi Alessio mi presentò i custodi del centro; la nostra storia era iniziata grazie a loro e alla loro scommessa, era passato quasi un anno!
Stavo conversando con loro e con altre compagne di calciatori, che nel frattempo si erano unite al gruppo, quando sentii un profumo famigliare e nell'istante in cui mi voltai, i nostri occhi si incontrarono.
Tra i due, lui fu il più normale, avvicinandosi ed abbracciandomi come avrebbero fatto due che erano migliori amici. Con un sorriso, mamma mia il suo sorriso!, mi presentò un nuovo arrivato. Theo Hernández, per un attimo ebbi paura che mi avesse sostituito anche come amica, ma dopo aver scambiato due parole, era già tutto come sempre.
Non aspettai che ci fossero tutti, avevo chiesto un permesso al lavoro, perciò diedi un bacio ad Alessio, salutai lo spagnolo e tutti i presenti e cercai di lasciare Milanello il più in fretta possibile, avevo bisogno di respirare di nuovo!
STAI LEGGENDO
MAMILHAPINATAPAI
RomanceUna ragazza che decide di dare una svolta alla sua vita, il destino, un amore?, un'amicizia più forte di tutto. Dalla campagna alla città, per stravolgere il suo mondo, per mettere ordine nella vita di altri, per imparare ad amare e ad amarsi...