Il Poster

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Cap. 15

Dopo aver passato tre giorni a scegliere cosa tenere e cosa buttare del mio passato, passai a dare un saluto ai miei cari.
Avevo già parlato e sistemato tutto con un'agenzia e stavo aspettando il corriere per le scatole da consegnare a Milano.
Un ultimo sguardo in casa; in camera mia notai quell'unico poster rimasto appeso e che il mio cuore non aveva il coraggio di togliere.

Mi avvicinai all'immagine di Paolo e la mente andò al giorno in cui lo vidi allo stadio e stavo per realizzare il mio sogno, ma poi mi persi tra le parole di quello che era diventato, col tempo, l'amico più caro che avessi a Milano

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Mi avvicinai all'immagine di Paolo e la mente andò al giorno in cui lo vidi allo stadio e stavo per realizzare il mio sogno, ma poi mi persi tra le parole di quello che era diventato, col tempo, l'amico più caro che avessi a Milano. Non capivo come questo nostro legame fosse diventato sempre più forte, tanto che talvolta sembrava che le nostre menti si muovessero all'unisono tanto da sembrare un'unica mente. E infatti anche in quell'istante il suo nome apparve sullo schermo.

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MAMILHAPINATAPAIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora