ante diem XIV Kalendas Maias 709 a.U.C.
Con l'aiuto di Venere, l'atmosfera della casa è carica di eccitazione mentre organizziamo i dettagli del matrimonio. Alcune cameriere e collaboratori si occupano degli aspetti pratici, decorando la dimora con fiori e tessuti pregiati.
<Cara Daphne,
Il tuo messaggio ha riscaldato il mio cuore, e ti estendo le mie più sincere congratulazioni per le imminenti nozze. Che l'unione con Lucius ti porti la gioia e la compagnia che meriti. Nonostante le miglia che ci separano, sappi che i miei pensieri sono con te in questa gioiosa occasione. Che gli dei benedicano il tuo matrimonio con prosperità, amore e armonia duratura. Attendo con impazienza il giorno in cui potremo riunirci e condividere storie delle nostre vite rispettive.
Con tutto il mio affetto, Cleopatra>Mentre si lavora instancabilmente per creare un'atmosfera di festa, Venere e io condividiamo momenti di gioia e riflessione. La sua guida è un faro di saggezza, illuminando il cammino di questo nuovo inizio. La città di Roma è in fermento, e ciò è dovuto in gran parte all'arrivo imminente di Cesare, che ha dichiarato: "Non posso perdere un matrimonio così importante come quello di una donna non Romana che sposa un senatore." La città è in attesa del matrimonio imminente, e la mia anima è pervasa da una miscela di emozioni.
Il grande giorno del matrimonio è finalmente giunto. La città di Roma si è risvegliata con un'atmosfera festosa, e l'aria è carica di eccitazione. La residenza si è trasformata in un luogo di celebrazione, con fiori, luci e profumi che permeano l'aria.
Venere mi avvolge con grazia nel velo, il tessuto leggero e ricamato che danza nell'aria. "Daphne, sei degna di essere mia figlia" dice la dea, la sua voce trasmette calma e dolcezza.
Mi guardo allo specchio con mia madre che mi affianca dietro. Il tessuto avorio scivola dolcemente lungo il mio corpo, ornato da delicate ricamature floreali. Il corpetto aderente accentua la mia figura, mentre la gonna si apre leggermente in una cascata di stoffa vaporosa. Lunghe code di pizzo seguono il mio cammino, conferendo al vestito un tocco regale. Il velo, sottile come il filo di un ragno, è fissato con una tiara di perle, che catturano la luce con ogni movimento.
"Madre, la tua presenza rende questo giorno ancora più speciale," rispondo, stringendo leggermente il mazzo di fiori profumati che tengo con grazia, composto da rose bianche e gelsomini, simboli di purezza e amore.
Gli invitati si radunano nell'atrio, dove la cerimonia avrà luogo. L'arrivo di Lucius è annunciato con una fanfara di trombe, e il mio cuore batte più forte mentre mi avvicino all'altare.
Lucius si avvicina con uno sguardo affettuoso. "Daphne, sei incantevole," dichiara con un sorriso. Rispondo sorridendo, lasciando che il nostro sguardo si intrecci in un momento di intimità.
La cerimonia inizia, e il sacerdote pronuncia parole solenni."Che gli dei benedicano questa unione," dichiara il sacerdote. Venere, ancora al mio fianco, mi sorride con affetto. "Che la vostra vita insieme sia ricca di amore e prosperità," aggiunge.
Il tempio risuona di melodie armoniose mentre il sacerdote officia la cerimonia matrimoniale. Le fiamme danzano nei candelabri, e l'incenso permea l'aria con un profumo avvolgente. Lucius e io ci scambiamo voti promettendoci amore eterno e fedeltà. Gli anelli vengono scambiati e posati con delicatezza sulle nostre mani.
Venere assiste alla cerimonia. "Che la vostra unione sia benedetta," pronuncia con dolcezza. "Madre, grazie per essere con me in questo momento," le dico, sentendomi avvolta dal suo amore.
Gli invitati, riuniti nel tempio, condividono il nostro gioioso momento. Mentre Lucius e io ci scambiamo il primo sguardo da marito e moglie, il tempio si riempie di applausi e congratulazioni.
La cerimonia si conclude con applausi e congratulazioni. Gli ospiti si dirigono verso il luogo in cui si terrà la festa nuziale, e io e Lucius seguiamo, mano nella mano, pronti ad affrontare il futuro insieme.
Finita la vesta, Lucius mi accompagna nella mia nuova casa, una dimora lussuosa, illuminata da candele che diffondono una luce soffusa.
Lucius mi guarda con uno sguardo pieno di desiderio e affetto."Daphne, sei incantevole questa sera." mi dice "Siamo finalmente marito e moglie. Questa notte segna l'inizio del nostro futuro insieme. Questa è la nostra casa ora. Spero che tu possa trovarvi pace e felicità." Rispondo con un sorriso che nasconde le complessità dei miei sentimenti.Mentre ci avviciniamo, la luce delle candele danza sul suo volto, rivelando l'aspettativa nel suo sguardo. Mi fa sdraiare nuda, e sotto il suo controllo, entra dentro di me. I nostri respiri si mescolano, ma il mio cuore resta riservato. Anche se il nostro corpo è unito, la mia anima rimane sola, celando il suo segreto dietro lo sguardo che offro a Lucius. La camera si riempie dei nostri sospiri e dei suoni dolci di unione.
Lucius mi guarda con occhi che cercano di comprendermi "Daphne, sei silenziosa. C'è qualcosa che ti preoccupa?" chiede con premura. Con uno sforzo, sorrido leggermente. "È stata una giornata intensa, Lucius. Ho solo bisogno di un momento di tranquillità." La verità, nascosta dietro le parole gentili, è la mia incapacità di colmare il divario tra la connessione fisica e quella dell'anima. "Va bene" mi sorride "Buonanotte".
Mi assicuro che si addormenti e dopo essermi messa la veste da camera esco dalla stanza. Nella penombra del corridoio, mi avvio silenziosamente verso la stanza di mia madre.
Batto leggermente alla porta e Venere si avvicina con un sorriso accogliente. "Daphne, come è stata la tua prima quarta notte di nozze?" chiede con tono gentile. "Come le altre tre," rispondo con un sospiro. "Solo che questa volta ho una richiesta da farti," le dico con un'espressione seria. Venere inclina la testa, manifestando un interesse attento. "Qual è la tua richiesta, figlia mia?"
"Non desidero avere figli da questa unione. Il mio cuore ha già sperimentato troppa perdita, e temo che un altro legame così profondo mi porterebbe solo ulteriore dolore," spiego con sincerità "Lucius sembra tenere a me ma io non tengo a lui, così come non tenevo a Meandro né a Ptolomeo ma tenevo ai miei figli e li ho persi"
Venere riflette per un momento prima di rispondere. "Comprendo la tua preoccupazione, Daphne. L'amore e il dolore spesso camminano di pari passo. Se questa è la tua scelta, la rispetto, chiederò aiuto alle altre dee. L'importante è che tu segua il tuo cuore." Con un gesto leggero, Venere scompare dalla dimora terrena, pronta a tornare nell'Olimpo per rivolgere la mia richiesta alle altre divinità.
STAI LEGGENDO
La storia infinita
ФанфикDaphne, figlia di Apollo e Afrodite, sarà costretta a vagare nelle epoche, fino a trovare il suo posto in società (se avete letto "Amore Proibito" questa storia parla della stessa Daphne)