6 dicembre 1510 d.C
Mentre attraverso i cieli notturni con grazia e determinazione, una freccia improvvisa sfiora il mio fianco, facendomi perdere l'equilibrio. Un dolore acuto squarcia il mio corpo mentre perdo quota rapidamente, spiraleggiando verso il suolo.
Con un tonfo sordo, mi ritrovo sdraiata su un prato verde, il corpo debilitato e il respiro affannoso. Una sensazione di torpore mi avvolge mentre cerco di capire cosa sia appena accaduto. Il sole splende alto nel cielo, mentre il vento leggero accarezza l'erba intorno a me.
Mentre mi trovo sdraiata sul prato, cercando di riprendermi dallo shock della caduta e dalla ferita inferta dalla freccia, una donna avvicina con passo premuroso. "Bambina, va tutto bene?" chiede con voce preoccupata, porgendomi il suo mantello con premura. "Vi ho vista cadere dal cielo e ho pensato di offrirvi un po' di conforto."
Mi sforzo di rialzarmi dal prato, un senso di straniamento mi pervade quando mi rendo conto che la donna che mi sta offrendo aiuto appare improvvisamente gigantesca.
Accetto il mantello con gratitudine, cercando di nascondere la mia sorpresa di fronte alla gigantesca figura della donna. Con passi incerti, mi allontano dal prato e la seguo dentro la dimora della duchessa, ammirando con occhi curiosi l'eleganza e il lusso che mi circonda.
"Mi chiamo Daphne," dico timidamente mentre camminiamo lungo i corridoi ornati da arazzi e dipinti d'epoca. La donna sorride con gentilezza, il suo sguardo scrutandomi con affetto materno. "Sono Lady Eleanor," risponde, il tono della sua voce caldo e rassicurante. "Benvenuta nella nostra casa, Daphne."
Continuiamo a conversare mentre entriamo in una sala decorata con mobili finemente intarsiati e un camino che scoppietta allegramente. "Ti prego, siediti," invita Lady Eleanor, indicando una poltrona accanto al fuoco. "Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?"
Scuoto leggermente la testa, ancora sopraffatta dalle emozioni del mio viaggio e dalla mia nuova situazione. "No, grazie," rispondo con un sorriso timido, stringendo il mantello intorno a me per scaldarmi.
Lady Eleanor mi osserva con premura, leggendo forse la mia incertezza nei suoi occhi gentili. "Sono qui per aiutarti, cara," dice con voce dolce. "Qualsiasi cosa tu abbia bisogno, non esitare a chiedere."
Mentre ci sediamo accanto al fuoco, Lady Eleanor e il suo marito, Lord William, si scambiano uno sguardo di intesa. "Daphne," comincia Lady Eleanor con gentilezza, "dopo aver discusso con mio marito, abbiamo deciso di offrirti un posto qui con noi."
Mi sento sopraffatta dalla generosità di questa offerta e la gratitudine riempie il mio cuore. "Non saprei come ringraziarvi," balbetto, le parole bloccate dalla commozione.
Lord William si avvicina e posa una mano sulla mia spalla con gentilezza. "Sei parte della nostra famiglia ora, Daphne," dice con voce ferma ma compassionevole. "E faremo tutto il possibile per prenderti cura di te e proteggerti."
La loro accoglienza mi riempie di una sensazione di calore e appartenenza che non avevo mai sperimentato prima. Mi sento come se finalmente avessi trovato un luogo dove appartenere, una famiglia che mi accetta per quello che sono, un posto dove ricominciare da capo.
Ringrazio Lord William e Lady Eleanor con tutto il cuore, promettendo di fare del mio meglio per essere degna della loro fiducia e del loro amore. Con un sospiro di sollievo, mi lascio andare alla sensazione di pace e sicurezza che mi avvolge, sapendo che ora ho trovato un vero rifugio in questa dimora accogliente e amorevole.
Lady Eleanor mi conduce attraverso le maestose stanze della dimora, fino a raggiungere la camera che mi è stata assegnata. La stanza è arredata con gusto e raffinatezza, con mobili eleganti e morbide tappezzerie.
"Questa sarà la tua camera, Daphne," annuncia Lady Eleanor con un sorriso caloroso. "Spero che ti troverai comoda qui."
La ringrazio con un cenno del capo, ancora incredula per la generosità e l'ospitalità di questa famiglia, poi lei se ne va con un sorriso affettuoso.
Mentre esploro la stanza, il mio sguardo cade su uno specchio ornamentale appeso al muro. Mi avvicino con curiosità, osservando il mio riflesso con un misto di sorpresa e meraviglia.
Con un sussulto di sorpresa, mi rendo conto che il riflesso che mi osserva dallo specchio è diverso da come mi ricordo. Tocco il mio volto con mano tremante, incredula di ciò che vedo. I miei capelli rossi, solitamente intrecciati, sono sciolti e mossi, il mio corpo è più esile del solito, il mio seno prima presente ora è una tavola piatta.
Con un sospiro, mi lascio cullare dalla morbida carezza delle coperte e mi abbandono al sonno, sperando che i sogni possano portare la chiarezza e la comprensione che tanto desidero.
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La storia infinita
ФанфикDaphne, figlia di Apollo e Afrodite, sarà costretta a vagare nelle epoche, fino a trovare il suo posto in società (se avete letto "Amore Proibito" questa storia parla della stessa Daphne)