89. Merlino Emyris

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11 gennaio 998 d.C

Mi risveglio nella penombra della camera. La luce fioca crea giochi d'ombra sulle pareti, mi alzo con calma e mi avvicino al guardaroba. Scelgo un abito elegante dai toni del verde, in perfetto stile Serpeverde. La stoffa scivola leggera sulla mia pelle mentre mi preparo per la giornata ad Hogwarts. Una delicata collana con un piccolo serpente intrecciato adorna il mio collo, mentre fermagli a forma di serpenti si intrecciano tra i miei capelli rossi.

Con passo deciso, esco dalla camera, lasciando dietro di me il ricordo di Serpeverde che continua a risuonare nei corridoi. La Sala Comune si anima con gli studenti che si preparano per la giornata, e uno sguardo furtivo rivela che Emyris è già pronto per un nuovo giorno di studio e magia. Il bagliore delle fiamme nel camino danza, creando un'atmosfera avvolgente.

Scendo i gradini che portano fuori dalla Sala Comune e mi trovo nei sotterranei, con il lago nero che si mostra nella sua maestosità. L'acqua scura riflette il verde delle pareti circostanti, creando un'atmosfera magica e misteriosa. Salendo verso il piano principale, mi unisco al flusso di studenti che si dirigono verso la Grande Sala per la colazione.

Mentre avanzo tra le colonne della Grande Sala, i dettagli del soffitto incantato catturano il mio sguardo. Stelle scintillanti formano un cielo che cambia in base alle fasi della giornata. Il profumo di cibo delizioso si diffonde nell'aria, "Daphne!" esclama Tosca che vedo da lontano "Sei tornata" dice con entusiasmo. "Tosca!" rispondo con un sorriso, avvicinandomi a lei. La sua energia contagiosa riempie l'aria di un'atmosfera gioiosa. "Sono tornata, e sembra che Hogwarts non sia cambiata così tanto," ammetto, osservando intorno a me. Tosca mi abbraccia con entusiasmo, manifestando la gioia di rivedermi dopo tanto tempo.

"Abbiamo tanto di cui dobbiamo parlare! Come sono andate le cose?" chiede Tosca, la sua curiosità scintilla nei suoi occhi luminosi. Sediamo al tavolo, l'atmosfera vivace della Grande Sala mi avvolge, e il suono delle conversazioni intrecciate crea una sinfonia di vita. "Mi dispiace davvero tanto. Sembravate così innamorati tu e Salazar" afferma. "Tosca, molte cose sono cambiate," dico con un sospiro. "È stata una strada difficile, ma ho imparato molto su me stessa e sulla magia che circonda la nostra esistenza."

Tosca annuisce comprensiva, ma il suo sguardo riflette ancora il desiderio di sapere di più. "E Seraphina? Come sta?" chiede curiosa.

"È al sicuro, in un luogo speciale creato da Salazar per proteggerla dalle tensioni di Hogwarts," rispondo, cercando di trasmettere fiducia nelle mie parole. "Deve essere stato difficile lasciarla," osserva Tosca, e il suo tono riflette la comprensione di una vera amica.
"Lo è stato, ma so che è il posto migliore per lei. Ora, raccontami cosa è successo qui ad Hogwarts mentre ero lontana," la esorto, desiderando immergermi nelle storie e negli avvenimenti del luogo che una volta chiamavo casa.

Priscilla si avvicina con un sorriso radiante, e il suo sguardo luminoso rivela una gioia palpabile. "Daphne, bentornata! È così bello vederti di nuovo qui," esclama con entusiasmo, abbracciandomi calorosamente. Nel suo abbraccio, percepisco una dolce melodia di amicizia e cambiamenti. "Priscilla, quanto tempo! Come stai?" chiedo, osservando il suo volto radiante. "Sto bene, anzi, direi che sto meravigliosamente bene," risponde con un enigmatico sorriso. Priscilla posa la mano delicatamente sul suo ventre arrotondato, rivelando una dolce attesa. "Aspetto un bambino," annuncia con gioia. I miei occhi si illuminano di sorpresa e felicità per la sua dolce attesa.

Mentre rido e scherzo con Priscilla e Tosca, la voce decisa di Godric interrompe la nostra conversazione. "Daphne," dice, avvicinandosi con uno sguardo serio. "Posso parlarti un attimo?"

Alzo lo sguardo, leggendo l'espressione di Godric. "Certo, Godric. Di cosa si tratta?" chiedo, lasciando Priscilla e Tosca con un cenno di scusa. Godric mi conduce in un angolo più riservato della Grande Sala, lontano da sguardi indiscreti.

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