20 giugno 1350 d.C
Con un segnale dal capitano, l'equipaggio si prepara ad attraccare la nave. Le vele vengono abbassate e i marinai si affrettano a legare la nave al molo. Con abilità e coordinazione, la nave si avvicina dolcemente alla banchina, finché infine viene fermata con sicurezza.
Una volta che la nave è ancorata, l'equipaggio inizia a scaricare merci e a prepararsi per il tempo passato a terra. Antonio si avvicina a me con un sorriso cordiale, offrendomi la mano per scendere dalla nave.
Con un movimento elegante, scendo dalla nave sulla banchina di Siviglia, sentendo il leggero calore del sole spagnolo sul mio viso. Guardo intorno, ammirando l'animato porto e l'architettura moresca che caratterizza la città. "Benvenuta a Siviglia, signorina," dice Antonio con un accento spagnolo distinto, indicando il panorama circostante con un gesto ampio. "Una delle città più affascinanti della Spagna" afferma mentre ci dirigiamo verso il punto dove attendono le carrozze. Il rumore dei cavalli che trotterellano e il tintinnio delle redini riempiono l'aria mentre ci avviciniamo.
Con un gesto elegante, Antonio apre la portiera di una lussuosa carrozza trainata da due magnifici destrieri bianchi. Mi offre gentilmente la mano per aiutarmi a salire a bordo, e accetto con gratitudine.
Una volta seduti comodamente all'interno, la carrozza parte con grazia, procedendo attraverso le strade di Siviglia. Ammiro il paesaggio mozzafiato che scorre oltre le finestre mentre ci dirigiamo verso il palazzo reale. "Stiamo per raggiungere il Palazzo Reale di Siviglia," spiega Antonio con un sorriso, notando il mio interesse. "Un luogo di grande bellezza e storia, dove potrai immergerti nell'atmosfera regale della città."
Mentre la carrozza procede attraverso le strade lastricate di Siviglia, ammiro l'architettura moresca che si erge imponente lungo il percorso. I colori vivaci e i dettagli intricati delle facciate mi trasportano in un'altra epoca, ricca di storia e fascino.
Antonio mi racconta brevemente la storia della città mentre attraversiamo le vie affollate. Mi parla dei suoi monumenti più celebri, delle sue tradizioni e della sua ricca cultura. Mi sento rapita dalle sue parole, immersa nel panorama incantevole di Siviglia.
Finalmente, la carrozza si ferma davanti al maestoso Palazzo Reale di Siviglia. Con un gesto cortese, Antonio mi offre la mano per scendere dalla carrozza e mi guida verso l'ingresso del palazzo.
Entriamo nel cortile interno, dove un'atmosfera di regalità avvolge ogni angolo. I giardini lussureggianti e le fontane scintillanti creano un'atmosfera di serenità e grandezza.
"Benvenuta al Palazzo Reale di Siviglia," dice Antonio con un sorriso. "Spero che questo luogo ti possa ispirare e che possa farti sentire a casa qui, almeno per un po'."
Mentre ci addentriamo nei saloni del Palazzo Reale di Siviglia, Antonio mi conduce con grazia attraverso le sale ornate e i corridoi sontuosi. I dipinti e le decorazioni ricche di storia e significato mi affascinano, mentre la magnificenza del luogo mi lascia senza fiato.
Arriviamo infine alla sala del trono dove i sovrani stanno ricevendo gli ospiti con regalità e cortesia. I loro abiti sontuosi e le corone scintillanti conferiscono loro un'aria maestosa e imponente.
Antonio mi presenta con rispetto ai sovrani, re Pedro I di Castiglia e la regina Bianca di Borbone, che mi accolgono con gentilezza e curiosità. "Benvenuta alla corte di Siviglia, signorina," dice re Pedro I con un sorriso caloroso, rivolgendosi a me con gentilezza. "Sono lieto di incontrarti."
"È un onore per noi ricevere una visita così inaspettata," aggiunge la regina Bianca, con un cenno della testa cortes "Se c'è qualcosa che possiamo fare per aiutarti, non esitare a chiedere."
La regina Bianca, notando la mia semplice veste, mi osserva con premura e decide di intervenire. "Permettimi di offrirti alcuni abiti più dignitosi," propone con gentilezza, indicando un servitore che si avvicina con una selezione di abiti pregiati.
Con gratitudine, accetto il gesto della regina e mi avvicino al servitore, permettendogli di aiutarmi a indossare un abito adatto alla corte reale. Mentre il tessuto morbido e lussuoso scivola sulla mia pelle, sento la delicatezza dei ricami che adornano il vestito. I dettagli intricati delle perline e dei fili d'oro brillano sotto la luce del sole, conferendo all'abito un'eleganza senza tempo. Le maniche larghe e fluide cadono con grazia lungo i miei braccia, mentre il corpetto aderente si adatta perfettamente alla mia figura. Il colore ricco e profondo dell'abito completa il mio aspetto, facendo risaltare la mia pelle e i miei lineamenti.
"Ti sta meravigliosamente bene," osserva la regina Bianca con un sorriso approvatore, mentre io le faccio un inchino rispettoso in segno di gratitudine. "È un onore per me poter indossare un abito così splendido," rispondo con sincerità, la mia voce risuonando con un tono di ammirazione e gratitudine.
La regina mi sorride con affetto, poi si rivolge a me con gentilezza. "Spero che ti possa aiutare a sentirti più a tuo agio qui alla corte," dice con una voce morbida. "E se ci sarà qualcosa di cui avrai bisogno durante il tuo tempo qui, non esitare a chiedere."
Con un sorriso grato, annuisco, promettendo di tenerlo a mente. Mentre ci prepariamo a lasciare la sala del trono, noto Antonio che si avvicina con un'espressione serena ma determinata sul volto. "Mi dispiace, ma devo salpare di nuovo," annuncia con tono risoluto, rivolgendosi a me con un sorriso gentile. "Daphne, rimarrai qui al Palazzo Reale con la regina Bianca. Sarai al sicuro sotto la sua protezione."
Mi sento un moto di disappunto nel cuore, ma so che è necessario. Antonio mi sorride, poi si volta verso la regina Bianca per un breve scambio di saluti. "Grazie, per tutto ciò che hai fatto," dico con gentilezza. "Rimarrai sempre il benvenuto qui a Siviglia."aggiunge poi la regina. "Vieni, Daphne," mi invita la regina, indicandomi di seguirla. "Ti accompagnerò nelle tue stanze, dove potrai riposarti e prepararti per il tuo tempo qui al Palazzo Reale."
Con un sospiro di accettazione, la seguo fuori dalla sala del trono, mentre camminiamo attraverso i sontuosi corridoi del Palazzo Reale, ammiro la bellezza e l'eleganza degli ambienti circostanti. Le pareti adornate da dipinti maestosi e i lampadari scintillanti conferiscono al palazzo un'atmosfera di regale grandezza.
Finalmente arriviamo alle mie stanze, dove un servitore attende per accogliermi. La regina mi sorride con gentilezza prima di prendere congedo. "Spero che tu possa trovare pace e conforto qui," mi dice con sincerità. "Sarai sempre benvenuta nel mio palazzo."
Esprimo la mia gratitudine alla regina Bianca mentre lei si allontana, lasciandomi sola con i miei pensieri. Entro nelle mie stanze e mi siedo su una poltrona di velluto, lasciando che la stanchezza e la confusione del giorno si affievoliscano lentamente.
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La storia infinita
FanfikceDaphne, figlia di Apollo e Afrodite, sarà costretta a vagare nelle epoche, fino a trovare il suo posto in società (se avete letto "Amore Proibito" questa storia parla della stessa Daphne)