87. Neve a Stonehenge

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6 gennaio 998 d.C

Mi rialzo con diffidenza al centro di Stonehenge, le pietre fredde sotto di me. L'assenza di Salazar intensifica la solitudine del luogo. La magia delle pietre sembra vibrare in risposta all'evento appena accaduto, e un senso di responsabilità pesa sulle mie spalle mentre osservo le conseguenze della mia trasformazione.

La neve cadente è l'unico spettatore silenzioso di questa metamorfosi, mentre mi ritrovo nuda sotto il cielo invernale. Il freddo pungente della neve contrasta con il calore residuo della magia, creando una sensazione straordinaria sulla mia pelle.

Mi avvolgo nelle braccia, cercando di preservare un minimo di calore. Il silenzio regna attorno a me, interrotto solo dal lontano ululato del vento. Guardo le pietre che circondano il cerchio antico e rifletto sulle mie azioni.

Un ragazzo vestito di blu con capelli bianchi e occhiali a mezza luna si avvicina con gentilezza. "Mi chiamo Emyris" si presenta "Ho visto la tua metamorfosi e ho pensato di venire ad aiutarti," annuncia, offrendomi un mantello. Lo accetto con gratitudine, cercando di ripararmi dalla neve e dal freddo. Emyris mi osserva con occhi curiosi, forse intrigato dalla mia natura magica complessa. "Posso aiutarti a tornare dove devi andare?" chiede, la sua voce calma e rassicurante. "Non voglio tornare" rispondo, Emyris mi solleva con facilità, portandomi via dalla fredda solitudine di Stonehenge.

"Cosa ti è successo?" chiede Rowan, camminando accanto a me mentre cerco di recuperare le forze. "La mia magia è sfuggita al mio controllo," spiego, cercando di trovare le parole giuste. Emyris sorride gentilmente. "Forse posso aiutarti a trovare una soluzione."

Mentre camminiamo insieme attraverso i terreni inglesi, la sua presenza è un conforto, e la neve sotto i suoi passi sembra una strada che ci conduce verso una speranza di comprensione e accettazione. Attraversiamo ruscelli gorgoglianti e arriviamo a una radura circondata da fiori selvatici. Un'entità scura si fa sempre più visibile mentre tutta la gioia del momento sembra dissolversi, tentando di avvolgermi con il suo oscuro potere. Emyris alza la mano con un ramoscello tra le dita, e la magia si sprigiona attorno a lui, creando un campo protettivo. Una luce azzurra e scintillante avvolge la radura, respingendo l'oscurità. "Cos'era quello?" chiedo terrorizzata. "Dissennatori" risponde Emyris serio e determinato. "Ma non devi temerli ora. Tra poco saremmo al sicuro."

Attraversiamo un sentiero segreto, coperto dall'ombra degli alberi. La sua dimora emerge tra la vegetazione, un modesto castello avvolto dal mistero. Il castello si presenta con una facciata maestosa e pietre antiche, le torri sembrano toccare il cielo. Rampicanti avvolgono i suoi muri, come se la natura stessa cercasse di abbracciare la costruzione secolare. Le finestre a vetri colorati lasciano filtrare la luce, creando un'atmosfera incantata.

Varcando il portone, entriamo in un cortile interno circondato da giardini lussureggianti anche se innevato. Fiori adornano il percorso che ci conduce all'ingresso principale. Le porte massicce si aprono con grazia, rivelando un interno imponente.

Il castello, pur essendo modesto, è intriso di storia e magia. Arredi medievali si fondono con dettagli incantevoli, e il calore di un camino ardente abbraccia l'aria. Un'atmosfera di antica nobiltà permea ogni stanza, e il suono dei nostri passi risuona nei corridoi intrisi di segreti e misteri.

"Merlino" esclama una voce stridula, poi alzando lo sguardo verso l'alto soffitto vedo un gufo marrone planare sul braccio di Myrddin "Chi è questa ragazza" chiede scrutandomi con disprezzo. "Sono Daphne" mi presento mentre Emyris mi rimette coi piedi per terra. "Sii gentile, Anacleto" lo riprende Emyris "È mia ospite".

Emyris mi conduce attraverso il castello, mostrandomi le diverse stanze e biblioteche ricche di antichi tomi e pergamene. Emyris, con un sorriso di comprensione, aggiunge: "Anacleto può sembrare burbero, ma è un amico leale. Vieni, ti mostro la tua camera" mi sorride mentre Anacleto vola via. La luce delle candele danzanti disegna ombre suggestive sulle pietre e sui tappeti consumati dal tempo. Il nostro cammino ci porta in una stanza affacciata su un giardino segreto, dove la luce lunare filtra attraverso le tende di velluto. "Questa sarà la tua dimora qui," annuncia Emyris, aprendo la porta con un gesto gentile. La stanza è accogliente, con arredi medievali e dettagli magici. Il letto imponente sembra un luogo dove sogni e incantesimi si intrecciano. "Se hai bisogno di qualcosa, sarò nelle stanze adiacenti," dice Emyris. "Buona notte, Daphne."

Le pareti, dipinte di un tono profondo di blu notte, catturano l'essenza misteriosa della notte stellata. Il soffitto a volta, sormontato da travi in legno scuro, conferisce un tocco di antichità e calore. Un imponente letto a baldacchino, drappeggiato con tessuti blu scuro e argento, si trova al centro della stanza. Gli intarsi sul legno ricordano antiche leggende, come se la struttura stessa raccontasse storie di eroi e fate. Il letto è arricchito da cuscini morbidi, dai colori che richiamano le sfumature della notte.

Un tappeto tessuto a mano, con intricati motivi blu e argento, adorna il pavimento di legno. Ai lati del letto, comodini in legno intarsiato reggono lampade che emanano una luce morbida, creando un'atmosfera suggestiva. Sulle pareti, si trovano arazzi raffiguranti storie mitiche, illuminati da candele sparse che aggiungono ulteriore magia alla stanza. Un piccolo tavolo da scrivania con un inchiostro e una penna attende in un angolo, invitando a immortalare pensieri e sogni notturni.

Infine, una finestra a bovindo rivela un panorama sul giardino segreto, dove la luce della luna filtra attraverso le tende di velluto blu, donando alla stanza un tocco di incanto notturno. La camera, una miscela di eleganza medievale e magia sottolineata dal colore blu avvolgente, diventa il rifugio ideale per chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in sogni avvolti dalla magia.

Mentre mi abbandono al morbido abbraccio del materasso, magicamente il mantello si trasforma in delicati vestiti da notte. Il tessuto leggero accarezza la pelle, creando una sensazione di comfort. La luce fioca di una candela crea un'atmosfera rilassante nella stanza, mentre il dolce suono della notte si fa sentire attraverso la finestra socchiusa. Chiudo gli occhi, gradualmente il sonno mi avvolge come un morbido mantello, mentre la mia testa pensa a Seraphina.

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