45. Gemelli

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ante diem VIII Kalendas Aprilis 150 d.C

Nelle notti romane, tra il fruscio delle foglie e le antiche rovine, la nostra relazione si sviluppa in una intricata trama di passioni e legami. Lucio Vero, Annia Aurelia e io ci immergiamo in un amore che sfida le convenzioni, intrecciando i nostri destini come le strade della Città Eterna.

Le camere segrete dei palazzi diventano il rifugio delle nostre emozioni intrecciate, e le fiamme della passione ardono come l'antico fuoco di Vesta. La nostra triade amorosa, come un capolavoro segreto scolpito nelle pietre di Roma, si fa strada attraverso il labirinto delle emozioni.

Nei momenti più silenziosi, i sussurri delle promesse e dei desideri si fondono, creando una sinfonia d'amore che risuona tra le colonne dell'antica metropoli. La nostra storia, intrecciata tra i segreti dei giardini e gli affreschi delle dimore imperiali, è una danza avvincente di cuori condivisi.

Mentre il tempo scorre come il fiume Tevere, il nostro legame continua a crescere, sfidando il destino con la forza di un impero. Sotto il cielo stellato di Roma, Lucio e io ci avviciniamo ad Annia. La sua presenza è un'armonia di dolcezza e forza, e le nostre labbra si cercano in un bacio che intreccia i fili dei nostri cuori. Le stelle sopra di noi sembrano illuminare il nostro incontro, creando un momento unico tra di noi.

Il bacio è una fusione di passioni e affetti, come se il destino avesse intessuto i nostri destini in un racconto di amore e comprensione reciproca. L'aria nei giardini antichi è carica di un'energia vibrante, testimone di una triade che sfida le convenzioni e si concede alla bellezza della connessione umana.

Nella camera del principe Annia mi spoglia, le sue mani esplorano il mio corpo di fronte al gemello che guarda con desiderio i corpi di entrambe. Mi metto a cavalcioni sopra di lui, mentre la gemella prende il suo membro in mano per metterlo dentro di me. Fa sdraiare Lucio tra le sue gambe aperte, e mentre mi sdraio su di lui per far unire le mie labbra a quelle di Annia il suo gemello succhia i miei seni come fa un neonato che viene allattato.

I nostri respiri affannati si intrecciano finendo stanchi, tutti e tre nudi sul letto, Lucio ci stringe entrambe tra le sue braccia lasciandoci addormentare sul suo petto caldo.

Mi ritrovo tra il sonno e la veglia, avvolta dalle lenzuola di un letto che racconta la storia di passioni intrecciate. Lucio e Annia dormono placidamente ai miei lati, e il calore dei loro corpi è il rifugio di cui avevo bisogno.

L'alba inizia a tingere il cielo di sfumature delicate, come un quadro in cui ogni pennellata racconta il nostro intreccio di emozioni. Mi chiedo quale destino ci riserverà, quale leggenda scriveremo sotto il cielo di Roma, nel mezzo delle rovine di un impero che ha conosciuto gloria e decadenza.

Le prime luci dell'alba filtrano attraverso le finestre, e il risveglio è graduale come la luce che si diffonde nell'oscurità. Lucio e Annia si svegliano lentamente, i loro occhi si aprono al nuovo giorno. I sorrisi complici e gli sguardi intrecciati narrano una storia senza parole, un intimo riconoscimento delle passioni condivise.

"Buongiorno principesse," sbaglia Lucio con un sorriso giocoso, stringendoci entrambe tra le sue braccia. Annia, con dolcezza nei suoi occhi, unisce le nostre labbra, poi si piega sul membro del gemello che prende in bocca e succhia. Vedo il piacere negli occhi di Lucio, Annia torna sulle mie labbra e poi io faccio lo stesso che ha fatto lei, mentre i miei capelli sono stretti tra le sue mani che mi tengono incollata a lui, poi molla la presa e le mie labbra sporche tornano sulle sue, poi le sue sul mio seno e di nuovo dal fratello che dividiamo.

Mentre gli orgasmi riempiono la stanza, Annia inizia a tremare. La sua voce, precedentemente carica di passione, si trasforma in un sospiro affannato. "Lucio... Daphne..." mormora, cercando di ritrovare il fiato. Gli occhi di Annia si annebbiano, e il suo corpo perde lentamente la consapevolezza. "Mi sento... debole," sussurra, prima di cedere alle forze che la spingono verso un breve stato di incoscienza. Lucio, impaurito, mi guarda con occhi preoccupati. "Dobbiamo chiamare i medici. Mia sorella ha bisogno di aiuto."

Panico si diffonde nella stanza, e con una rapidità frenetica, Lucio chiama i servitori per chiamare i medici di corte. Mentre attendiamo ansiosamente, cerco di stabilizzare Annia, posizionandola con delicatezza sul letto e cercando di rianimarla.

"Annia, reagisci," sussurro con voce preoccupata, cercando di farla riprendere alla coscienza. Lucio, con sguardo ansioso, tiene la mano di sua moglie. "Per tutti i numi, Annia, stai con noi."

I medici arrivano precipitosamente, analizzando la situazione con occhi professionali. Mi ritiro leggermente, dando spazio al loro intervento. "Cos'è successo?" chiede uno dei medici, rivolgendosi a Lucio. "E' collassata improvvisamente dopo..." Lucio esita, guardandomi, poi continua, "dopo un momento intenso."

I medici iniziano a esaminare Annia con attenzione, cercando di stabilire la causa del suo improvviso malore. Mentre la tensione cresce nella stanza, speriamo in silenzio che Annia si riprenda da questo momento di vulnerabilità.

Lucio stringe la mano di Annia, incapace di trattenere le lacrime. "No... non può essere vero," sussurra con voce spezzata. Mi avvicino, posando una mano sulla sua spalla in un gesto di impotente compassione. "Lucio, la perdita è insopportabile. Siamo qui per te, per affrontare insieme questo dolore."

Lucio alza gli occhi umidi, il suo sguardo perso tra la disperazione e l'incredulità. "Daphne, tutto è sfumato così rapidamente. Avevamo appena iniziato a costruire qualcosa di speciale."

La tristezza avvolge la stanza come un velo, mentre l'eco della passione condivisa si scontra con la fredda realtà della morte. La vita di Annia si è spezzata, e noi rimaniamo intrappolati in una rete di emozioni complesse e struggenti.

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