Quando apro gli occhi, mi trovo avvolta dalla luce dorata che filtra attraverso le finestre della dimora divina. Il morbido tepore del letto mi culla ancora, mentre mi sveglio lentamente dalla quiete del sonno. Alzo lo sguardo e osservo il soffitto decorato con motivi celestiali, le pareti adornate da opere d'arte che raccontano storie antiche di eroi e dee.
Accanto al letto, trovo una tavola imbandita con frutta fresca e dolci profumati, un invito al piacere dei sensi e al godimento della vita. Mi alzo lentamente, sentendo la morbidezza del tappeto sotto i piedi, e mi avvicino alla finestra per ammirare il panorama mozzafiato che si estende di fronte a me.
Mentre mi perdo nella bellezza del paesaggio, sento una presenza familiare avvicinarsi da dietro. "Buongiorno, mia cara Daphne," sussurra Afrodite con una voce dolce e rassicurante, avvolgendomi con le sue braccia divine. "Spero che tu abbia riposato bene." La sua presenza mi riempie di calma e serenità, cancellando ogni traccia di preoccupazione dalla mia mente.
"Sì, madre," rispondo con gratitudine, "il mio sonno è stato tranquillo e rigenerante." Mi volto verso di lei, incontrando il suo sguardo amorevole e affettuoso.
Attraversiamo i corridoi adornati di arte e decorazioni divine, le nostre voci risuonano in armonia con il dolce canto degli uccelli che popolano i giardini circostanti. Afrodite mi guida con grazia attraverso gli splendidi vialetti alberati, le cui foglie danzano al ritmo della brezza leggera.
"Questo luogo è un paradiso terreno, madre," osservo con ammirazione mentre ammiro la bellezza dei giardini "Ma mi manca il mondo degli uomini, con le sue sfide e le sue gioie, la sua varietà e la sua complessità."
Afrodite mi guarda con compassione, comprendendo il mio desiderio di ritornare tra gli uomini. "Capisco il tuo desiderio, ma ricorda che sei qui per una ragione," mi ricorda con gentilezza. "Sei al sicuro qui con me, lontana dalle lotte e dai pericoli del mondo mortale."
"Lo so, madre," ammetto con gratitudine. "Ma sento che devo fare qualcosa, che devo tornare al mio destino umano."
Afrodite mi abbraccia con tenerezza. "Ti sosterrò sempre, qualunque sia la tua scelta, mia cara Daphne. Vai da Eros, lui ti aiuterà a rinserri in società" afferma. "Rinserimi? Sono sposata" affermo non capendo le sue parole. "Il tempo scorre diversamente nei cieli. Dove a te sembrano essere passati solo tre giorni sulla terra sono passati anni"
"Anni..." sussurro con sgomento, mentre mi rendo conto della portata del divario temporale tra il mondo umano e quello divino. "Cosa è successo a mio marito?" chiedo con voce tremante, il cuore afflitto dalla paura dell'ignoto. Afrodite mi stringe con dolcezza, trasmettendomi il suo sostegno e la sua compassione. "La sua anima è nell'Ade, ma non sei sola," mi assicura con fermezza. "Eros saprà guidarti nel tuo ritorno tra gli uomini".
Arrivata davanti alla dimora di Eros, respiro profondamente per calmare i miei nervi. Con passo deciso, bacio la soglia e entro, pronta ad affrontare ciò che il futuro ha in serbo per me. "Eros?" chiamo con voce ferma. "Daphne, cara sorella," mi accoglie Eros con un sorriso caloroso, ma posso percepire la tensione nel suo sguardo. "Ho sentito che desideri parlarmi di qualcosa di importante,"
"Desidero tornare nel mondo degli uomini" dico con voce ferma, cercando di mantenere la calma nonostante il mio cuore batta forte nel petto. Mio fratello mi guarda a lungo, valutando le mie parole con attenzione. Alla fine, annuisce con un sospiro. "Farò ciò che posso per aiutarti, ma devi essere consapevole delle conseguenze delle tue azioni."
Eros mi conduce attraverso i corridoi della dimora divina, il suo passo leggero e sicuro mentre ci dirigiamo verso una stanza appartata. Le pareti sono adornate con delicati motivi floreali, il pavimento coperto da morbidi tappeti che accolgono i miei passi con gentilezza.Entriamo in una stanza ampia e luminosa, dominata da un grande letto ornato con drappi di seta e cuscini soffici. Mi avvicino al letto, osservando attentamente le sue caratteristiche. Mi volto verso Eros, il mio cuore pieno di gratitudine. "Grazie, Eros," dico con sincerità, "per tutto ciò che stai facendo per me."Il mio fratello mi sorride con affetto, i suoi occhi luminosi di comprensione e compassione. "È il minimo che posso fare per te, sorella," risponde con calma. "Ora, scegli il letto dove desideri risvegliarti come moglie."
Mi avvicino ai letti con curiosità, esaminandoli uno per uno con attenzione. Ogni letto ha il suo fascino unico, con drappi di seta colorata e ricami dorati che aggiungono un tocco di eleganza e raffinatezza. Dopo un momento di riflessione, mi avvicino a un letto particolarmente invitante, con drappi di seta blu e cuscini soffici che sembrano promettere comfort e protezione. "Questo," annuncio con decisione, "è il letto che scelgo." Il mio cuore batte forte nell'attesa del mio futuro matrimonio divino che mi allontanerà di nuovo dalla mia famiglia. "Sono certo che ti troverai confortevole qui."
Mi volto verso di lui con un sorriso timido, sentendo il cuore battere con un mix di eccitazione e nervosismo. "Grazie, fratello," rispondo con gratitudine, cercando di nascondere la mia emozione di fronte al dio dell'amore.Eros mi afferra delicatamente la mano, trasmettendomi una sensazione di calma e sicurezza. Con un gesto leggero, mi guida a sdraiarmi sul letto scelto, preparandomi per il mio risveglio come moglie di qualche sconosciuto.
Mentre mi abbandono al sonno, sento un senso di calma pervadermi, come se il peso delle mie preoccupazioni si allentasse lentamente. Le immagini dei miei cari mi accompagnano nei miei sogni, offrendomi conforto e sostegno mentre mi preparo ad affrontare il mio destino.Nel buio rassicurante del sonno, mi immergo in un mondo di visioni e ricordi, vagando attraverso paesaggi familiari e incontri significativi. Le voci dei miei genitori risuonano dolcemente nelle mie orecchie, mentre mi incoraggiano a seguire il mio cuore e a non temere ciò che il futuro potrebbe portare.All'improvviso, una luce intensa mi avvolge, rischiarando il mio sonno con la sua luminosità. Mi sento sollevare da una mano gentile e accogliente, guidata da una forza invisibile che mi conduce verso la veglia. Con un sospiro leggero, apro gli occhi, ritrovandomi nel calore della realtà, pronta ad affrontare ciò che mi attende come sposa di un mortale sconosciuto.
15 settembre 1615d.C
Quando apro gli occhi, la luce del mattino filtra attraverso le pesanti tende di velluto, illuminando delicatamente la sontuosa camera in cui mi trovo. Le pareti sono decorate con affreschi raffinati e mobili sontuosi.Mi sollevo leggermente dal morbido letto, sentendo il freddo marmo sotto i miei piedi scalzi. Un senso di confusione mi assale mentre cerco di ricordare come sia finita qui, in questo luogo lontano e sconosciuto. Con uno sguardo incerto intorno alla camera, cerco indizi che possano aiutarmi a comprendere la mia situazione. Tuttavia, ogni dettaglio sembra familiare eppure estraneo allo stesso tempo, come se fossi stata trasportata in un'altra epoca e in un altro mondo.Mi alzo lentamente dal letto, sentendo una leggera vertigine mentre il mio corpo si abitua alla mia nuova realtà. Una sensazione di ansia si insinua nel mio petto mentre mi preparo ad affrontare l'ignoto che mi attende al di là delle porte di questa sontuosa camera. Mentre esploro la camera con occhi curiosi, una cameriera entra silenziosamente, portando con sé una vassoio di frutta fresca e una brocca d'acqua profumata. "Buongiorno, my lady," mi saluta con un sorriso gentile, come se fossi sempre stata una presenza familiare in questa dimora. "Buongiorno," rispondo con un sorriso forzato, cercando di nascondere la mia confusione di fronte a questa apparente normalità. La cameriera mi porge gentilmente la brocca d'acqua profumata. "Lords e ladies attendono la sua presenza a colazione," mi informa con tono rispettoso. "Sono certa che il signor Darcy sarà felice di vederla."
"Mio marito?" chiedo, cercando di nascondere la mia sorpresa. La cameriera annuisce con un sorriso complice. "Sì, my lady. Il signor Darcy si è mostrato ansioso di rivedervi dopo la vostra assenza ieri sera."
Con un nodo alla gola, accetto l'invito a colazione e mi siedo al tavolo imbandito, cercando di mantenere la compostezza di fronte a questa realtà che sembra così irreale. Durante la colazione, Lord Darcy si avvicina con un sorriso affabile, la sua voce cordiale mentre mi accoglie come se fossimo vecchi amici. "Lady Daphne, finalmente siete tornata," esclama con una nota di gioia nel tono. "Sono così felice di rivedervi dopo la vostra breve assenza."
Rispondo con un sorriso teso, nascondendo la mia confusione dietro una cortese risposta. "Grazie, signor Darcy. È un piacere essere di nuovo qui."
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La storia infinita
FanficDaphne, figlia di Apollo e Afrodite, sarà costretta a vagare nelle epoche, fino a trovare il suo posto in società (se avete letto "Amore Proibito" questa storia parla della stessa Daphne)