17. Nipote

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ante diem XIII Kalendas Septembres 724 a.U.C.

Roma si trasforma, mentre la politica e la società subiscono una metamorfosi tumultuosa. Nel corso di questi anni, ho cercato di adattarmi al mio ruolo di moglie di Lucius, cercando di trovare il mio posto in una città che continua a evolversi.

Lucius ha consolidato la sua posizione politica, ma la nostra relazione è rimasta segnata dalla mancanza di eredi.  "Daphne, la nostra famiglia ha bisogno di un erede. È la nostra responsabilità," afferma Lucius con un tono di preoccupazione. "Non è colpa mia se non rimango incita!" esclamo per difendermi "Ho già avuto figli, in Egitto".

Cleopatra, sebbene distante, è rimasta una presenza costante nei miei pensieri. La mancanza della mia vera famiglia si fa sentire, ogni notte.

Una fredda notte, tornando dal tempio, un messaggero mi ferma "Daphne," annuncia con cautela, "ho cattive notizie dall'Egitto. Cleopatra, la regina, è stata trovata morta assieme a Marco Antonio." Il mio cuore si ferma per un istante alla notizia, e una fredda ondata di tristezza mi attraversa. "Come è accaduto?" chiedo al messaggero. "Le circostanze esatte non sono chiare, ma si dice che Cleopatra e Marco Antonio si siano tolti la vita." Il suo tono riflette il rispetto per la tragedia, ma anche la difficoltà nel condividere una notizia così dolorosa.

Il mio sguardo si perde nell'oscurità della notte, mentre cerco di elaborare la crudele realtà della perdita di Cleopatra, "Per favore, andate via, ho bisogno di stare sola," rispondo al messaggero, mentre la tristezza si insinua nelle pieghe del mio cuore. "Mi dispiace, Daphne. Cleopatra è stata una grande regina," aggiunge con un tono di cordoglio sincero.

Rientro nella mia dimora, il cuore pesante di dolore. Lucius, vedendo la mia espressione, si avvicina con preoccupazione. "Cosa è successo?" chiede, la sua voce carica di apprensione. "Cleopatra è morta," rispondo, cercando di trattenere le lacrime. Lucius mi avvolge in un abbraccio consolatorio, stringe il mio corpo tra le sue braccia, cercando di offrire conforto in questo momento di lutto. "Mi dispiace per la tua perdita," sussurra con sincerità. Gli sguardi tra di noi comunicano una comprensione silenziosa del significato di Cleopatra per me, una parte della mia vita che se ne va.

La notte si stende cupa intorno a noi, e la mia mente è pervasa dai ricordi di momenti trascorsi con Cleopatra. "Era più di una regina per me," confesso a Lucius. "Era mia nipote, l'unico legame con il mio passato." singhiozzo restando tra le sue braccia "Ti prego lasciami partire, lasciami vederla un'ultima volta". Lucius mi tiene con tenerezza, percependo il mio dolore. "Daphne, capisco il tuo dolore, ma non puoi partire ora. La situazione a Roma è instabile, e la tua presenza qui è importante. Sarebbe troppo rischioso. "Siamo in tempo di guerra e instabilità politica. Non posso permettere che tu ti metta in pericolo," aggiunge con fermezza.

Nel buio della notte, il mio cuore guida le mie azioni. Sfuggo alla dimora di nascosto, ignorando le preoccupazioni di Lucius. Guidata dalla disperazione e dal bisogno di dare un ultimo addio a Cleopatra, mi dirigo furtivamente verso il porto. Trovo una nave diretta verso l'Egitto e, con il cuore colmo di dolore, mi imbarco senza destare sospetti. Mentre la nave solca le acque notturne, la brezza salata mi accarezza il viso, portando con sé il ricordo di Cleopatra.

La nave giunge finalmente alle coste dell'Egitto, e il profumo dell'aria familiare mi avvolge mentre sbarco. L'accoglienza del caldo sole e il paesaggio familiare mi riportano a casa.

Mi avvio con passo solenne verso la dimora funebre dove Cleopatra riposa in eterno. La processione è carica di tristezza e risona del lutto di tutto il popolo. Gli ululati delle donne riempiono l'aria mentre la regina viene onorata con cerimonie funebri degne della sua grandezza.

Davanti al sarcofago di Cleopatra, pongo un mazzo di fiori, "Sarei dovuta venire prima" singhiozzo. Le lacrime sgorgano liberamente mentre pronuncio quelle parole di rimpianto. Mi inchino con rispetto davanti al sarcofago.

I presenti, consapevoli del mio dolore, rispettano il mio momento di addio. Il profumo dei fiori riempie l'aria, mescolandosi con il lutto della cerimonia. Cleopatra, la mia nipote, regina d'Egitto, giace qui immobile, e la consapevolezza della sua assenza si fa sentire in modo acuto.

Mi ritiro nella dimora d'egitto, nel silenzio il lutto pesa sulle giornate. La perdita di Cleopatra ha lasciato un vuoto profondo nel mio cuore. Le usanze e le tradizioni dell'Egitto mi avvolgono, diventando un faro di stabilità in un periodo di incertezza. Mentre il sole sorge e tramonta sulle terre dell'Egitto, trovo rifugio nel palazzo. La memoria di Cleopatra vive tra i racconti e le leggende, e io, la sua trisavola, cerco di onorare il suo spirito.

ante diem VIII Idus Decembres 30 a.C

Mentre mi trovo nei giardini della dimora, un emissario romano si presenta. Il suo volto è serio, riflettendo l'importanza della sua missione. "Daphne, Lucius ti ha inviato questa lettera. È urgente," annuncia, consegnandomi un papiro sigillato. Con una certa trepidazione, rompo il sigillo e leggo le parole di Lucius.

<Cara Daphne,
è da giorni che ti cerco, e dovevo immaginarlo che fossi tornata in Egitto. Ti prego di tornare, ho bisogno di te,
il tuo Lucius>

Annuisco leggendo la lettera "Datemi il tempo di preparare le mie cose" affermo. Mi imbarco con lo sconosciuto in viaggio per Roma.

A bordo della nave, il mare sotto di me racconta storie di viaggi e avventure. La brezza salmastra si intreccia con i miei pensieri, mentre osservo il profilo dell'Egitto sfumare all'orizzonte. Le onde mi cullano, quasi a volermi donare una sorta di conforto in questo momento di transizione.

Il viaggio è un lungo susseguirsi di riflessioni sulla vita che ho lasciato e su ciò che mi attende a Roma. Mentre la nave solca le acque, i giorni passano tra il dolce cullare del mare e il ronzio dei pensieri che accompagnano ogni miglio percorso. Attraverso la cabina illuminata dalla luce del sole, cerco di intravedere il destino che mi attende al ritorno nella Città Eterna.

Sbarco con grazia, salutando il capitano e ringraziando per il viaggio. L'aria di Roma avvolge i miei sensi, portando con sé i ricordi dell'Egitto.

La dimora di Lucius mi attende, salgo sulla carrozza. "Daphne," Lucius alza lo sguardo dal documento, rivelando un misto di sorpresa e gioia nei suoi occhi. "Finalmente sei tornata. Ho cercato ovunque."

"Mi dispiace per la mia partenza improvvisa, Lucius," rispondo, cercando il suo sguardo. "Le notizie dalla morte di Cleopatra mi hanno sconvolta." Lucius si alza dal suo scranno, avvicinandosi a me con passo deciso. "Capisco il tuo dolore, ma il tuo posto è qui a Roma con me."

"Capisco" rispondo abbassando lo sguardo "Ho bisogno di tempo." Lucius prende delicatamente la mia mano. "L'avrai." Lucius stringe la mia mano con forza. "Daphne, ti amo. Insieme possiamo superare qualsiasi sfida."

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