34. Unione

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ante diem VIII Kalendas Julias 69 d.C

Nei giorni successivi all'incoronazione, Roma si adatta al nuovo governo di Vesperiano e me.
In una serata tranquilla, Vesperiano e io ci ritroviamo nei giardini del palazzo. Le stelle illuminano il cielo notturno, creando un'atmosfera magica. "Daphne," inizia Vesperiano, il suo sguardo riflette una serietà mista a un tocco di dolcezza, "ciò che abbiamo condiviso è più grande di qualsiasi corona. Vorrei che fossi mia non solo come regina, ma anche come compagna di vita. Mi concederesti l'onore di essere mia moglie?"

Lo guardo con occhi ricolmi di emozione, un sorriso commosso dipinge il mio volto. "Vesperiano, il mio cuore ti appartiene già. Sarebbe un onore essere tua moglie." Vesperiano si inginocchia con grazia, prendendo la mia mano. "Allora, Daphne, accetteresti di diventare la mia regina, la mia compagna di vita?" chiede con un tono che rivela sia fiducia che un briciolo di timore. "Con tutto il mio cuore," rispondo, i nostri sguardi si intrecciano in un momento che trascende le formalità del potere. "Sarai il mio imperatore," dico mentre le sue labbra incontrano le mie, suggellando il nostro impegno con un bacio appassionato.

ante diem I Nonas Septembres 69 d.C

Mentre mi preparo per il matrimonio, Venere, la dea dell'amore e mia madre, entra nella stanza. La sua presenza è avvolta da un'aura di grazia e bellezza, e le ancelle che stavano preparando la mia acconciatura e il mio vestito si ritirano rispettosamente.

Venere si avvicina con un sorriso affettuoso e mi guarda negli occhi. "Daphne, mia cara, sembrate davvero innamorati. l'amore che sta nascendo oggi è speciale, un dono dagli dèi."

Mia madre si avvicina, la sua voce è morbida come una brezza primaverile. "Mia amata figlia, il matrimonio è un legame sacro. Promettimi che amerai Vesperiano con tutta la tua essenza, così come l'amore che ho per te."

"Lo prometto, madre," rispondo con sincerità, sentendo il calore della sua presenza. Le sue mani abili si muovono con grazia mentre prepara i dettagli del mio abito, donandogli un tocco divino. "Ricorda, la forza della regina risiede nell'amore e nella compassione, non solo nel potere politico. Sii la guida che Roma merita, ma non dimenticare mai il cuore che ti ha portato qui." Le sue parole mi avvolgono come un abbraccio, infondendo sicurezza nel mio spirito.

L'abito scivola dolcemente sul mio corpo, un tessuto prezioso adornato da ricami d'argento che raffigurano simboli di amore e prosperità. La gonna, ampia e fluente, sfiora il pavimento con eleganza, mentre il corpetto aderente sottolinea la grazia delle forme. Una lunga coda segue i miei passi come un'ombra delicata.

I capelli, intrecciati con maestria, sono ornati da perle scintillanti e piccoli fiori bianchi che si intrecciano con le ciocche fluide. L'acconciatura è un equilibrio tra la regalità di una regina e la purezza di una sposa. Sotto la maestosa corona d'oro, il mio volto riflette un misto di emozioni, un sorriso leggero che trasmette la felicità di un nuovo inizio.

Nel giardino del palazzo, un altare è allestito con fiori e drappi di seta, pronti a testimoniare il nostro legame davanti agli dèi e a Roma.

La melodia di una dolce arpa risuona nell'aria mentre cammino lungo il corridoio, guidata dal braccio di mia madre. Vesperiano, impeccabile nel suo abito regale, mi attende all'altare con uno sguardo che fonde amore e rispetto.

Gli ospiti, nobili e cittadini, si ergono in silenzio per osservare il nostro ingresso. Le parole del sacerdote riempiono l'aria, evocando benedizioni e auspici divini. Con ogni passo, sento il mio cuore battere in armonia con quello di Vesperiano, unendoci in un legame indissolubile.

Il sacerdote, con voce solenne, pronuncia le sue benedizioni, "Daphne e Vesperiano, oggi siete qui per giurare amore eterno e fedeltà. Che gli dèi veglino sulla vostra unione, illuminando il vostro cammino con amore e prosperità." I suoi occhi riflettono la sacralità del momento, e mentre continua con le parole antiche, si crea un'atmosfera di solennità. "Che questo matrimonio sia un faro di luce per voi e per la città di Roma. Possiate affrontare insieme le tempeste e godere insieme dei giorni di serenità. "

Mia madre, con occhi colmi di affetto, mi porge l'anello. "Questo anello rappresenta l'eternità del vostro amore. Che possa brillare come una stella guida nei momenti bui e risplendere nelle vittorie."

Vesperiano prende l'anello con gesto solenne, "Con questo anello, prometto il mio amore eterno." Il suo sguardo incrocia il mio, comunicando un impegno che va al di là delle parole. Il sacerdote continua la cerimonia con serietà, "Daphne e Vesperiano, che la vostra unione sia forte quanto le colonne che sorreggono Roma, e che la vostra fede reciproca sia eterna."

Concludiamo la cerimonia con un bacio appassionato, unendo le nostre anime di fronte agli dèi e alla città. Gli applausi e le acclamazioni degli ospiti risuonano nel giardino, creando un'atmosfera di gioia e festa.

E così, mentre il sole scompare all'orizzonte, inizio il mio viaggio come regina e moglie, accanto a Vesperiano. La nostra storia è intrecciata con il destino di Roma, e insieme ci prepariamo ad affrontare le sfide e i trionfi che ci attendono. Mentre gli ospiti applaudono e le campane della città suonano festosamente, sento la certezza di un futuro condiviso con l'uomo che amo. E così, mentre il sole scivola dietro l'orizzonte, inizio il mio viaggio come regina e moglie, pronta a affrontare ogni sfida accanto a Vesperiano.

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