ante diem XVII Kalendas Februarias 727 a.U.C.
Il sole, con i suoi raggi mattutini, bacia la città di Roma, illuminando il fiume Tevere e i templi antichi. È da un'anno che sono vedova. Mi ritrovo spesso a passeggiare tra i giardini, dove la brezza leggera sembra sussurrare segreti di giorni passati. Le stagioni si sono alternate, ma il mio cuore rimane ancorato a un passato che sfugge, come l'acqua tra le dita.
Mentre il sole raggiunge il suo apice nel cielo di Roma, una tensione palpabile avvolge la città. Oggi, Ottaviano, il giovane erede di Cesare, diventa imperatore di Roma.
Il Foro Romano si anima di attività frenetica, con cittadini che discutono animatamente e legionari che si preparano a rendere omaggio al loro nuovo leader. La mia dimora, pur immersa nel lutto, non è immune dall'eco di questo cambiamento.
Indosso una tunica nera che scorre leggera sul mio corpo, i fili d'oro ricamati con maestria raffigurano simboli di cambiamento e continuità. Il mio collo è adornato da perle scintillanti, dono di Cleopatra. I capelli, intrecciati con grazia, sono ornati da spilloni d'argento.
Mi avvio verso la carrozza che mi condurrà al Foro Romano. Ottaviano, quel bambino che ho visto crescere, è ora l'imperatore di Roma. La carrozza procede attraverso le strade di Roma, il rumore dei caschi dei cavalli risuona come un accompagnamento solenne al mio ritorno al Foro.
Ottaviano, ora imperatore, mi attende con la maestosità di chi ha ereditato il destino di Roma.
"Sono felice che sei qui, Daphne" mi sorride Ottaviano. "Imperatore Ottaviano," rispondo con un inchino rispettoso. "Sono onorata di essere qui. Mi ricordo di quanto eri ancora un bambino" gli sorrido facendo ridere anche lui. "Mia cara Daphne, ho sentito della tua vita a Roma e delle tue esperienze," inizia Ottaviano, sorseggiando il vino. "Penso che forse dovreste pensare a un nuovo matrimonio". La sua proposta mi coglie di sorpresa, e per un momento, lo sguardo di Ottaviano e il peso delle sue parole sembrano scivolare attraverso il tempo. "Imperatore Ottaviano, la mia vita ha già conosciuto molte sfide e perdite. Non so se il mio cuore sia pronto per un nuovo legame." Ottaviano annuisce con comprensione, "Comprendo, Daphne. Ma preferirei saperti con qualcuno, piuttosto che sola nella domus" mi dice sorridendo. "La tua gentilezza è apprezzata, Imperatore," rispondo con gratitudine.ante diem XVI Kalendas Februarias 727 a.U.C.
Inizia a circolare la voce tra le famiglie nobili di Roma che Ottaviano desidera vedermi sposata. Mentre la notizia si diffonde, uomini di rango e reputazione iniziano a presentarsi, desiderosi di conquistare il cuore di una donna che ha conosciuto trionfi e tragedie.
Tra i numerosi pretendenti, uno spicca: Marcus, un uomo di notevole intelligenza e gentilezza, le cui maniere raffinate e occhi che raccontano storie fanno breccia nel mio cuore.
Nel susseguirsi dei giorni, ci incontriamo tra le antiche rovine, "Daphne, ogni giorno passato in tua compagnia è un tesoro," confessa con un sorriso sincero. I suoi occhi azzurri, profondi come il cielo sereno, narrano storie di avventure e saggezza. Io sorrido, rispondendo con calore, "Anch'io sono grata di averti al mio fianco, Marcus"
Marcus mi stringe delicatamente la mano, i suoi occhi azzurri riflettono la luce delle cielo. Sotto il chiarore della luna, Marcus si inginocchia e, con un anello scintillante tra le mani, si rivolge a me. "Daphne," pronuncia con voce tenera, "vuoi condividere la tua vita con me?".
Il mio cuore batte forte mentre sorrido emozionata. "Sì, Marcus. Sì, con tutto il mio cuore." La luce delle stelle sembra danzare nel riflesso dei suoi occhi azzurri mentre lui adagia l'anello al mio dito.Non appena ritorno nella domus mi reco al tempio felice. La luce delle candele danza tra le colonne del tempio mentre mi avvicino all'altare. "Madre! Madre forse l'ho trovato," proclamo con un sorriso radiante. La statua di Venere sembra sorridere gentilmente. "Daphne, mia cara figlia, parla. Chi è l'uomo che fa brillare i tuoi occhi?" mi chiede rivelandosi. "Mamma, si chiama Marcus. È un uomo straordinario, gentile e intelligente. I suoi occhi raccontano storie, è gentile." inizio a elencare. "Ho capito tesoro, ti aiuterò" mi sorride.
ante diem III Kalendas Februarias 727 a.U.C.
Mi trovo immersa nei preparativi del mio quinto matrimonio. Nonostante la mia esperienza passata, il cuore palpita di eccitazione e speranza a differenza dei precedenti.
Con la mano leggermente tremante, indosso la tunica bianca, il mio sguardo si riflette nello specchio, e cerco di nascondere la leggera ansia che si fa strada in me. L'abito da sposa è un elegante drappo di seta bianca, ricamato con fili d'argento che danzano delicatamente lungo il tessuto come stelle su un cielo sereno. Il corpetto aderente è ornato da perle lucenti, che catturano la luce come gocce di rugiada sulla rugiada. Maniche leggere e trasparenti scivolano lungo le braccia, aggiungendo un tocco di leggiadria alla mia figura. Una lunga coda si estende dietro di me. "Sei bellissima, anche questa volta" sento dire a mia madre anche se non la vedo. Sorrido, "Grazie" sussurro sperando che lei mi possa sentire.
La cerimonia si svolge in un antico tempio di Roma, dove il richiamo degli dèi sembra avvolgere ogni pietra. Marcus, il mio futuro marito, attende all'altare con uno sguardo affettuoso. I flauti iniziano a intonare una melodia dolce, annunciando l'inizio di questo importante rituale. Cammino lentamente lungo l'ampio corridoio del tempio, gli occhi fissi su Marcus. Le fiamme dei lumini danzano, creando un'atmosfera di calda solennità. Le rughe delle toge dei sacerdoti sembrano riverberare la lunga storia di questa antica tradizione.
Quando raggiungo Marcus, uno sguardo di complicità passa tra di noi. Il sacerdote inizia a pronunciare le sacre parole, mentre la luce dorata filtra dalle finestre antiche. Marcus prende la mia mano, e il suo tocco è una promessa di sostegno e amore. "Marcus, prendi Daphne come tua legittima sposa?" chiede il sacerdote. "Sì, lo giuro," risponde Marcus con fermezza, gli occhi ancorati ai miei. E così, davanti agli dèi e alla testimonianza degli astanti, ci uniamo in matrimonio.
Il profumo dell'incenso e il calore delle fiamme dei lumini creano un'aura magica intorno a noi, mentre i nostri cuori battono all'unisono, pronti ad affrontare insieme il cammino della vita.
"Sono felice che hai trovato marito" mi sorride l'imperatore. "Ti ringrazio, Augusto. Marcus è un uomo gentile, e mi fa sentire apprezzata," rispondo con gratitudine. "Spero che questa nuova fase della tua vita ti porti serenità e gioia," afferma Augusto con un sorriso sincero.
La carrozza, ornata di ghirlande floreali, ci conduce attraverso un paesaggio pittoresco fino a raggiungere la nuova villa, un rifugio circondato da ulivi e vigneti. La luce dorata del tramonto bacia le mura di pietra, conferendo un'atmosfera di intimità e calore.
La nuova dimora si erge con eleganza, con giardini curati e un viale alberato che accoglie i visitatori. L'aria fresca e profumata del luogo suggerisce tranquillità e serenità. Entrando, la villa rivela interni arredati con gusto, con mobili pregiati e dettagli ricercati che creano un ambiente accogliente e raffinato.
Nella quiete della nuova villa, Marcus e io condividiamo la nostra prima notte insieme. La luna bacia il cielo, e la luce delicata filtra attraverso le tende mentre il tepore della nostra unione crea un'atmosfera di intimità e amore. Marcus entra dentro di me con delicatezza a differenza dei precedenti. Mi bacia dolcemente mentre spinge "Ti amo" mi sussurra quando arriva all'apice del piacere. "Ti amo anch'io".
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La storia infinita
ФанфикDaphne, figlia di Apollo e Afrodite, sarà costretta a vagare nelle epoche, fino a trovare il suo posto in società (se avete letto "Amore Proibito" questa storia parla della stessa Daphne)