27 agosto 1106 d.C
Siamo giunti a Venezia, la città delle acque e dei segreti. La nostra nave si insinua tra i canali, mentre l'architettura magnifica delle case d'epoca si specchia nell'acqua. "Ecco Venezia, un luogo ricco di meraviglie e misteri," dichiara il mercante di spezie, entrambi affascinati dall'atmosfera unica di questa città sospesa tra il sogno e la realtà.
Le sue caratteristiche vie d'acqua, attraversate da pittoresche gondole, si intrecciavano con strade lastricate e ponti adornati. Le maestose chiese e palazzi, con le loro facciate gotiche e bizantine, rispecchiavano la prosperità della Repubblica di Venezia. I colori delle facciate e la maestria architettonica creavano un'atmosfera senza tempo.
Mi immergo nelle affascinanti strade di Venezia, tra le merci scambiate nei mercati, i richiami degli artigiani e la vivace miscela di culture provenienti da ogni angolo del mondo. Mentre esploro le strade di Venezia, mi imbatto in una figura imponente. "Chi siete voi, viaggiatrice?" chiede con uno sguardo scrutatore. "Sono Daphne," rispondo con rispetto. L'uomo mi osserva con curiosità, "Doge, felice di vederla qui" sorride Farid. "Quanto costa la ragazza?" gli chiede il Doge. La mia faccia si irrigidisce "Non sono una merce" affermo prima che Farid risponda. "Un'equipaggio intero" risponde Farid. "Che stai facendo gli chiedo a voce bassa. "La compro" sorride il Doge scrutandomi con desiderio. Il mio cuore accelera mentre il Doge di Venezia, Ordelafo Faliero, con uno sguardo avido, sembra considerare l'idea di possedermi. "Farid, tu hai capito male," dico con fermezza, "non sono in vendita. Sono qui per esplorare e conoscere, non per diventare proprietà di qualcuno." Farid si guarda intorno nervosamente, "Gli affari sono affari, Daphne" afferma. "Viaggiatrice, qui le leggi sono diverse. Potreste trovare conveniente accettare la mia offerta," afferma con un sorriso sprezzante. La situazione si fa tesa, e mi chiedo come potrò sfuggire a questa inaspettata minaccia.
Mi trovo costretta a seguire Farid mentre ci dirigiamo verso la sontuosa dimora del Doge, Ordelafo Faliero. La mia mente è tumultuosa di pensieri, cercando una via d'uscita da questa prigionia imposta dalla potente figura di Venezia. All'entrata della dimora, la maestosità degli interni mi avvolge, ma la sensazione di prigionia persiste. All'interno del palazzo del Doge, mi trovo in una lussuosa prigione dorata. Le pareti ornate e i mobili opulenti contrastano con la mia situazione di prigioniera. Ordelafo Faliero, con un sorriso compiaciuto, mi indica un angolo del palazzo che sarà la mia dimora. "Qui rimarrai finché non accetterai la realtà, Daphne," afferma con tono imperioso.
Nel cuore della notte, mentre le onde del Canal Grande sussurrano storie antiche, decido che è giunto il momento di tentare la fuga. Conosco bene le intricate vie di Venezia, un labirinto in cui ho imparato a muovermi grazie alla mia conoscenza delle terre dello stivale.
Attraverso passaggi segreti e vie secondarie, sfuggo alle grinfie del palazzo del Doge. La città dorme ancora, e cerco l'aiuto delle ombre per eludere chiunque cerchi di fermarmi. Con il cuore che batte forte, riesco a raggiungere la periferia della città, respirando il vento salmastro del mare Adriatico.
28 agosto 1106 d.C
Attraverso colline e boschi, giungo infine a una maestosa corte. La reggia si erge con eleganza, e i giardini ben curati ospitano una varietà di fiori e alberi. Mi avvicino con rispetto, sperando che questa corte possa offrirmi rifugio dalle oscure vicende del mio passato. Con un battito incerto del cuore, bussando alle possenti porte. Le porte si aprono lentamente, svelando una sala sontuosamente arredata. Una figura avvolta in abiti regali siede su un trono adornato. Alzo lo sguardo e incontro gli occhi di un sovrano maestoso. "Chi sei e quale vento ti ha portato nelle nostre terre?" chiede il sovrano con voce autorevole. "Sono Daphne, una viaggiatrice in cerca di rifugio" rispondo con rispetto facendo un lieve inchino. Il sovrano osserva con attenzione e, dopo un momento di silenzio, fa un cenno con la mano. "Se la tua intenzione è sincera, troverai rifugio e accoglienza nel nostro regno. Ma ricorda, ogni azione ha conseguenze qui come altrove."
Mi sento grata per questa inaspettata accoglienza e penso a quale nuovo capitolo si aprirà nelle mie avventure in questa corte. La serata si dipana con un banchetto sontuoso, illuminato da candele danzanti e suoni di musicisti abili. La corte è avvolta in una vibrante atmosfera di celebrazione. Mentre mi siedo tra nobili e dame, il sovrano continua a porgere domande sulla mia vita e sulle terre che ho attraversato. "Raccontaci delle tue avventure più straordinarie," chiede il sovrano con un sorriso, incitando una conversazione animata. Condivido storie di terre lontane, di incontri con personaggi eccentrici e di sfide superate. La corte ascolta con crescente interesse, e la mia presenza inizia a tessere legami con questo nuovo regno. Nel corso della serata, il sovrano fa un gesto cortese e mi invita a unirsi a una danza. Mentre i passi si intrecciano sotto l'incanto della musica, mi rendo conto che questa corte, con la sua magnificenza, potrebbe diventare un luogo di rinascita e opportunità. La notte prosegue con risate, danze e canti, e la mia mente si abbandona alle promesse di un domani incerto ma promettente in questa nuova corte.
Dopo il banchetto, mi guida attraverso i corridoi del maestoso castello fino a una dimora riservata. La mia nuova casa è un rifugio di eleganza, con arazzi finemente tessuti e mobili scolpiti. Le finestre aprono uno sguardo su giardini lussureggianti e torri maestose.
Il sovrano mi rivolge uno sguardo gentile, "Questa sarà la tua dimora qui nel nostro regno. Spero che ti troverai comoda e sicura." Ringrazio con gratitudine, consapevole che questo luogo sarà il mio rifugio in un capitolo inaspettato della mia vita. Con il cuore pieno di speranza, mi immergo nella quiete della mia nuova casa, pronta ad affrontare le sfide e ad abbracciare le opportunità che questa corte mi riserva.
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La storia infinita
FanfictionDaphne, figlia di Apollo e Afrodite, sarà costretta a vagare nelle epoche, fino a trovare il suo posto in società (se avete letto "Amore Proibito" questa storia parla della stessa Daphne)