2. Rivelazioni

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Il 17º giorno del mese di Elafebolione nell'anno 87 dell'Olimpiade

Il mattino arriva con il richiamo di un gallo lontano e la luce dell'alba si insinua delicatamente attraverso le tende della mia camera. Il canto degli uccelli si mescola al suono lontano delle attività quotidiane, creando una sinfonia che annuncia il nuovo giorno.

Il mio risveglio è accompagnato dalla freschezza della brezza mattutina. Mi siedo sul bordo del letto, sentendo il pavimento di pietra fredda sotto i piedi nudi. La stanza si riempie di una luce dorata, rivelando gli ornamenti decorativi e i dettagli eleganti delle mie cose.

Il suono di passi leggeri risuona nei corridoi mentre la casa prende vita, pronta ad affrontare un nuovo giorno.

La mia balia, Eudora, entra silenziosamente nella stanza portando una veste di lino fresco e delicato. Il tessuto leggero scorre tra le sue mani esperte mentre mi avvicino per permetterle di vestirmi. I capelli, ancor caldi dal cuscino, vengono pettinati con dolcezza, e Eudora li intreccia in una semplice ma elegante acconciatura, adornando il tutto con sottili fiori selvatici.

Il vestito, tessuto con cura, scivola sulla mia figura come un raggio di luce dorata. I motivi floreali ricamati si sposano con la leggerezza della giornata che si annuncia. Una cintura di cuoio, finemente lavorata, sottolinea la mia vita.

Mi dirigo al tavolo dove una leggera colazione è già stata preparata. Frutta fresca, pane d'orzo e miele adornano il tavolo.

Uomini e donne, sebbene possano condividere lo stesso spazio, seguono spesso l'usanza di mangiare in gruppi separati. Questa divisione è più una questione di formalità sociale che di divieto, ma riflette comunque le convenzioni sociali. Gli uomini, impegnati in discussioni politiche o militari, siedono in gruppo mentre noi donne siamo coinvolte in conversazioni più leggere e domestiche, riunendoci altrove.

Le tovaglie di lino, ornate con motivi floreali, aggiungono un tocco di eleganza al nostro ritrovo mattutino.

Accanto a me, c'è Ismene, una giovane dama di corte dai capelli scuri, "Daphne, cara, come hai trascorso la serata?" chiede, curiosa. "Come ogni sera, Ismene," rispondo con un sorriso tenue, evitando di approfondire nei dettagli dei miei pensieri e delle preoccupazioni che affollano la mia mente.

Ismene accenna un sorriso e cambia argomento. "Hai sentito parlare delle ultime novità provenienti da Corinto?" domanda, cercando di sdrammatizzare la conversazione. "Corinto?" dico, sollevando leggermente le sopracciglia. "Non ancora, cosa c'è di nuovo?"

Ismene accenna un sorriso e cambia argomento. "Hai sentito parlare delle ultime novità provenienti da Corinto?" domanda, cercando di sdrammatizzare la conversazione. "Corinto?" dico, sollevando leggermente le sopracciglia. "Non ancora, cosa c'è di nuovo?"

"Sembra che a Corinto abbiano inaugurato un nuovo tempio dedicato ad Afrodite. Dicono che la sua bellezza superi ogni immaginazione." afferma mia madre.

Il viso delle altre donne si illumina di interesse. Ariadne, una delle principesse di Sparta, interviene: "Che meraviglia! Chissà come sarà adornato questo tempio. Dovremmo fare una visita a Corinto per ammirarlo di persona."

"Ho sentito dire che a Corinto ci sono anche rinomati artigiani e mercati vivaci. Potremmo esplorare non solo il tempio, ma anche le ricchezze culturali della città," suggerisce Callista con un sorriso.

Finita la colazione, mi dirigo verso i rigogliosi giardini del palazzo, dove il profumo di fiori e la freschezza della vegetazione accolgono i miei passi. I sentieri di pietra si snodano tra aiuole curate con maestria, creando un'atmosfera serena.

Mentre cammino tra le fronde d'olivo e le aiuole di fiori colorati, lascio che il silenzio dei giardini abbracci la mia mente. I raggi del sole filtrano tra i rami, creando giochi di luce sul terreno, e gli uccelli intonano una sinfonia naturale.

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