Mahala (Ecuador)
Dylan e Brenda svoltarono nella Carrara 14 Oueste e si fermarono davanti ad una struttura di vecchia costruzione, con tende azzurre e pietra bianca che rifletteva il sole tropicale. Dylan aprì il cancello che cigolò sotto la sua spinta. Alcuni bambini stavano giocando nel cortile insieme all'educatrice Isabel.
Appena lo videro gli corsero tutti incontro gridando il suo nome con un accento latino che fece sorridere Brenda. Isabel corse ad abbracciarlo e poi chiamò Juan e Xavier che erano in cucina.
Fu una specie di festa mobile.
Dylan fece le dovute presentazioni e Brenda lo osservava mentre si muoveva sicuro dentro quella struttura. Era una specie di orfanatrofio, scuola, casa, totalmente sostenuto da Dylan, dalla sua fondazione, e dal Comune di Mahala.
Brenda strinse le mani a tutti i bambini.
Si affidò a Xavier, Juan e Dylan che salirono ai piani superiori ove vi erano le classi. C'erano quasi 90 ragazzi in quell'istituto.
I più grandi stavano facendo lezione.
Dylan decise che era meglio aspettare e non interrompere nulla mentre Brenda si guardava intorno. I pavimenti in vecchie maioliche marroni profumavano di pulito. I muri erano leggermente anneriti dal tempo.
Isabel preparò una limonata fresca e ripararono tutti in giardino sotto un palma dal cappello folto e fresco.
Dylan fu aggiornato sui nuovi ingressi, sulle spese da affrontare, sulle urgenze. Seguiva ogni cosa con attenzione, firmò un paio di carte, salutò i ragazzi più grandi.
"Perché qui?" gli chiese Brenda in un momento di solitudine tra loro.
"Questa gente, questo posto, mi hanno salvato la vita"
"Che vuoi dire?"
"Subito dopo aver lasciato Londra" si interruppe e la guardò "Subito dopo che tu mi hai lasciato o mi sono fatto cacciare, come preferisci. Sono venuto qui per farmi tutto il giorno, e non pensare a niente. Avevo deciso che la mia vita poteva scivolare tranquillamente via così. Una sera Xavier mi ha raccattato in mezzo alla strada, mezzo di qua e mezzo di là, in quella linea sottile tra il buttarsi via e lo spirito di sopravvivenza; mi ha portato nella sua casa, mi ha chiuso in camera per permettermi di resistere alle crisi di astinenza. Quando uscii da quella stanza due settimane dopo, mi ero accorto che non era una casa, ma una specie di tugurio ove Xavier e Isabel cercavano di arrangiarsi per togliere i bambini dalla strada. Quando sono uscito da quella stanza mi sono reso conto di quanto io sia infinitesimale, fortunato e borioso. Senza spina dorsale. Ho ringraziato Xavier e Isabel e sono tornato a Los Angeles. Ho pensato che tornare a casa potesse aiutarmi a superare questa morsa di dolore che mi attanaglia da anni. Ma il dolore è come schiuma, come un rigurgito che ti sale e ti avvolge. E a Los Angeles non poteva che andare peggio. Ho continuato a farmi. A pensare ad Antonia, a mio padre, ho pensato di resistere, che potesse andarmi bene."
"Hai pensato bene anche di rinnegare me"
"Le cose non sono mai come sembrano. Volevo che funzionasse con Kelly. Quale senso avrebbe avuto portarti sotto gli occhi di lei".
Brenda aveva uno sguardo di disapprovazione evidente " E poi?"
"E poi non sono riuscito a trovare pace. Ho sentito comunque l'esigenza di tornare qui, e di cercare Xavier e Isabel che mi hanno dato ciò che io non ho mai trovato in nessun altro posto".
"Cosa?"
"La gioia. La gioia delle piccole cose che ti vengono a cercare. La gioia incondizionata. Questo è diventato un posto speciale per me. Così ho deciso di aiutarli. Ho acquistato questo immobile. Assunto gli educatori. Fatto la convenzione con il comune. Accolto bambini. Guardati intorno Brenda, vedi Bmw? Vedi case lussuose? Eppure io non ho mai visto persone più felici di queste" si fermò un attimo per riordinare le idee "non mi fraintendere, io ho ben presente la fortuna che abbiamo e non ho nessun giudizio su chi ha altre aspettative nella vita, il successo, la carriera... Ma essere nati da questa o quella parte del mondo è solo una fortuna, non un merito. Ho cominciato a scalciare e a diventare insofferente a Los Angeles e sono tornato qui. E ho bisogno di tornare qui."
Xavier si avvicinò in quel momento e il discorso fra Dylan e Brenda si interruppe bruscamente. Ora Brenda aveva qualche elemento in più. Qualche pezzo del puzzle.
"Vieni" gli fece cenno sorridente Dylan.
"C'è una cosa di cui devo parlarti con urgenza" sussurrò Xavier.
Dylan guardò Brenda "puoi parlare tranquillamente"
"Abbiamo ricevuto visite nelle settimane scorse"
"Visite?"
"Don Pereira"
"E chi sarebbe?"
"Qualcuno a cui non bisogna dare fastidio"
Dylan aggrottò la fronte e cercava risposte dallo sguardo intimorito di Xavier.
"Non apprezza che togliamo i ragazzi dalla strada. Gli togliamo la manovalanza".
"Spiegati meglio".
"Dylan, questa è gente pericolosa, molto più di quanto tu creda, e questa non è Los Angeles".
"Continuo a non capire".
"Rivuole i suoi ragazzi per lavorare eroina e cocaina, e li rivuole al più presto"
"E quando sarebbe successo?"
"Un paio di settimane fa. È venuto ad offrirci un contratto, se possiamo dire così. Noi gli ridiamo i ragazzi della baraccopoli di Santa Cruz e lui non viene più a cercarci"
"Noi non ridaremo proprio niente" sentenziò Dylan.
"Dovremmo, invece" disse abbattuto Xavier, "o brucerà ogni cosa. E può farlo. Tornerà nei prossimi giorni."
Dylan rimase in silenzio, guardava Brenda poi verso un punto indefinito "Fallo tornare".
Brenda non disse una parola, lo sguardo preoccupato di Dylan la schiacciava contro un muro nero di cose che non conosceva e di pericoli imminenti.
Il vociare dei bambini si fece più vicino. Brenda guardò negli occhi quei piccoli ragazzi, scuri di carnagione e con gli occhi più neri che avesse mai visto. Vide la curiosità per i nuovi arrivati. L'affetto travolgente per Dylan.
Per un piccolo istante capì perché quel posto era riuscito a salvarlo più di quanto avesse mai fatto chiunque altro.Cliccate in alto per vedere il video in 3D di questa storia
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Oltre la fine. Beverly Hills 90210
FanfictionFanfiction su una delle serie più amate degli anni 90 BeverlyHills90210. Una finestra su cosa è successo dopo la fine della famosa serie tenendo in considerazione le dichiarazioni degli scrittori, attori, e le interviste rilasciate. È una fanfiction...