111. Telefonate.

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Era passato un intero mese dall'ultima volta che Dylan aveva dato notizie di sé. Da quando era andato a Minneapolis.
Brenda non aveva sue notizie. E non voleva averne. Probabilmente si era presentato anche a Londra e non aveva trovato nessuno perché Brenda aveva deciso di non farsi trovare.
Viveva nello Yorkshire con JT. Aveva ricominciato a scrivere. A buttare giù a chiare lettere un monologo che le apparteneva e che le sarebbe piaciuto mettere in scena. La gamba era totalmente guarita, così come tutte le ferite fisiche che aveva portato addosso. Quelle dell'anima invece ancora vagavano da un punto all'altro. Ma il silenzio la proteggeva. Il suo. E il silenzio di Brandon che era riuscito a nascondersi a L.A.
Diceva di stare bene, che era uscito con qualcuna, niente di che almeno ci stava provando e che aveva lavorato tantissimo. Forse era vero che stava bene o solo era vero che si sentiva meglio.
Come lei del resto. Dopo un po' la rabbia evapora e rimane il gradino più difficile. L'accettazione. Di quello che non è. Di quello che non sarà mai.
JT le portò il cellulare di lui che squillava nervoso.
Numero dell'Ecuador. Fu una morsa.
Forse Dylan era andato lì e cercava di farla chiamare sul cellulare di JT da Isabel. Non era sicura di voler rispondere.
"Pronto?"
La voce di Xavier sgusciò fuori dall'altra parte del mondo.
"Hei"
"Ciao"
"Come state?I ragazzi? Isabel?È successo qualcosa?"
"Si è successo qualcosa."
Brenda ebbe paura. Fu attraversata da un fulmine che la tagliò in due. Era successo qualcosa a Dylan?
"Brenda" la chiamò Xavier "io non so cosa sia successo fra voi due, ma ho bisogno che tu venga qui."
"Perché?"
"Dylan sta male. È precipitato nel suo buco nero della disperazione e il fatto di non vederti qui mi fa pensare che abbia a che fare con te."
Brenda tirò un sospiro "Xavier noi due non stiamo più insieme non so cosa ti abbia detto Dylan."
"Lo so" disse lui "non so tutto ma so che qualcosa è successo. Beve, Brenda, e io non sono sicuro di poterlo aiutare".
"Xavier.." sussurrò Brenda.
"So che ti chiedo probabilmente un sacrificio troppo grande ma non so cosa altro fare. Non so chi altro chiamare".
"Capisco" disse lei.
"Da quanto tempo è lì?"
"Due settimane. Di ritorno da Londra" aggiunse.
"Non chiama neanche suo figlio, sparisce di notte."
"Perché credi che io possa aiutarlo?"
"Perché credo che tu sia la ragione" le rispose Xavier "almeno pensaci, anche perché non so per quanto tempo io possa trattenerlo qui."
Quando JT tornò sulla veranda trovò una Brenda pensierosa e visibilmente preoccupata. Lei gli raccontò ogni cosa.
"E tu cosa vuoi fare?"
"Sinceramente non lo so. Quando Dylan si palesa per me è sempre un problema. Non ho neanche la rabbia a sorreggermi. Ma ha senso andare lì se non ho alcuna intenzione di rimanere dopo?"
"No non ne ha" rispose JT "ma non ha neanche senso non aiutarlo. Non provarci almeno."
"Si ma poi a me si spaccherebbe il cuore" sussurrò Brenda " come se poi non fosse già spaccato".
"Tu puoi sopportarlo" le rispose JT "tu puoi."

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora