132. Notizie

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Brandon aspettava Simmons  all'angolo di Alpine Drive. Grace era nel passeggino intenta a succhiare un piccolo biscotto mentre Sammy lagnava per andare al parco giochi. Non aveva trovato nessuno a cui lasciarli e Simmons era stato parecchio insistente. Aveva fiutato che potesse essere qualche notizia sicura e urgente.
Quando Simmons lo vide con al seguito passeggino e bambini gli lanciò uno sguardo strano.
Alzò la mano e salutò mentre attraversava la strada.
"Lo so. Non è esattamente come ci siamo incontrati altre volte."
"Bhe di sicuro è una bella copertura" Simmons rise.
"Ti scoccia se andiamo a parlare al parco qui dietro?"
"Fai strada" gli rispose lui.
Sammy fu lasciato libero di correre e stancarsi in mezzo a sabbia, scivoli ed altalene.
"Allora, perche questa telefonata urgente?" Chiese Brandon.
"Sono qui per ripagarti il favore che mi hai fatto è che devo, il mio payback per avermi tirato fuori dai guai nell'inchiesta che hai fatto con il Chronical e avermi permesso quegli arresti."
Brandon annuì "sentiamo."
"So che Wilkinson sta per essere arrestato"
Brandon sobbalzò "intendi il senatore Wilkinson?"
Simmons annuì con un sorriso tagliato.
"Quando?"
"Questo non lo so e non lo saprò che 24 ore prima dell'operazione."
"Capisco"
"Comunque un tempo sufficiente per preparare la troupe e fare il servizio."
Brandon fece un sorriso amaro.
"Un bel colpo per te Walsh con la CBS, non credi?"
Brandon abbassò la testa e pulì la bocca di Grace dalle briciole di biscotto.
"In questo periodo non sto lavorando" raccontò Brandon "ho preso una aspettativa per stare con i miei figli, mia mogli.." si corresse "la mia compagna sta facendo un periodo di preparazione per avere un ruolo alla C.U"
"Caspita, non ti facevo un family man, Brandon"
Lui rise di nuovo senza allegria "non sapevo di esserlo neanche io. Voglio dire, volevo che lei avesse la sua possibilità. Non so se sai di cosa parlo.."
"Ma certo che lo so" rispose Simmons "sono stato sposato anche io due volte. Vuoi che passi la notizia a Claudia?"
"NO!" Brandon si accorse di aver alzato la voce e che tutte le persone al parco, Sammy compreso lo stavano guardando.
Abbassò il tono "no, me ne occupo io."
"Sono venuto da te per questo" disse sorridendo poi guardò Grace "questa bambina è bellissima e ti somiglia molto."
"Grazie"
"Anche quello più grande ti somiglia"
"Oh sarebbe strano, Sammy non è mio figlio ma è figlio della mia compagna"
"Davvero?" Chiese Simmons "perché io ci vedo le tue movenze e i tuoi manierismi."
"Bhe vive con me da oltre un anno, forse li ha acquisiti cosi. Tu hai figli?"
Simmons si guardò le scarpe impolverate dalla terra del parco.
"Uno, vive in Oregon con la madre ma non lo vedo mai."
"Mi dispiace"
"No meglio così" disse Simmons " non sono un buon padre, non ho orari, non ci sono mai, il compagno della mia ex moglie è più bravo di me. Presente. Attento. Uno di quelli che si butta per terra per giocare ai leoni. Parlo più con lui che con la mia ex moglie. È una brava persona. Ha fatto altre scelte" rise ma si vedeva che soffriva.
Toccò la gamba di Brandon in una amichevole pacca "devo andare. Ci sentiamo come al solito per aggiornarci e se va in porto abbiamo chiuso i conti Walsh, giusto?"
"Giusto" annuì lui.
Simmons si allontanò accendendosi una sigaretta. Divenne man mano una figura smarginata.
In quel momento squillò il telefono di Brandon.
"Hei babe"
"Hei babe" rispose Kelly.
"Come va a San Francisco?"
"Bene ho appena concluso una conferenza, un'altra domani e finalmente torno a casa. Non vedo l'ora di stare con voi. Mi mancate."
"Anche tu manchi"
"No Bran, non credo che tu ne abbia la misura" la voce di Kel si era interrotta per l'emozione e cercò di riprendersi subito "mi dispiace per la discussione che abbiamo avuto prima di partire. Scusa, sono stata io."
"Non fa niente non ti preoccupare" le rispose lui debole.
"Invece è importante."
"Magari ne riparliamo quando torni" le disse con calma Brandon.
"Bran"
"Kel in questo momento non so cosa dirti.. sul serio. Stiamo facendo fatica. Ma non sarà eterno. Possiamo ancora farcela."
"D'accordo. La  settimana prossima mi hanno programmato per un lettorato a San Diego."
"San Diego certo" ripetè Brandon mentre controllava la figura di Simmons che si era fatta di carta velina in contro luce.
"Sento rumori ma dove sei?"
"Al parco"
"I ragazzi stanno bene?"
"Una favola" rispose Brandon.
" senti ho pensato perché non ci ritagliamo un week end libero magari potremmo riandarcene a Catalina" scherzò Kelly.
"Già"rise lui "ma non credo che ti farei vedere l'isola neanche questa volta."
Kelly rise.
Brandon continuava a tenere d'occhio i margini di Simmons che scomparve nel traffico insieme alla solitudine che si trascinava dietro.
"Magari potremmo fare qualcosa tutti insieme  noi quattro, solo noi quattro" propose Kelly.
"Si" sorrise Brandon "sarebbe bello."
"Oh! Ho preso a Sammy un pacco di quei lego in edizione limitata che avevamo cercato tanto l'anno scorso. Quelli di Mickey Mouse. Ti ricordi che siamo impazziti?"
"Si" sorrise Brandon "ricordo bene, così magari smette di chiedermi i transformers Vyon. Tutti i giorni mi chiede di prenderglieli. E io gli dico di no. Sembra che tutti i bambini della scuola ne possiedano almeno uno."
" I Trasformers Vyon? Non me ne ha mai parlato" disse Kelly con un punto di voce triste.
Brandon intuì lo smarrimento di Kelly. Non avevano più passato molto tempo insieme, sembrava quasi che lui sapesse più cose su Sam di quante ne sapesse lei. I ragazzi cambiano repentinamente. Anche un giorno può significare un cambiamento.
"Sono sicuro che adorerà i lego quando glieli porterai" cercò di recuperare Brandon "magari quando farà qualcosa di speciale potremmo prendergli questo transformer e darglielo insieme."
"Ok"
"Kel?"
"Dimmi"
"forse è la migliore delle idee passare un fine settimana noi quattro insieme, Kel. Cercherò un posto dove possiamo rifugiarci".
La voce dolce di Brandon calmò Kelly, la rasserenò. Le cose si sarebbero sistemate non appena fosse arrivato l'autunno. Kel aspettava l'autunno.

Brenda sedeva nervosa nello studio di Andrea.
Lei apparve dopo pochi minuti dietro un paio di occhiali tondi.
"Scusami, ho dovuto firmare due dimissioni urgenti" le disse sedendosi.
"Nessun problema"
"Dylan?"
"È nello studio del dottor Norton, si sta sottoponendo agli esami di routine"
"Allora avete proprio deciso"
"Si" sorrise Brenda.
"Bren, quanto posso essere amica e quanto posso essere medico in questo momento?"
"Quanto vuoi in entrambi i casi"
"Non sarà un percorso facile. Questo lo sai?"
"Ne sono cosciente"
"Sarà anche doloroso ma io voglio che entrambi  sappiate che in qualsiasi momento, io sono qui. È importante che io te lo dica adesso. Prima che cominci a muovere i primi passi."
Brenda annuì e sorrise.
"Grazie Andrea. So che ti occupi di altro.. ma sono felice che sia tu a farmi gli esami. "
"Nessun problema. La Dottoressa Spencer è una mia cara amica nonché ottima collega. Mi lascia usare il suo studio quando la questione è speciale. Allora facciamo il pap test? E poi un campione di urine, e esami del sangue, ok?"
"Dylan sta facendo la stessa cosa?"
"E anche altro..." sorrise Andrea "controlliamo anche i suoi campioni da corsa"
Brenda rise. Era felice che ci fosse Andrea con lei.
"Vai a metterti sul lettino"
Andrea infilò un paio di guanti sterili.
"Questa parte è facile"
"Oddio il pap test.. insomma" rise Andrea "allora come vanno le riprese del telefilm?la mia Andrea è la migliore? Poi lo bacia il Brandon della situazione?"
Brenda di nuovo rise allentando il fastidio.
"Si, lo bacia"
"Ah dille da parte mia di prendersi ciò che vuole, e non rimuginare troppo, e dimmi rimarrà incinta a 18 anni?"
"È spoiler questo" rispose Bren "si, ma non si sposerà. Una madre single. Forte meravigliosa orgogliosa. Come sei tu."
"Già" sorrise lei.
"Vedi nessuno?"
"Non al momento. Sto bene così" rispose Andrea.
" E Steve?"
"Ah Steve. Siamo stati uno scandalo. Ma quanto ci siamo divertiti. Abbiamo condiviso le nostre solitudini. Siamo amici. Più di prima" precisò Andrea.
Andrea tolse i guanti e fece il prelievo del sangue.
"Abbiamo finito. I risultati appena possibile"
"Andremo in Ecuador la settimana prossima ma per qualunque cosa chiamami"
"Va bene"
Dylan aspettava fuori. Le mise un braccio intorno alla vita e uscirono insieme.
Il dottor Dawing entrò subito dopo insieme alla Spencer. Andrea diede all'infermiera i campioni di Brenda.
"Tutto bene?" Chiese Andrea ai due.
"Tutto bene" rispose la Spencer.
"Vado dai miei belli addormentati allora" rispose lei "grazie per avermi prestato l'ambulatorio".
"Andrea?" La fermò Dawing "posso parlarti un secondo?"
"Certo"
Dawing  aspetto che Andrea richiudesse la porta.
"Qualche problema?"
"No, nulla. È per Dylan McKay"
"Dimmi" Andrea assunse un'aria preoccupata "qualche problema con gli esami?"
"No abbiamo fatto tutto e mandato in laboratorio"
"E allora cosa?"
"Bhe ci ho parlato un po'. Il solito colloquio preparatorio"
"E?"
"Non sono sicuro che  il signor McKay sia pronto ad affrontare questa cosa, che  voglia avere un figlio adesso".

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora