108. Minneapolis.

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L'aria di Minneapolis era pungente. La città avvolta da un cielo grigio e settembrino. Dylan guardò ogni cosa con occhi nuovi. Aveva progettato di venirci ma con Brenda e ora che camminava solo per quelle strade sentiva ancora di più il vuoto della mancanza e di ciò che era successo. E così quella era la città dei Walsh, il luogo dove Brenda e Brandon erano nati, cresciuti fino a sedici anni, le strade che percorrevano da bambini. Quei pensieri lo acquietarono in qualche modo. Lo fecero sentire parte di qualcosa. Conosceva l'indirizzo dei Walsh. Non era un segreto per nessuno ma non aveva avvertito del suo arrivo. Non voleva sentirsi dire un no come risposta. Voleva mettere Jim e Cindy davanti al fatto compiuto, spingerli ad aiutarlo dopo aver fatto migliaia di chilometri alla ricerca di un sì.
La casa era una bella villetta in pietra a vista, con un vialetto curato. Ricordava casa Walsh, non per la forma o per il colore ma per quell'aria familiare che conservava. Dylan pagò il taxi e la osservò in silenzio per qualche secondo. La macchina di Jim era parcheggiata nel garage aperto. Erano in casa. Si avvicinò a passi lenti e Cindy gli aprì la porta.
Inizialmente non era sicura se fosse un fantasma o un allucinazione tuttavia nonostante tutto quello che era successo fu molto calorosa con lui, forse per un gesto di impeto, forse perché Cindy gli aveva davvero voluto molto bene.
Jim arrivò poco dopo richiamato da Cindy.
"Vieni entra" lo invitò Jim.
"Immagino che voi sappiate quello che è accaduto" cominciò Dylan mentre Cindy appoggiava sul tavolo alcuni dolcetti e del tè caldo.
"Sì" rispose Jim.
"Io non lo so esattamente cosa vi abbiano raccontato Brandon o Brenda, ma non è quello che credono di aver visto."
Jim e Cindy si guardarono con un debole accenno di imbarazzo.
"Brandon si rifiuta di darmi indicazioni su dove sia Brenda e io ho bisogno di spiegare a lei prima ancora che a chiunque altro."
"Non ha detto neanche a noi dove si trova" lo interruppe Jim "è stata qui da noi soltanto la prima settimana insieme a JT. Poi sono andati via. E il motivo per cui non ce lo ha detto è che sapeva che saresti venuto a cercarla qui".
Quell'ultima frase ferì Dylan profondamente. Risalì un'ombra di paura dalla sua anima. La paura che non l'avrebbe più rivista.
"Suppongo allora che non sia neanche a Londra se non vuole farsi trovare da me".
Cindy scosse la testa "Non lo sappiamo ma sarebbe troppo facile. Conosci Brenda".
"Sta meglio e ci telefona per farcelo sapere. Le è rimasto il gesso alla gamba e un cuore a pezzi" sospirò Jim. Cindy gli diede uno sguardo di rimprovero per quell'ultima frase.
"Non è successo niente tra me e Kelly" sussurrò Dylan "davvero niente".
"Non è quello che hanno visto" rispose Jim.
"Questo lo so" disse lui tristemente.
Cindy fu intenerita da quel ragazzo ormai uomo che si era legato così profondamente alla sua famiglia.
"Quando si sentirà pronta sono certa che tornerà" disse cercando di tirargli su il morale.
"No, non lo farà" rispose lui "questa volta non lo farà. Potete darmi almeno il suo numero di telefono."
"Non chiederci questo. Brenda non vuole essere trovata e noi dobbiamo rispettare le sue scelte" Jim si schiarì la voce " e anche tu dovresti. Adesso Dylan è ferita, ha perso il vostro bambino, probabilmente ha danni permanenti, ha perso te, non ti chiede niente, non vuole niente, solo poter andare avanti, perché ti riesce così difficile comprenderlo".
"Le avevo chiesto di sposarmi" disse Dylan "dovevamo venire qui ad annunciarvelo, voleva essere lei a dirlo. E ora non ho più niente. E Brandon neanche mi guarda in faccia."
"Non so che cosa vi aspettate tu e Kelly da loro" disse Jim irritato.
"Quello che possiamo fare Dylan" lo interruppe Cindy "è dirle che sei venuto qui, quello che personalmente posso fare è dirle di chiamarti. Io sono sicura che tornerà un giorno e che anche Brandon magari un giorno riuscirà a superare la rabbia."
"Torni a L.A?" chiese Jim.
"Non lo so" Dylan sospirò e sentì le lacrime salire su e impigliarsi da qualche parte. Notò sul mobile una fotografia dei gemelli da piccoli, in mezzo alla neve. I bastardi occhi blu di Brandon che brillavano e il sorriso di Brenda che accoglieva il fratello tra le braccia
"Questa è la casa dove sono cresciuti?" chiese.
"Si" rispose Cindy "è la casa dove la nostra famiglia si è formata ed è cresciuta. Da dove siamo partiti prima di venire a L.A."
"È molto bella" disse lui.
"Grazie. Vuoi pranzare con noi Dylan? È pronto e a Brandon non diremo proprio niente" rise Cindy e fece ridere anche lui. Una risata dolorosa e improvvisa.
Dylan guardò Jim, non era sicuro che lui lo volesse in casa sua ma stranamente a Jim faceva tenerezza, perché gli uomini a pezzi li riconosci dallo sguardo. Dal tono di voce. Dallo sguardo perso.
"Non lo diremo a Brandon" ripetè Jim.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora