"E per quale motivo ci sei andato?" la voce di Brenda al telefono era sorpresa.
"Sinceramente? Non ne ho idea" rispose Brandon.
Brenda rise, ma era un sorriso triste.
"E tu perché sei andata in Ecuador?"
"Glielo dovevo."
"Sul serio?"
"Per non essere mai tornata da Londra anni fa. Gli dovevo un ritorno" rispose Brenda "ho saldato il mio conto."
"Non avevi nessun conto da saldare" puntualizzò Brandon.
"Allora neanche tu" concluse Brenda.
Brandon si rilassò sul divano con il cordless in mano. Osservò la bottiglia di Jack Daniels sul tavolino e il bicchiere da scotch di cristallo posato accanto. Avrebbe dovuto dire a Brenda della gravidanza di Kelly, che era solo un sospetto. Che Dylan aveva messo la sua mano davanti al grembo di Kelly quando inavvertitamente un tizio distratto stava andando a sbattere contro.
Ma non riuscì a dire niente. Lo tenne per sé. Rimandò un momento che con il passare del tempo sarebbe diventato una vera voragine.
"Stavo pensando di lasciare Los Angeles" disse Brandon.
"E per dove?"
"Ho preso qualche contatto. Potrei lavorare per la CBS per la East Coast e trasferirmi a New York."
"B, hai appena comprato una casa. La nostra casa" rispose Brenda.
"Già bella idea del cazzo" disse Brandon aprendo la bottiglia di Jack Daniels e versandosene un po' "potrei rivenderla a Dylan e Kelly" rise. Una risata convinta per la comicità di quello che aveva appena detto.
Una ironia che Brenda colse e risero entrambi.
"Ahh Bran, non lo so. Andarsene va bene, ma fuggire no. E comunque vorrei che tu rimanessi un altro po'".
"Perché?"
"Ho accettato con la Fox, faremo il telefilm e quindi vengo a L.A." disse Brenda.
"Sul serio?"
L'idea di sua sorella con lui lo rendeva felice. Attenuava la solitudine amplificata di quei giorni.
Sarebbe stata una boccata di aria fresca.
"E Dylan?"
"Questo forse ho omesso di dirtelo. Ma Dylan non ha alcun diritto sullo spettacolo. Ha rinunciato esattamente come hai fatto tu con la pubblicazione di Kelly."
"Perché?"
"Perché gliel'ho chiesto e lui ha firmato."
"Così senza protestare?"
"Si."
"E per le autorizzazioni come farai?"
Brenda rise "con tutto quello che è successo non credo che Kelly mi farà causa, ti pare? E comunque Kelly ha firmato."
"Ha firmato? Quando?"
"Non lo so, ha fatto pervenire l'autorizzazione con una mail a Raynolds subito dopo che Dylan è tornato a Los Angeles."
"Si vede che lui è più convincente di me" sorrise amaramente Brandon bevendo il secondo bicchiere di scotch "Bren devo dirti una cosa."
"Sentiamo" rispose Brenda.
"Credo che Kelly sia incinta. Diciamo che ne sono certo."
Dall'altra parte ci fu un silenzio assordante.
"Non fraintendermi. So quanto questo ti faccia soffrire per tutto quello che è successo ma prima o poi lo avresti saputo e io non voglio nasconderti nulla."
Dall'altra parte del telefono Brenda aveva il viso dolorante ma senza alcuna contorsione. Lacrime che scendevano da sole.
"Lo apprezzo grazie."
"Dylan era con lei oggi."
"Si questo lo immaginavo."
"Sul serio?"
"Gliel'ho chiesto io."
Brandon fu costretto ad una frenata del cuore.
"Perché?"
"Perché io non tornerò mai più con lui e volevo che si prendesse cura di suo figlio come io non potevo più prendermi cura del nostro."
Brandon completò il versamento del terzo bicchiere di scotch.
In qualche modo capiva.
"Tu invece" chiese Brenda " reggerai?"
"Per il momento sono al terzo bicchiere di scotch e reggo bene" rise lui.
"Non hai altre soluzioni che bere?"
"Per il momento è il mio piano"rispose Brandon.
"Bran?"
"Si?"
"Hai mai pensato che il bambino che porta in grembo Kelly sia tuo?"
Questa idea lo attraversò da parte a parte.
"Me lo avrebbe detto. Sarebbe venuta da me a dirmelo. Chi mai farebbe una cosa del genere? Insomma io sono qui, non a Washington. È vero non ci parliamo più ma attraverso Steve o Andrea a me ci potrebbe arrivare. Anzi è proprio questo che mi distrugge, non l'ha mai fatto."
Brenda ci pensò su e acconsentì tuttavia cercò di aprire gli occhi al fratello.
"Brandon, sei mio fratello e ti voglio bene. Ma questo è ingiusto. È venuta al tuo appartamento non si sa quante volte e tu lo sai, è venuta al tuo ufficio e le è stato impedito di salire e poi le hai detto che non l'amavi più."
Brandon annuì senza dire niente e si versò il quarto bicchiere.
"Comunque non ha più importanza. Alla fine in modi diversi abbiamo fatto la stessa scelta e sinceramente sono stufo di tutto questo dolore, e pensare e tutto il resto. Forse esco e vado a trovarmi una donna per stasera."
"Bran"
"No dico sul serio. Me ne vado in un bar e trovo qualcuno. Del sano sesso senza pensieri."
"Smettila."
Brandon sospirò.
"Staremo bene. Prima o poi incontrerai qualcuno che ti rapirà il cuore e di questi giorni non rimarrà che un ricordo... e una bottiglia vuota di Jack" rispose Brenda teneramente.
"Io non so tu come fai. E senza alcol per altro."
"Ci ho scritto una sceneggiatura su questa cosa" rise e rise anche Brandon.
Poi suonarono alla porta. Bran vide dalla finestra Andrea e Steve.
"Steve ha portato qui Andrea, saranno venuti a farmi da baby sitter" disse Brandon scostando le tende.
"Addio ragazza per una sera" disse Brandon "Andrea vorrà psicoanalizzarmi da ubriaco."
Brenda rise "penso di sì, ma sono contenta che tu non sia solo. Chiamami quando vuoi."
"Si" rispose Brandon e riattaccarono giusto in tempo per aprire la porta.
"Qual buon vento?" Disse Brandon quando i due si palesarono.
"Sei già ubriaco Bran?" Chiese Steve.
"Abbastanza, quindi sono disponibile a dire la verità" sorrise alticcio Bran "entrate."
Andrea lo guardò con aria di rimprovero mista a tenerezza e poi vide lo scotch sul tavolo.
"Ero al telefono con Brenda."
"Come sta?" Chiese Steve.
"E chi lo sa. Brenda non fa capire niente" Brandon finì di bere ciò che aveva nel bicchiere e si rivolse alla sola Andrea "non ti preoccupare è occasionale."
"Mai avrei immaginato che avessi ricomprato questa casa" disse Andrea teneramente.
"L'avevo comprata per me e per Kelly, ci crederesti mai?" Rivelò Brandon alzando il bicchiere e perdendosi in una risata isterica da ebrezza.
"Ti devo dire una cosa Brandon" sussurrò Andrea.
"Kelly è incinta ed il figlio è di Dylan" completò Brandon con aria allegra da alcol "si lo so".
"Mi dispiace Bran"
"E perché mai. È la vita."
"Bran.." disse Steve con aria arresa.
Brandon posò il bicchiere e improvvisamente fece quello che non aveva mai fatto in tutti questi giorni o anni. Scoppiò a piangere. Brandon era uno che non piangeva mai. Non tirava mai fuori le sue emozioni. Eppure pianse. Pianse in un modo tumultuoso e incontrollato. Si appoggiò a Steve che lo sostenne e Andrea si aggiunse.
Quel pianto cosi potente di fatto lo liberò.
"Ora basta" disse asciugandosi gli occhi "ora basta."
E non si riferiva alle lacrime. Era andato oltre .
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Oltre la fine. Beverly Hills 90210
FanfictionFanfiction su una delle serie più amate degli anni 90 BeverlyHills90210. Una finestra su cosa è successo dopo la fine della famosa serie tenendo in considerazione le dichiarazioni degli scrittori, attori, e le interviste rilasciate. È una fanfiction...