Capitolo 66. Cosa è la felicità.

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"Dove andiamo?" chiese Brenda.
"Te l'ho detto è una sorpresa, sei troppo lenta JT ci aspetta."
"Un altro ristorante?"
"Diciamo di si."
Dylan suggerì al maître di sala il cognome e lui gli mostrò la via.
Svoltarono in una saletta privata. Una grande tavolata con fiori e posate lucide.
"Ma quanti siamo?" chiese Brenda.
"Parecchi" suggerì Xavier alle sue spalle.
Brenda esplose in una gioia immensa alla vista di Xavier, Isabel ed i ragazzi. Tirati a lucido. Eleganti. Emozionati.
"Ma come..?"
Isabel diede uno sguardo rapido a Dylan indicando la risposta che Brenda cercava.
Lei corse ad abbracciarlo. Si buttò al suo collo.
Ne avevano parlato mille volte, di notte, dopo aver fatto l'amore, Brenda avrebbe voluto avere i suoi amici alla prima, i suoi genitori, e anche Xavier ed Isabel. Ogni due mesi andavano in Ecuador da loro. Non avevano avuto altri problemi. Brenda aveva trovato e compreso la dimensione di Dylan. Dopo di che andavano a Los Angeles da Sammy e tornavano a Londra. Era diventato facile. Era diventato il loro mondo.
Si sedettero al tavolo e fu servita una cena fantastica, non tanto per le portate, ma per la felicità che saliva su ad ogni sorriso.
Brenda chiese dei ragazzi che non erano potuti venire. Ridacchiò con Isabel su Xavier e su Dylan. JT li raggiunse poco dopo con il solito stuolo di camerieri pronti a vendersi per una buona recensione.
Cosa era in fondo la felicità pensò Brenda se non quella tavola a forma di cuore che batteva e che la teneva a galla. Tutti quei giorni neri erano davvero finiti?
Brenda fu assalita improvvisamente dall'ansia di perdere ogni cosa. Una strana sensazione che non era connessa al momento. Non c'entrava niente.
Scosse la testa e si impose di andare oltre. Il buio non avrebbe vinto, la paura la sfidava con il coraggio.
Dylan la osservava e lei gli sorrise. Gli strinse la mano.
"Grazie" disse.
"Grazie a te" sorrise lui.
Riaccompagnarono Xavier, Isabel e gli altri all'albergo che era a pochi passi. JT si congedò quasi subito. Aveva stretto mani ed era cordiale. La cosa straordinaria di JT era proprio questa poteva parlare con la regina Elisabetta o con Xavier con la stessa gentilezza, lo stesso sorriso, lo stesso modo di rapire con le parole.
A JT mancavano i suoi momenti con Brenda. Certo la vedeva ogni giorno. Parlavano ogni giorno. Ma a lui mancava proprio il momento fra loro due. Senza Dylan. Era geloso. Inutile nasconderlo ma allo stesso tempo era felice per lei.  Sapeva quanto fosse precario l'equilibrio della felicità.  Di cristallo. Pronto a rompersi in qualsiasi momento. Tutto quello che poteva promettete è che sarebbe stato lì se mai fosse successo. JT ci sarebbe stato esattamente come c'era stato dal primo giorno. Da quella ragazza spezzata emigrata a Londra per oblare un evidente dolore.
"Ciao sono la nuova vicina."
"Ciao sono JT"
E comunque Dylan era Dylan lo doveva ammettere. Bello. Dannato. Pieno di segreti. Pieno di cose che scriveva silenzioso e concentrato.
Per lo più quando Brenda non era lì.
Avrebbe tanto voluto saperne di più di lui. Avrebbe tanto voluto avere un amore come quello. Eppure sembrava che per lui non fosse possibile o si era convinto che forse se avesse smesso di cercarlo quell'amore sarebbe arrivato da lui.
Come Dylan era tornato da Brenda.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora