I funerali di Nat Busicchio si celebravano quel pomeriggio alle 14.
La morte di Nat fu un dolore straziante per tutti. I ragazzi cercarono di stare vicino a Joan e Frankie ma non avevano abbastanza forza neanche per loro.
Da giorni Brandon si nascondeva dietro ad un paio di occhiali neri, non parlava, mangiava poco, cercava in Brenda il suo sostegno. Sapeva che quando tutti gli amici sarebbero andati via la situazione sarebbe peggiorata. Senza parole. Senza allegria. Avrebbe voluto pensare al Peach Pit ma il socio era Dylan e non voleva averci nulla a che fare.
Vennero anche Jim e Cindy, tornó Valerie, tornó Noah, tornó Jessie, tutti riemersero dalle loro vite per partecipare al saluto di Nat. Tutte quelle che erano cresciute sotto le sue ali protettive e al suo sorriso rassicurante. Dietro ad un suo megaburger e all'odore di Milk shake.
Per questo il funerale non fu celebrato immediatamente ma solo qualche giorno dopo, per permettere ai ragazzi, ai suoi figli, di tornare in tempo. Fu una specifica richiesta di Joan.
Il grande cuore di Nat non aveva retto. Amava troppo.
Lui amava i suoi bambini. I suoi ragazzi. Quelle vite che avevano aiutato la sua e che lui aveva visto
Alla cerimonia Brandon non trovò la forza di parlare sedeva accanto a sua sorella e ai genitori. Lo sguardo era assente. C'erano le persone intorno a lui ma lui pareva non vederle.
Dylan e Kelly erano qualche banco indietro.
Dylan non poteva che guardare Brenda. La sua testa appoggiata alla spalla del fratello. L'aveva intravista entrare in chiesa ma era rimasta sempre un passo indietro. Si era tenuta a distanza.
In Ecuador erano stati chiari. Avevano preso accordi precisi. E non importa quanto Dylan avesse pianto, avesse scalciato si era reso conto da solo che non faceva altro che farle del male.
Brenda sapeva che lui era lì. Sapeva sempre quando Dylan c'era. Ma evitò il suo sguardo. Il dolore era eccessivo e non poteva reggere anche quello per lui.
Furono Jim e Willy a tenere il discorso per Nat.
Un uomo con il sole dentro. Un padre. Un amico. Il sorriso di tutti.
Il ricevimento lo offrì Kelly a casa sua.
I Walsh non erano sicuri di voler andare ma Cindy fu irremovibile. Lo dovevano a Nat e Joan. Li sgridò tutti, come quando erano piccoli.
Sammy rimase fuori in giardino con Maddy e Hannah. Andrea li teneva d'occhio. Scambiò qualche breve parola con Jessie. Rapporti cordiali ma distanti.
Tuttavia quel grande e improvviso dolore li aveva uniti tutti. Cominciarono a raccontarsi aneddoti su Nat per lo più divertenti e in fondo era giusto. Era così che avrebbe voluto lui.
Brandon e Brenda non poterono evitare Dylan e Kelly. Li salutarono brevemente. Senza stringersi la mano. E si allontanarono quasi subito. Questa davvero era una cosa che Nat non avrebbe voluto.
Brenda non poteva fare a meno di osservare la pancia di Kelly e sfiorare la sua vuota.
Quel dolore infinito si aggiungeva al dolore per la perdita dell'amico.
Dylan era sfatto ma ancora di più lo era Brandon. Silenzioso e scuro in volto.
Avevano chiesto a lui di pronunciare il discorso ma la voragine che si era creata in lui non gli aveva permesso di dire una sola parola e trovarsi in quella casa aveva fatto il resto.
L'unico sorriso lo rivolse a Sammy che non vedeva da mesi.
"Sei tornato dal tuo lavoro a Washington?" Gli chiese il bambino.
Non ci volle molto per capire che quella era la scusa inventata da Kelly per giustificare la sua assenza "Si" gli rispose lui con un filo di voce sotto gli occhi attenti di Jim e Cindy.
"Meno male" rispose Sammy "ora verrai più spesso. Mamma è triste senza di te."
Brandon non rispose. Non aveva neanche chiesto a Kel perché si trovasse al Peach insieme a Nat quella sera. I suoi ricordi erano un affastellamento di numeri per cercare di riattivare quel cuore tanto grande di Nat. Di Kelly. Delle luci blu dell'ambulanza. Di Andrea che venne fuori dalla rianimazione per date la notizia.
Hannah che di solito era di pessimo umore capì il momento e cercò di rendersi utile intrattenendo i più piccoli.
"Quello è tuo padre?" Gli chiese Sammy.
"Si" rispose stancamente Hannah dando uno sguardo veloce a Jessie.
"Anche la mia mamma è qui" disse Maddy "e non ha portato il fidanzato."
"Non ti piace?" Chiese Hannah.
"Non molto."
"Neanche a me piace la moglie di mio padre" rispose Hannah.
"A me piaceva Brandon e anche Brenda. Però sono riuscito a rimettere insieme i miei genitori" sibilò innocente Sammy.
"Che vuoi dire?" Disse Hannah.
"Ho detto che si stavano baciando. E Brandon e Brenda si sono arrabbiati e se ne sono andati. Anche papà se ne è andato ma poi è tornato e ora sta con noi e avrò anche un fratello."
"Non era vero che si stavano baciando?"
"No" rispose Sammy che continuava a impastare la terra in giardino "tu mi hai detto che se due si baciavano era perché volevano stare insieme. Io ho solo detto che era così e poi è successo davvero, papà non se ne va più."
Hannah si morse le labbra. La sua lingua unita all'ingenuità e alla voglia di aver famiglia di Sammy aveva fatto un gran casino.
Si guardò intorno e vide sua madre impegnata a versarsi un po' di succo di ananas.
"Aspettate qui" disse ai piccoli. Si alzò e si avvicinò verso la madre raccontando all'orecchio quello che Sammy le aveva appena rivelato.
Andrea guardò il bambino da lontano ed ebbe tenerezza per lui e per il suo maldestro tentativo di riavere una parvenza di famiglia che comunque poteva avere magari in altri modi.
Tornó verso Sammy con Kelly e Dylan e gli riproposero la domanda ottenendo la stessa risposta.
Sammy li guardava serenamente "ora potete stare insieme" disse con una tranquillità disarmante.
Kelly e Dylan fecero un passo indietro.
"Però non è vero. Quella sera sei tu che hai chiesto di dormire con tutti e due."
"Mi piace dormire con voi due" disse Sammy prima di distrarsi.
Kelly guardò Andrea " quando ha detto che ci stavamo baciando e che non volevamo essere disturbati?"Chiese Kelly ad Andrea.
"Quando siamo entrati in casa. Lo ha detto dritto in faccia ai Walsh."
"E a nessuno di voi è venuto in mente di dircelo?"
Andrea sembrava infastidita.
"Scusate non so se vi siete resi conto della situazione che c'era."
"Per questo sono stati così irremovibili" sussurrò Dylan guardando Kelly "per questo non hanno dubbi."
"Ci siamo solo addormentati, tutto qui" disse Kelly ad Andrea "solo questo e questo bambino.." le disse sfiorandomi la pancia.
Andrea non aveva bisogno che finisse la frase.
Dylan cercò Brenda e Brandon con lo sguardo ma non riuscì a vederli.
Si erano a mala pena salutati per tutto il giorno. Erano rimasti dietro i loro confini per amore di Nat.
Si avvicinarono a Donna impegnata a cullare Ethan.
"Hai visto Brenda?" Le chiese Dylan.
"Sono andati via" rivelò Donna.Casa Walsh.
Brandon si era andato a mettere nel letto. Era quello più devastato di tutti mentre Brenda chiudeva la sua valigia.
"Dovresti rimanere qualche altro giorno" le disse Cindy.
"Non voglio rimanere qui, non più del necessario" le disse la figlia.
"Ho un volo fra un'ora."
"In due giorni non hai neanche dormito."
"Dormirò sull'aereo."
"Brenda..."
"Mamma.. è troppo..." Brenda non riuscì a finire la frase.
"Ti accompagnamo noi" disse tristemente Cindy che comprendeva "solo che .. almeno mangia qualcosa."
"Ho il volo fra un' ora ripetè Brenda sfilandosi il vestito.
"Non ne vuoi parlare?" Chiese Jim.
"Davvero no" disse Brenda poi si guardò intorno.
"Questa casa.." sorrise lei girandosi verso i genitori.
"Già" disse Cindy abbracciandola "è meraviglioso che Brandon l'abbia comprata."
"Credo che non la terrà."
"Perché?" Chiese Cindy.
"Mamma" le disse Brenda dandole un bacio "dovresti parlare con Brandon."
In quel momento videro la Porsche di Dylan entrare nel vialetto e Kelly e Dylan e Andrea scendere, a seguire Steve, Donna e David.
"Ma cosa?" chiese Jim scostando le tendine.
Brandon fu chiamato e fatto scendere sotto.
"Cosa è successo?" Chiese quando vide tutti in salotto "cosa fanno loro qui?" Indicando i soli Kelly e Dylan.
Kelly prese tutto il coraggio che aveva.
"Quel giorno Sammy vi ha detto che noi ci stavamo baciando" cominciò " e ora capisco perché siete stati così irremovibili. Noi non potevamo sapere e avremmo dovuto saperlo che la notizia del matrimonio di Dylan con Brenda lo aveva destabilizzato fino a questo punto. Ma non è la verità Brandon" si rivolse anche a Brenda "era il desiderio di un bambino che ci ha distrutto. È stato in mezzo a noi tutta la notte. Ci siamo salutati perché avevamo trovato la nostra felicità, e ci siamo addormentati, non vi avremmo mai fatto una cosa del genere."
"È la verità" disse Andrea guardando Brandon "Sammy ha sentito tante storie sul baciarsi e non disturbare da Hannah e Maddy. Si è lasciato suggestionare dal fatto che voi avreste sostituito i genitori. Non è successo niente Bran..non lasciare che questo vi distrugga più di quello che ha già fatto."
Brenda guardava Dylan e lui lei. Loro due non avevano bisogno di parole. Aveva un volo fra un'ora era una scelta tra la vita libera e il dover rimanere agganciata a lui.
"Siamo cresciuti in questa casa Bran. L'hai comprata per noi, per me e per te, e io non ne sapevo nulla" disse Kelly con la voce spezzata e con tutto il coraggio che aveva tirò un sospiro lungo "la sera che Nat .." non finì la frase " La sera del Peach Pit io ero andata da Nat per chiedere il suo aiuto. Avevo bisogno di parlare con te."
"Perché?" Chiese Brandon con un filo di voce.
Kelly chiuse gli occhi e disse d'un fiato quello che voleva dire da mesi. Che gli aveva spezzato l'anima. Il cui segreto le aveva procurato un dolore atroce è insopportabile "Questo bambino è tuo. Sei tu il padre."
Cindy si portò le mani alla bocca per lo shock. Jim la sostenne dalle spalle.
"Quella sera ero andata da Nat per chiedere il suo aiuto. Non sapevo cosa altro fare. Se non vuoi credermi o non vuoi fare parte della mia vita, io lo capisco, ma questo bambino è tuo e tu hai diritto ad essere un padre. Nat mi promise di riportarti da me. Ti stavamo aspettando."
Brandon guardò Kelly e poi Dylan e poi tutti gli altri.
Fu un attimo atroce di silenzio.
"Di' qualcosa ti prego."
L'ultimo regalo di Nat. Riportargli la sua vita.
Brandon aprì le braccia e la strinse a sè. La baciò ovunque sul volto. Era come se non ci fosse più nulla intorno.
"Ti prego perdonami" sussurrò Brandon all'orecchio di Kelly. Brandon sarebbe stato disposto a tornare indietro anche se non fosse stato vero, perche quella mancanza gli era insopportabile e perché Nat gli aveva detto di non lasciare andare Kelly, di cercare di trovare una soluzione.
"È la tua vita" gli aveva detto "se non sei contento di come è devi fare qualcosa. Fuggire non serve a niente amico mio."
E sarà stata la morte di Nat oppure quella verità improvvisa. L'idea che Nat andandosene gli avesse restituito tutto come ultimo regalo.
"Mi dispiace, perdonami Kel" le ripetè, poi sfiorò per la prima volta quella pancia che conteneva una parte di sé. Lo fece senza pensarci.
La baciò. Le baciò le lacrime di quel coraggio che provvidenziale era venuto a salvarlo.
Brenda guardava Dylan e Dylan Brenda. L'aereo per Londra poteva partire senza di lei per il momento. Domani ce ne sarebbe stato un altro. Ora voleva concedere il tempo necessario. Voleva risalire anche lei in superficie. Lui non la biasimava per aver creduto a tutto, lui era pronto a riaprire le sue braccia che non si erano mai chiuse davanti a lei. Aveva lasciato che fosse Kelly a parlare ma per quella creatura e per il padre che aveva davanti. Perché aveva fatto una promessa a Brenda. Perché per tutto quel tempo era stato così disperato e senza fiato che poter stare ad un metro da lei le toglieva la parola. Lei guardava lui e lui lei. Come era sempre successo nei momenti difficili. Era una mano invisibile che li legava. Li benediva.
Era strano come tutto accadesse in quella casa. Davanti ai Walsh. Il giorno in cui Nat era stato salutato per sempre.
Con tutti presenti. Tutti, anche lui.
Perché lui c'era. Era lui il filo conduttore ad averli riportati insieme. Lo aveva promesso a Kelly.
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Oltre la fine. Beverly Hills 90210
Fiksi PenggemarFanfiction su una delle serie più amate degli anni 90 BeverlyHills90210. Una finestra su cosa è successo dopo la fine della famosa serie tenendo in considerazione le dichiarazioni degli scrittori, attori, e le interviste rilasciate. È una fanfiction...