Valerie era nella hall. Aveva preso molto sul serio quell'incontro, indossava un tailleur scuro, sorseggiava un margarita, mentre giocava con le chiavi di casa nuova, che aveva recuperato poco prima. Dylan entrò trafilato, jeans strappati e t-shirt bianca.
"Non ci posso credere" disse lui affettuoso.
"Ciao Dylan, come stai?" i due si abbracciarono.
"Non mi lamento, anche perché serve a poco; allora, di nuovo in California".
"A quanto pare...ho girato varie città negli ultimi anni. Ma forse, il posto che sento veramente casa mia è Los Angeles. Ho deciso di ricominciare da capo; meglio farlo a casa propria, non credi?"
"Parli con il detentore del titolo sulle ripartenze da casa"
"E l'ultima come sta andando"
"Brenda è la mia metà, lo è sempre stata. Non può che andare alla grande"
"Sono contenta per voi"
"Andiamo al sodo Valerie. Quando l'agenzia mi ha fatto il tuo nome non so perché me lo sentivo. Ho tirato via la cravatta e messo i jeans. Perché vuoi comprare il Peach Pit?"
Valerie bevve un sorso di margarita per smorzare la tensione "Perché è uno dei progetti più riusciti della mia vita"
"Ma il by night è chiuso da anni ed è anche mal ridotto; la macchina in carreggiata è il ristorante; in carreggiata...si fa per dire"
"In che senso?"
"Val, non voglio cederti un problema, quindi voglio che tu sia al corrente del fatto che i conti sono in rosso; parecchio in rosso. O lo vendo o lo chiudo; la perdita è costante e dura da parecchi anni"
"Mi piacciono le sfide"
"Ci vogliono un bel po' di liquidi, soprattutto se vuoi rimettere in sesto la parte retrostante; se la vuoi mettere nuovamente a reddito"
"Ho qualche amico a New York che ho già sentito e che è disposto ad aiutarmi finanziariamente" "D'accordo, vedo che sei venuta preparata"
"Più di quanto pensi" Valerie sfoderò un sorriso malizioso; Dylan fece un cenno al cameriere "Mi porta un tè, per favore?" poi si rivolse alla ragazza "Quei metodi non attaccano, non più";
Valerie rise "Ma cosa hai capito?" ed estrasse dalla borsetta un foglietto piegato "Questa è la mia offerta per il locale"; Dylan prese il foglietto, lo guardò e lo richiuse. Prese la teiera di acqua bollente, che nel frattempo era arrivata al tavolo "è meno dell'offerta che ho già sul tavolo" versò l'acqua nella tazza con il filtro.
"Si, ma l'offerta che hai sul tavolo è a conoscenza dei conti del locale? Sa che il budget necessario per rimettere in sesto il Peach Pit è più alto del suo valore di acquisto?"
Dylan bevve un sorso "No, non lo sa"
"Ecco, la mia offerta è più che generosa, se tieni conto delle premesse".
McKay non aveva intenzione di discutere né di mercanteggiare, non lo aveva mai fatto. Aveva solo voglia di cedere quello che per lui era un grosso problema a chi aveva intenzione di occuparsene seriamente; considerò il legame di Valerie con il passato del locale e con il vecchio proprietario; considerò che la transazione sarebbe avvenuta alla luce del sole, senza sotterfugi o criticità nascoste. Si sentì sollevato solo all'idea. Posò la tazza sul tavolo "Faccio preparare le carte al mio commercialista; congratulazioni signora Malone – le porse la mano – lei è la nuova titolare del Peach Pit" Valerie cercò di contenere il suo entusiasmo, sorrise garbatamente e strinse la mano del ragazzo "E del Peach Pit By night".Peach Pit
"A Nat", Valerie alzo in aria un calice di champagne, "A Nat", risposero all'unisono tutti.
Per l'occasione, Brandon aveva indossato la sua vecchia giacca da cameriere, che per anni era stata affissa alla parete; mentre Brenda, con molto umorismo, aveva rimesso gli abiti di Laverne. Certo, non si era accessoriata come il personaggio che aveva messo in scena parecchi anni prima. Niente "copricapo" né occhiali ampi, ma il resto dell'outfit era identico. Valerie invece, da buona neo-padrona di casa, aveva optato per un abito lungo, sobrio ed elegante. Aveva deciso di dare l'addio con stile al Peach Pit così come era conosciuto. L'indomani i lavori avrebbero messo a soqquadro il locale, creando un unico ambiente con quello che fu il By Night; pensava in grande Valerie. Volava alto, e quindi aveva pensato di organizzare una festa d'addio. Pensava sarebbe stata di buon auspicio; invitò la gang al completo, che in quei giorni aveva incontrato alla spicciolata. Ed ai gemelli Walsh aveva chiesto di fare rivivere l'atmosfera che si respirava ai tempi del liceo, indossando gli abiti da lavoro del Pit. Dopo una prima titubanza, soprattutto di Brandon, avevano accettato. Per la memoria del locale e soprattutto di Nat. Willy era già ai fornelli, i Minnesota Twins avrebbero servito hamburger e patatine ai propri amici e Valerie avrebbe fatto gli onori di casa. I primi ad arrivare furono Kelly e poi Dylan. Lei entrò con Grace, che dormiva nel passeggino, mentre Dylan teneva per mano Sammy, eccitatissimo per la serata. Dylan si mise a ridere nel vedere la moglie con gli abiti di Laverne; Brenda fece un giro su se stessa "Ti piaccio?"
"Sei ridicola"scherzò.
"Sei un cavaliere" rispose fintamente imbronciata.
"Dai, sto scherzando; mi piaci con qualsiasi abito; soprattutto quando non lo indossi" e le diede un bacio sul collo, la ragazza sorrise imbarazzata.
"C'è mio fratello".
"Tranquilla, dopo spiego anche a lui come si fa" "Scemo".
Brandon stava posizionando il passeggino nell'angolo meno trafficato del locale, cosciente che da lì a poco la figlia si sarebbe svegliata pretendendo la sua attenzione. Era diventato più bravo con il tempo e con l'impegno costante.
Kelly si diresse verso Valerie "Congratulazioni per la tua nuova avventura"
Valerie sorrise "Grazie Kel; la vostra bambina è meravigliosa"
"Intendi la figlia di Brandon?" Valerie inclinò la testa, non capiva a cosa si riferisse.
"Si, quella creatura che mi rivolge a mala pena lo sguardo e quando entra suo padre nella stanza si scioglie in sorrisi ; una gran ruffiana. Ma si sa, il rapporto padre-figlia è sempre particolare".
Valerie non riuscì a leggere perfettamente quelle parole, Kelly lo capì.
"Ho saputo che avete avuto un week end a Catalina, è andato bene?"
Kelly si accese in viso. Arrossì.
"Ah direi di sì , sempre bella l'isola?"
"E chi l'ha vista" rise Kel portandosi il bicchiere alla bocca.
"Wow, Kelly" sorrise maliziosa Valerie.
Kel le accarezzò un braccio "in bocca al lupo, veramente", Valerie le sorrise di nuovo.
Il campanello sopra la porta suonò ed entrarono Steve e Clare, preceduti da Maddy. Sanders cominciò a chiamare Brandon "Walsh, un hamburger ben cotto e patatine a pioggia! Muoviti!"
"Agli ordini signore, Willy hai sentito la comanda?", Willy rispose sorridendo "L'hanno sentita anche a Rodeo Drive; hamburger in arrivo".
Steve non pago della confusione che aveva portato nel locale, si diresse al Juke box e fece partire Help dei Beatles, cantando a squarciagola con Lennon. Grace, inevitabilmente si svegliò "Ecco, sei contento adesso?" Kelly si precipitò da sua figlia;
"Walsh, ma è una festa o una biblioteca"
"Sanders, sei sempre il solito"
"Per fortuna" gli sussurrò Clare avvicinandosi al suo orecchio.
"Papà, ho fame" Maddy si intromise tra i due, aveva capito che c'era del tenero ed era parecchio gelosa del padre. Clare aveva un'avversaria niente affatto semplice.
"Tesoro, ho già ordinato, ma lo zio Brandon invece di fare il cameriere fa il baby sitter; abbi un po' di pazienza. Ed a proposito di bambini!". Steve si rivolse alla coppia appena entrata, la famiglia Silver, completa di Ethan che passeggiava dinnanzi ai genitori.
"Ciao Steve!", Donna baciò l'amico che si trovò davanti e poi proseguì verso Brenda "Oh mio Dio! Laverne!", le due scoppiarono a ridere e si abbracciarono "Che bei tempi, che bei ricordi!"
"Più tardi intoniamo anche una canzone" e intervenne Kelly "Scordatelo".
"Perché?" dissero in coro le altre due. David salutò gli uomini e si diresse da Valerie, mentre i panini cominciavano ad arrivare ai tavoli e il Juke box mandava Falling in love di Elvis "Congratulazioni Val".
"Grazie David" gli sorrise la ragazza;
"Come ci si sente a rimettersi in carreggiata con il Peach Pit by night?"
"E' una bella sensazione, mi fa sentire più giovane, viva. Ma mi sono indebitata, parecchio. Non sarà facile."
"Vedrai che ce la farai; come ti invidio"
"E perché, non sei contento del tuo lavoro?" "Lavoro? Le cose vanno benino ma il Peach Pit By night manca anche a me. La radio è bella.. ma ultimamente .. Nessuna emozione, nessuna sfida, solo ordinaria quotidianità. Sempre uguale".
"Se vuoi un posto per te al nuovo Peach Pit posso trovarlo"; David guardò Donna, che in effetti, mentre parlava con le ragazze, lanciava lo sguardo verso la coppia che parlottava.
"Non sono sicuro che sia una buona idea"
"Ma a te piacerebbe?"
"Non lo so, detto così, alla sprovvista. Conosco i problemi della gestione di questo locale; l'ho gestito con te, l'ho gestito da solo. È complicato"
"Ma è anche affascinante"
"Si, lo è" David sorrise;
"David, puoi occuparti della cena di nostro figlio, almeno stasera?"
"Ecco, appunto – si rivolse verso Donna – certo amore, lo faccio subito", ma Valerie non lo mollò "Ne riparliamo".
David le fece un cenno di assenso. I fratelli Walsh portavano hamburger e patatine agli adulti, che si occupavano di distribuirli ai bambini. "Sono in ritardo?"
"Come sempre Zuckerman" Brandon accolse con un abbraccio l'amica.
"Scusate, ho finito tardi in ospedale". I ragazzi salutarono a turno Andrea mentre Brenda le mise in mano un hamburger, come benvenuto.
"Grazie Brenda, ma come sei vestita?" Brenda stava per rispondere quando risuonarono le note di It's my party, di Lesley Gore. Donna si spostò dal juke box e trascinò Kelly verso il centro del locale.
"Lasciami Donna, devo dare da mangiare a Sammy" "Dylan ci pensi tu?" Brenda si precipitò accanto alle amiche.
"Sei pazza? Non me lo perderei per niente al mondo!" fu lavreplica di McKay. E le tre amiche, con un viaggio nel tempo, tornarono a quella sera con il Peach Pit stracolmo, la gente impazzita che le osannava e Nat felice come non mai che serviva ai tavoli; i movimenti, piuttosto semplici, erano messi in scena dalla ragazze ed imitati dai bimbi, sia i più grandi che i più piccini, ad eccezione di Grace che ballava in braccio al padre.
"Amore, guarda quanto è bella la mamma".
"Anche la zia non scherza" s'intromise Dylan. Erano tutti raccolti attorno al trio, divertiti e partecipi. Eccetto David. Sovrappensiero ed a disagio, guardava la moglie ballare e guardava Valerie, dall'altro lato. Che, di rimando, lo fissava come in un dialogo senza parole. Sembrava volergli dire "Sai che il tuo posto è qui dentro, non puoi non provarci". David non desiderava altro. Una nuova occasione, rimettere in discussione la sua vita lavorativa, dimostrare che aveva ancora la forza e la creatività necessarie per rilanciare un locale alla moda. Ma sapeva anche che un lavoro al fianco di Valerie poteva significare mettere in discussione molto di più. E non voleva lanciarsi in quel modo. O forse si?
"A che pensi?" Gli chiese Steve avvicinandosi.
"Niente. Al tempo. A come ci scivola fra le dita"
"Però come sei filosofico."
Finito di ballare Kel fece un cenno a Brandon.
"Devo accompagnarla all'aereoporto" annunciò lui agli altri.
"Già" sorrise lei "mi dispiace ragazzi ma devo andare a Seattle per un paio di giorni per delle conferenze.
"E i soldi del libro che incasserò" disse Steve sfregandosi le mani.
Kelly baciò Sammy in lacrime che venne distratto subito dal padre mentre Brandon prese in braccio Grace "così in macchina si riaddormenta."
Gli altri continuarono la cena e la festa ma era strano come se quando qualche pezzo mancava ne fossero tutti immediatamente coinvolti. Quasi menomati.
"Ci vediamo dopo" disse Brandon mettendo un braccio dietro la schiena di Kelly e accompagnandola all'uscita.
"Brandon che fa il mammo, non ci si crede.." sussurrò Valerie mentre Clare era abbastanza vicina da sentirla.
"Che vuoi dire?"
"Che non mi sembra un ruolo attagliato per lui" rispose lei "che si vede che qualcosa non va."
"A me non sembra" rispose Clare "anzi sono tornati da Catalina e non si tolgono le mani di dosso, guardali. Guarda come lei osserva lui, e lui.. ne segue ogni passo..sembrano due magneti."
Valerie li seguì con lo sguardo portandosi il bicchiere alla bocca finché non uscirono.
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Oltre la fine. Beverly Hills 90210
FanfictionFanfiction su una delle serie più amate degli anni 90 BeverlyHills90210. Una finestra su cosa è successo dopo la fine della famosa serie tenendo in considerazione le dichiarazioni degli scrittori, attori, e le interviste rilasciate. È una fanfiction...