"Ok, time out!" gridò Dylan e si andò a sedere vicino a Brandon.
"Stai diventando vecchio" gli disse lui vedendolo sfiancato.
"Anche tu" e risero.
Fecero tintinnare le bottiglie in un brindisi improvvisato.
Dylan acqua schifo tonica.
Brandon una birra. Ne seguì una pausa intensa. Ognuno per sé. Come gli uomini fanno, sanno fare, vogliono fare.
"Dylan.." sussurrò Brandon senza guardarlo.
"Non mi devi dire niente" rispose lui " so quello che devo sapere e quello che non so, lo vedo da me" si fermò un attimo, scelse con cura le parole e poi lo guardò sereno "ti ricordi quando abbiamo fatto quel viaggio due giorni in moto? Ti ricordi quando lo sceriffo indiano ci fece scavare quella buca nella terra? E io ero una corda di violino. Teso come una scimmia. Ti ricordi perché? Cosa ti dissi?"
"Perché pensavi che avrei fatto la buca meglio di te" rispose Brandon.
"Esatto" rispose Dylan " è ancora lo penso. Sapresti renderla felice meglio di me. L'ho sempre pensato. Ma volevo provare ad essere io il migliore soprattutto da quando c'è Sammy"
"Puoi ancora esserlo" rispose Brandon
"No.." rise lui "no.. non sono io. Lo so io. Lo sa lei. É la verità, non lo sono, non ne esiste un'altra. Non vogliamo le stesse cose. E provare ad adattarci ci ha portato solo più a fondo."
Brandon lo ascoltava attento.
"Scusa se te lo dico, ma la scelta è anche sua. Il fatto è che io tornerò a Washington. Lei è stata chiara. Io non lo so."
"Sì, che lo sai" Dylan ora lo fissava e Brandon non rispose a quella definizione di sè, così diretta, così vera.
"E Brenda?"
"Vuole tornare a Londra. Ha le sue cose da fare. Io invece volevo portarla dai tuoi"
"A Minneapolis?"
"Non li vediamo da una vita. Forse andare da Jim e Cindy ci aiuterà a definire meglio le cose"
Brandon spense il sorriso.
"E quel Perreira?"
Dylan si rabbuiò "ho risolto. Ma non devi farne parola con Kelly. Si preoccupa, comincia a farmi domande. Sono scemenze di cui può fare a meno".
Brandon intuì che sua sorella invece sapeva ogni cosa.
Brenda cominciava a sentire la stanchezza del viaggio, lo stress, il groviglio di emozioni e tutto il resto, ma Sammy era troppo agitato ed eccitato dalla presenza del padre e sembrava non volesse dormire.
"Perché non dormi con me papà stanotte? Come facciamo sempre!"
Sammy sorrideva senza almeno un paio di denti.
Si guardarono tutti. Dylan non sapeva cosa rispondere, non resse lo sguardo di Brenda nè quello di nessun altro.
Non voleva deludere il figlio.
"Ma certo."
Kelly cercò gli occhi di Brandon e poi Brenda. Sembravano infrangibili.
Nessuno si muoveva.
"Andiamo a mettere il pigiama allora" disse Kelly allungando la mano verso di lui e prepariamo il letto di tuo padre accanto a te."
Sammy piantò i piedi, voleva che fosse Dylan ad aiutarlo e Kelly dovette arrendersi. Si avviarono tutti e tre insieme mentre Brenda e Brandon rimasero in giardino.
"Non dire una parola" sospirò Brenda all'orecchio del fratello.
"Ah ah" rise lui " che devo dire? Vuoi venire da me all'Hilton. C'è anche Valerie."
"Ma va? Nel tuo letto?"
"Davvero spiritosa" rispose lui.
"Perché no, di certo non starò a casa di Dylan senza Dylan"
"È una cosa con cui dovrai sempre fare i conti se vuoi stare con Dylan" sospirò Brandon serio"la domanda è, è quello che vuoi?"
"E tu?" lo riprese Brenda
Brandon non rispose. Quando Dylan e Kelly riscesero li trovarono a chiacchierare fitti.
"Noi andiamo" disse Brandon.
"Brenda puoi dormire qui, c'è una stanza" si affrettò a dire Kelly
"No, ti ringrazio" le disse baciandola su una guancia in segno di saluto, sarebbe stata un'assurdità " vado con Brandon."
Kelly aveva cercato di evitare lo sguardo di Brandon fino a quel momento. Lo aveva sentito addosso. Incollato.
"Perché non resti qui?" chiese Dylan a Brenda mentre si avviavano verso l'ingresso.
"Vorrai scherzare"
"Non posso dirgli di no"
"Lo so questo" Brenda cercò di rimanere calma. Vado da Brandon. Domani andiamo a casa. Dylan probabilmente mi pentirò di quello che sto per dire ma io ho smesso di vivere nella paura. Ok?"
"Ok" la baciò. Non poteva andare via con lei. Avevano parlato e riparlato. Sperava che Brenda non avesse colpi di testa.
Più in là Brandon voleva solo andarsene.
"Domani ho una lunga giornata" disse a Kel.
"Bran"
"No. Ti prego. Va bene così. Due mesi, anche meno. No? Qualsiasi cosa io dica adesso o sono uno stronzo o un egoista o tutti e due. Lasciami andare senza diventare un idiota"
La baciò sulla guancia.
"Ci sentiamo domani" ma già sapeva che non aveva voglia di sentire niente.
Sempre santo sia il lavoro che ti porta via da ogni cosa. Che lo aveva portato via per anni.
Strinse la mano a Dylan e ne sentì la forza vigorosa. Gli occhi si incrociarono solo per pochi secondi.
Quando furono in macchina Brenda guardò il fratello.
"Ti va di andare a vedere casa Walsh?"
Sì. Gli andava.
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Oltre la fine. Beverly Hills 90210
FanfictionFanfiction su una delle serie più amate degli anni 90 BeverlyHills90210. Una finestra su cosa è successo dopo la fine della famosa serie tenendo in considerazione le dichiarazioni degli scrittori, attori, e le interviste rilasciate. È una fanfiction...