Capitolo 34. Il vecchio molo.

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Arrivarono all'Hilton che era passata la  mezzanotte. Dopo il viaggio attraverso i ricordi  passati nella vecchia casa di Beverly Hills erano passati da Nat; Brenda aveva voglia di un hamburger alla vecchia maniera, a casa di Kelly aveva spizzicato giusto qualcosa. E poi le faceva piacere rivedere il vecchio Busicchio. La serata era stata piacevole ed esausti si erano diretti in hotel. La ragazza si era accomodata nel king size che, ancora una volta, Brandon aveva ceduto.
"Proprio stanotte Steve ha dormito in questo letto", aveva detto indicandolo "ed ora lo cedo con piacere a te".
"Come mai Steve ha dormito qui?"
"Beh, diciamo che aveva bisogno di conforto. Sua moglie lo ha lasciato ed ora ha iniziato a frequentare un altro uomo; ieri glielo ha comunicato ed era...diciamo provato. Quindi l'ho invitato a trascorrere qui la notte".
"Sei rimasto tale e quale" disse sorridendo Brenda, mentre lo aiutava a sistemare i cuscini.
"Certe cose non cambiano mai; comunque, domattina devo andare al giornale, non troppo presto. Tu che programmi hai?".
"Io ho seguito Dylan, è lui il mio programma. Ma penso voglia trascorrere la giornata con Sammy, mi sembra giusto. Potrei rimanere con Valerie, non la vedo da parecchi anni".
"Non so, anche lei avrà degli impegni di lavoro, possiamo sempre chiederglielo; domattina le facciamo una sorpresa. Buonanotte!".
E si ritirò nell'altra stanza.
I sogni dei due fratelli furono tutt'altro che sereni: funestati da agguati di matrice sudamericana quelli di Brenda, tormentati dal più fastidioso dei triangoli, quelli di Brandon. Ma la notte passò, i Walsh fecero colazione in camera e vestiti di tutto punto si presentarono alla camera 313. Brandon bussò, dopo pochi istanti uno Steve raggiante, in accappatoio, si presentò alla porta.
"Accomodati Leon....Brandon, che sorpresa" arrossito, la vista spaziò verso l'amica che non vedeva da una decina di anni "Brenda – rise nervoso – che piacere vederti, come stai?"
"Bene Steve, bene...non quanto te, immagino, ma non mi lamento", sorrise guardando il fratello.
"Steve, ma chi è?" Valerie si presentò alle spalle del ragazzo, stesso abbigliamento.
"Sorpresaaa" disse serio Brandon.
"Piacevole" disse Val senza scomporsi "Ma prego accomodati" da dietro le spalle di Sanders non aveva visto che Bran non era solo.
"Brenda, anche tu a LA, quanto tempo! Ma fatti abbracciare".
Lo slancio della Malone fu nettamente più pronunciato di quello della vecchia amica. Quindi, furono tutti dentro la stanza e la porta chiusa alle loro spalle.
"Quindi – esordì Brandon – dove hai trovato casa questa volta?"
"Prego?" disse Val "Dico, un paio di giorni fa il tuo agente immobiliare era Silver, oggi suppongo sia Steve; dove ti ha trovato casa? A Luxuria?", "Spiritoso, ma non credo di dovermi giustificare con te".
"Non sia mai, tu sei liberissima di vivere la tua vita come meglio credi, sino a quando non distruggi nulla...ed in questo caso – guardò Steve – non credo ci sia nulla da distruggere"
"Piantala Walsh" replicò Sanders.
"Sei venuto qui per sentenziare?" ancora Val, "Assolutamente no, volevamo farti una sorpresa,ma la sorpresa l'avete fatta voi a noi; in ogni caso – ora si rivolse a Brenda – credo che l'agenda odierna di Valerie sia molto serrata, sorellina"
"Ah, Brenda, volevi trascorrere il giorno con me? Io tra un po' devo essere in galleria e Steve se ne stava andando" guardò il ragazzo.
"Eh, si, anche io devo scappare, ho un paio di appuntamenti in redazione".
"Ragazzi, non è necessario fuggire – disse Brenda – potremmo rivederci stasera, tutti da Nat".
Intervenne Brandon, serio "Magari tutti vestiti...o tutti in accappatoio, potremmo lanciare una nuova moda"
"Ti ho chiesto di piantarla" disse ridendo Steve mentre raccattava i suoi vestiti.
"Ad ogni  modo, Brandon è il caso di andare, ci aggiorniamo telefonicamente nel pomeriggio".
"Si è il caso; a più tardi" ed uscirono, lasciando un'aria piuttosto controversa. Una volta in macchina, Brandon disse a sua sorella che avrebbe chiamato il giornale, prendendosi la mattina libera. "Ma non è necessario" rispose Brenda "Va bene così, d'altronde quando ci ricapita di trascorrere una mattinata nei luoghi della nostra adolescenza? Potremmo andare al West Beverly"
"Ti prego Bran, ancora devo riprendermi dalla visita in casa Walsh di ieri sera, andiamo piuttosto da Nat" "Di nuovo?"
"Hai altre idee?" Brandon continuava a pensare a Kelly, a Dylan, a come avevano trascorso la notte, a quello che avrebbe potuto fare in quel momento, una visita, una telefonata. Lo faceva soffrire il fatto che lei non si fosse fatta viva, neanche con un sms, e si domandava come la sorella non avesse preso la questione; ed aveva timore a chiederglielo. Altro che Peach Pit, aveva voglia di fare irruzione in casa Taylor e stanare la coppia sotto le lenzuola. Ma con quale diritto? Sarebbe stata una scena patetica.
A togliere tutti dall'imbarazzo arrivò la telefonata di McKay a Brenda: "Senorita!" sentì distintamente Bran.
"Buongiorno, alla buon'ora" rispose seria la sorella. "Ma se sono appena le 9.20 del mattino".
"Appunto" sorrise stavolta Brenda.
"Io sto portando Sammy a pescare e non potevo non pensare a te".
"Immagino".
"Kelly è andata a scuola, immagino Brandon abbia del lavoro da sbrigare. Gli unici spiantati siamo noi due; perché non vieni al molo? Potrei avere bisogno di qualcuno che mi liberi dall'arpione"Brenda sorrise e guardò Brandon, annuì.
"Ok Dylan, mio fratello mi sta accompagnando, vengo con piacere...il piacere di trascorrere del tempo con Sammy"
"Si si, sbrigatevi pelandroni!" disse guardando il figlio, che rideva per il tono buffo usato dal padre. Agganciò.
"Sta arrivando Brenda, viene con noi; vai a prepararti".
"Ok Pà" e si fiondò al piano di sopra. Dylan sorseggiava un té, guardando le foto appese sulla parete del corridoio: le varie fasi di vita di Sammy, il bagnetto, i primi passi, un compleanno, vestito in maschera per Hallowen. Nessuna foto ritraeva la madre, nessuna foto ritraeva il padre. Era un modo di tenerlo lontano senza fare disparità tra i genitori. Dopo pochi minuti i gemelli arrivarono in casa Taylor. Brenda diede un bacio sulle labbra a Dylan, che con una mano sulla sua spalla salutò suo fratello "Allora?"
"Allora?" rispose Brandon alzando il sopracciglio. "Non c'è molto da dire, ho dormito con Sammy, sono crollato appena ho toccato il cuscino, esausto dalla giornata e dal viaggio; stamattina, al risveglio eravamo soli, Kelly ha lasciato un biglietto accanto la colazione; ed abbiamo deciso di andare a pescare; abbastanza noioso, no?"
"Abbastanza" sorrise Brandon "ma almeno la vostra giornata sarà all'aria aperta. Io vado a lavoro, ci sentiamo dopo pranzo"
"Noi a pranzo mangeremo pesce!" disse abbracciando Brenda e guardandola raggiante. La notte con il figlio sembrava averlo messo di buon umore. Brenda era felice di vederlo sereno, lui si sentiva in pace con se stesso, Brandon intuì nuovamente un futuro meno nebuloso. Nessuno immaginava quello che stava per accadere.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora