Capitolo 88. Bren Kel

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Il contatto tra Brenda e Kelly fu silenzioso e imbarazzato. Si strinsero la mano, come due conoscenti. Le parole dette all'aereoporto bruciavano ancora e nessuna delle due aveva intenzione di cedere.
Sammy invece era felice di avere suo padre con sè, avevano programmato di andare al Beach Club e non stava nella pelle all'idea di poter giocare con lui e mostrare ad Hannah che suo padre c'era. Vivo e vegeto e che tornava per lui.
"Perché non tagliamo la testa al toro?" Disse Brenda senza troppi problemi "così ci godiamo la giornata."
"Benissimo" rispose Kelly con aria irritata.
Brandon e Dylan sentivano la tensione ed erano di fatto impotenti. Era una questione appesa e che riguardava solo loro.
"Senti Kel, mi dispiace se in qualche modo il personaggio che è legato a te ti ha ferita. Questo pezzo teatrale non è il frutto di un giorno ma di mille giorni passati a scrivere e ripensare. È il mio punto di vista."
"Lo credo bene."
"Insomma ma quale problema hai?"
"Quella non sono io, ecco il mio problema. E quello che più mi indispone è che lui lo sapeva, lo sapeva benissimo" disse guardando Dylan.
"Non l'ho scritto io Kel" si difese Dylan e questo infastidì Brenda.
"Non sei il produttore? Lo hai approvato. Eppure tu eri lì" si alterò Kel.
"Questa mi sembra la conversazione del teatro dell'assurdo" chiuse Brenda "non ne verremo mai fuori."
Brandon rimase un passo indietro osservando sua sorella e la donna che amava discutere. Non voleva prendere parti. Ma sapeva che da una parte e dall'altra avrebbe pagato quella neutralità. Probabilmente a letto quella stessa sera o durante la giornata con sua sorella. In realtà era irritato da come Kelly difendesse il rapporto che aveva avuto con Dylan. Odiava avere sempre davanti quegli anni. Certo quel noi tra Brandon e Kelly ancora non esisteva ma restava un argomento fastidioso.
"Senti Kel. L'autorizzazione ci serve per il telefilm Fox ma non è così necessaria. Facci causa se preferisci."
"Stai sicura che lo farò" stabilì Kelly.
Queste parole pietrificarono Brenda.
"Io non ci posso credere" sibilò sedendosi pesantemente sul divano.
"Possiamo trovare un compromesso?"chiese Dylan in un misero tentativo "quando e se faremo il telefilm potrai vedere le sceneggiature".
"Cosa è uno scherzo?" chiese Brenda.
Dylan si sorprese per quella affermazione "non eravamo d'accordo così?"
Brenda ricordò a ritroso i discorsi fatti a Londra. Prima di partire. I tentativi di Dylan di trovare una soluzione.
"Non credo di voler continuare questa conversazione" concluse Brenda fulminandolo.
"Bene" esclamò Kelly "possiamo andare allora".
"Non ancora" interruppe Dylan.
Kelly e Brandon lo guardarono sorpresi.
"Vorrei portare con me Sammy per una vacanza, con Brenda."
"Sarebbe ora che facessi il padre" Kelly era irritata più di quanto avrebbe dovuto e divenne facile passare la linea fra il razionale e l'irrazionale. Dylan cercò di mantenere la calma e non rispose alla provocazione.
"Vorrei portarlo con me in Ecuador. Vorrei fargli vedere ciò che faccio quando non ci sono".
Kelly venne travolta da una risata isterica.
"Non te lo permetterò mai."
"Non mi serve il tuo permesso Kel. Io sono il padre".
"Non si è padri a mesi alterni Dylan" disse Kelly con cattiveria. Bran cercó di trattenerla per un braccio quasi a voler fermare quel fiume di parole pessime che si stavano preparando fra di loro.
"Ho diritto a portarlo in vacanza."
"Ti ricordo che quella gente voleva rapirlo appena un anno fa".
"È al sicuro con me" disse Dylan.
"Nessuno è al sicuro con te" chiuse Kelly.
Dylan la guardò con occhi di rimprovero.
Brandon si accorse che Sammy era fermo sulla porta, con gli occhi lucidi, verosimilmente aveva sentito i toni alti e percepito chiaramente l'attrito.
"Sam" disse ad alta voce perché anche gli altri si accorgessero di lui.
Kelly e Dylan si avvicinarono a lui. Cercarono di rassicurarlo.
"Io non voglio che litighiate come prima".
Dylan si sentì in un modo terribile. Quei giorni di litigi sembravano lontani ma si riavvicinarono improvvisamente.
"Non stiamo litigando. Stiamo solo parlando."
gli spiegò Dylan.
"Certo e ora ce ne andiamo al mare" sorrise Kelly.
"Posso andare in vacanza con papà allora?"
Kelly venne presa alla sprovvista. Non sapeva cosa rispondere.
"Ci pensiamo, va bene?"
"Io voglio andare" gli disse Sammy.
"E se poi ti manca la mamma?" Chiese Kel cercando di salvarsi.
"Torno" rispose il piccolo.
Kel gli sorrise con convinzione, per la dolcezza, per le volte che avrebbe voluto che Dylan lo rendesse partecipe della sua vita.
"Ora andiamo al mare e ci divertiamo" ma il bambino la guardava con aria seria. E Kelly lo sentiva.
Presero due auto diverse ed in ognuna di esse la conversazione fu durissima ed era visibile quando scesero dalle macchine.
Solo Dylan e Brandon si scambiarono veloci sguardi di compromesso. Speravano di uscirne fuori presto. Era un clima insostenibile.
Quando arrivarono al Beach, c'erano già tutti. Clare e Kelly si abbracciarono, così Brenda e Andrea. Steve era poco più in là con Maddy. Sembrava per un attimo che il tempo fosse tornato indietro. Anche se per poco.
Brenda entrò nella cabina casa. Posò la sua roba. Ed era pronta a mettersi il costume. Alle sue spalle arrivò Dylan.
"Quanti ricordi qui" disse lui baciandola sul collo.
"Già, non tutti belli."
"Bren.."
Brenda si lasciò convincere facilmente a lasciarsi andare.
"Possiamo farli più belli ora" gli rispose lui.
"Non abbiamo tempo" rise Bren "e poi ci sono i ragazzini in giro."
"Non credo che Steve ci farà caso" scherzò Dylan.
Quegli occhi di Brenda, infuocati. Quanto li amava.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora