Capitolo 83. I passi lunghi del futuro.

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"Secondo te Hannah era seria?" chiese Brandon infilandosi nel letto "voglio dire Steve e Andrea?"
"Non lo so. Quella ragazzina non sai mai cosa ha in mente: loro sembravano normali per tutta la cena."
"Li hai studiati?"
"Bene" rispose Kelly con occhi furbi mentre metteva la crema per le mani "non hanno tradito mezza emozione, non si sono neanche guardati".
Questa ultima affermazione bloccò lo sguardo dei due.
"Allora è vero" risero in contemporanea.
Kelly si alzò, infilò una t shirt bianca e scivolò sotto il lenzuolo bianco anche lei.
Si sistemò sul braccio di Brandon.
"Sono giorni meravigliosi, comunque, credo di non aver più avuto estati così, da.."
"Dal liceo."
"Già" sorrise lei dando a lui un piccolo bacio "Sammy è entusiasta, è crollato come un sasso" Kel si fermò un attimo con il pensiero "Domani tornano Brenda e Dylan."
"Mmmhh" sussurrò Brandon esausto, poi aprì gli occhi "sei preoccupata?"
"Dovrei?" chiese lei.
"Kel questa situazione, il vostro litigio all'aereoporto dovremmo anzi dovreste risolverlo" si girò verso di lei, viso a viso "almeno i rapporti Kel, fa che siano buoni, fallo per me, è mia sorella, lei c'era quando non c'era più nessuno, ti prego."
"Mi sforzerò" disse lei baciandolo più a fondo "te lo prometto."
"Domani cerco di tornare presto da lavoro così se vuoi parliamo tutti e quattro insieme".
Lei gli mise una mano sul viso "lo apprezzo".
"Hai sentito quello che ha detto oggi Sammy?"
" I miei? Si l'ho sentito." Fece una pausa " e come ti ha fatto sentire?"
"Mi ha emozionato" rispose lui.
"Davvero?" Kel aveva l'aria dolcissima.
"Davvero"
"Vieni a vivere con me" gli chiese improvvisa  Kel  che non gli aveva tolto gli occhi  di dosso" qui in questa casa con me... e con Sammy".
Brandon si tirò suo "credevo volessi aspettare".
"È vero ma, questa sera io ti guardavo e ho pensato che voglio vivere con te. Che non voglio svegliarmi da sola la mattina e voglio addormentarmi con te. Tutti i giorni.".
Lui le sorrise e tornò a ridarle il braccio dove poter appoggiare  la testa.
"Si" rispose lui "ma Sammy?"
"Gliene possiamo parlare in questi giorni. Vediamo come reagisce."
"E se reagisce male?"
Kel sospirò "non credo. Sammy ti vuole bene".
"Magari la presenza qui di Dylan non è un buon momento. Potrebbe avere la mancanza del padre e rifiutare me" Brandon era evidentemente spaventato.
Kel odiava questa situazione, la sua vita era vincolata  a quella di Sammy mentre quella di Dylan era libera. Il solo fatto di averlo pensato la fece sentire immediatamente in colpa. Brandon si accorse dell'aria cupa.
"Potrei portare qualcosa di mio ogni giorno." Sorrise a lei "Vedere come va. Finché non avrò più nulla da portare."
"Dici sul serio?"
"Certo"
"E magari qualche mattina svegliarmi qui e vedere come reagisce"
"Si" Kelly sorrise vedendo che qualche possibilità si stava aprendo.
"Magari ci preoccupiamo per nulla"  concluse Brandon "il fatto è che Sammy ha già subito un abbandono, hai capito quello che voglio dire, non voglio ferirlo".
"Intendi se non funziona fra noi?"
"Intendo che non voglio ferirlo. Mi si strapperebbe il cuore perché io non sono suo padre e non ho alcun diritto di vederlo o di parlargli. Non lo so. Ho paura di questo".
"Non succederà" riprese Kelly.
"Come fai a saperlo?" Chiese Brandon.
"Perché ti amo" finì lei.
La baciò profondamente. Si sfiorarono. Tirarono via l'unico lenzuolo. Si presero e rimasero l'uno nell'altra. Più volte. Da fuori una leggera brezza di mare  accarezzava i loro corpi delicati e poi frenetici. Una brezza profumata di crema solare, riverberi brillanti, e di loro.
Del futuro che si avvicinava a passi lunghi.

Oltre la fine. Beverly Hills 90210Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora